Nella Penisola conosciuta per la bellezza dei suoi paesaggi, per l’eccellenza degli agrumi e per la freschezza dei suoi vini c’è anche uno dei birrifici più all’avanguardia: il Birrificio Sorrento.
Nato con l’idea di mettere il territorio al centro delle sue produzioni, oggi il Birrificio Sorrento è una pluripremiata realtà del mondo della birra nazionale.
LA BIRRA A SORRENTO TRA MITI, STORIA E MODERNITÀ
Il mito, suggerito sul sito del Birrificio Sorrento, racconta che Syrentum, splendida e amata abitante di Sorrento, venne rapita dai Saraceni durante il saccheggio del 1558.
Syrentum era amata dai compatrioti che barattarono ciò che era rimasto loro per la sua libertà.
Ella tornò così a casa, portando però dal Nord Africa un dono: la conoscenza dei processi di fermentazione dei cereali, per ottenerne una bevanda deliziosa.
E questo, in un territorio fertile e ricco di farro e di frumento, fu una degna ricompensa alla generosità degli abitanti. Syrentum la offrì al Tempio di Minerva, divenendo una tradizione locale.
La storia, quella reale, ci racconta invece di un abbandono progressivo delle colture cerealicole, a favore degli agrumeti nel tardo Settecento, su richiesta dei regnanti borbonici.
LA STORIA DEL BIRRIFICIO SORRENTO
Primo birrificio artigianale della penisola sorrentina, esso nacque nel 2009 grazie a Giuseppe Schisano e Francesco Galano, iniziamente come beerfirm, fino all’acquisto del primo impianto proprio, nel 2014. Da allora imbottigliano tutto quello che il territorio offre.
La storia del Birrificio Sorrento iniziò in maniera diversa da quella dei tanti micro-birrifici italiani nati nel periodo tra la fine degli anni duemila e l’inizio dei dieci.
Come tanti loro colleghi, Giuseppe e Francesco si dilettavano a produrre birra casalinga. Cottura dopo cottura, assaggio dopo assaggio, si convinsero che le loro idee meritassero un tentativo imprenditoriale. Cominciarono facendosi imbottigliare la loro ricetta da un birrificio esterno e commercializzando la prima bottiglia di birra Syrentum.
Ed è qui che la loro storia prese una piega diversa da quella di tanti altri microbirrifici. Il neonato microbirrificio non si chiese quale fosse lo stile da seguire, bensì si pose un quesito diverso: ovvero cosa offrisse il territorio e cosa avessero nelle proprie terre e proprietà. Giuseppe possiede infatti un modesto agrumeto coltivato a limoni e arance ed è da lì che è partita la loro prima birra.
OBIETTIVI E PROMOZIONE DEL TERRITORIO
Il loro scopo non era quello di valorizzare uno stile belga o un malto tedesco o un luppolo statunitense, ma di promuovere il loro territorio.
Le scelte produttive sono state finalizzate alla realizzazione di una birra di qualità, artigianale e complessa, che potesse essere un tutt’uno con il prodotto locale. In quest’ottica è emblematico il primo acquisto che scelsero di fare: un impianto per il trattamento a osmosi inversa.
Si resero conto che per esaltare il limone in bollitura senza difetti, l’acqua dovesse avere determinate caratteristiche, ottenibili con un impianto del genere.
Nel 2014 il Birrificio Sorrento passò dall’essere un semplice marchio per arrivare ad avere un impianto di proprietà, allargando la gamma delle referenze.
Senza inseguire mode o miti, ogni nuova birra è costruita intorno al territorio, a una sua materia prima.
Questo atteggiamento glocal ha portato ben presto a riconoscimenti: il Birrificio Sorrento ha ottenuto diversi premi Slow Food nella guida Birre d’Italia ed è stato eletto Birrificio dell’Anno nel 2016 sia da Unionbirrai che da Bibenda, la guida della Federazione Italiana Sommelier.
AGRUMI E NOCI NELLE BIRRE DEL BIRRIFICIO SORRENTO
La capostipite é la citata birra Syrentum, una birra bionda con bucce di limoni di Sorrento IGP, provenienti dal loro agrumeto e da fornitori locali.
Oltre alla portabandiera, vi sono tre birre con le scorze d’arancia: l’Armida, birra chiara, omaggio letterario al personaggio femminile della Gerusalemme Liberata del sorrentino Torquato Tasso; la Minerva, birra ambrata, riferimento all’omonima dea romana; e la Ricomincio da Tripel, realizzata in collaborazione con il Murphy’s Law di Napoli, dagli echi cinefili nel nome così simile al film di Troisi.
Dagli agrumi alla frutta secca, un’altra perla della produzione del Birrificio Sorrento è la Parthenope, una birra scura con gheriglio di noci di Sorrento.
IGA, LE ITALIAN GRAPE ALE, BIRRE CON MOSTO DI VINO
Oltre a queste vi sono le IGA, le Italian Grape Ale prodotte con malto d’orzo e mosto di vino, uno stile in cui credono molto.
Con mosto di Falanghina e Biancolella d’Ischia producono la birra ambrata Ligia, mentre la Opis è una chiara con mosto di sola Biancolella d’Ischia. Chiude la gamma la Elèa, una bionda realizzata con parte di mosto di Aglianico di Taurasi.
Un parco birre variegato, focalizzato sulle materie prime regionali e locali, senza seguire mode o stili premiati dal mercato, ma puntando alla massima valorizzazione degli ingredienti del territorio.
Altra caratteristica delle birre del Birrificio Sorrento è la loro spiccata vocazione gastronomica, confermata dal fatto che il loro principale canale di vendita sono i ristoranti della Penisola Sorrentina, che premiano le loro birre per la complessità e diversità e per la capacità di abbinarsi a piatti e sapori della cucina campana.
BIRRIFICIO SORRENTO EXPERIENCE, LA NUOVA SFIDA
Per acquistare le birre del Birrificio Sorrento, si può visitare lo shop sul loro sito di e-commerce, dove si può anche prenotare una visita al birrificio e all’agrumeto. Visite guidate in cui i titolari credono molto, suggerite dalle tante esperienze personali presso gli storici birrifici del Belgio.
In Italia la cultura del turismo brassicolo è un fenomeno in lento sviluppo, ma anche su questo aspetto Giuseppe e Francesco hanno deciso di non aspettare le tendenze, contribuendo a crearne attarverso questi tour targati Birrificio Sorrento Experience. E in un territorio ricco di turismo e apprezzato come il loro, la scelta li sta premiando di nuovo.
BIRRIFICIO SORRENTO
Indirizzo sede operativa: Via Casarlano 11
80067 Sorrento, Italia
P.IVA 08528751210
Contatti telefonici: +39 349 31 29 034 – +39 338 25 84 990 – +39 081 807 12 51
E-Mail: info@birrificiosorrento.com
Valerio Dussich
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