Un locale minimal e una mise en place essenziale: questo è Arte Bianca dal 1993, a Serino in provincia di Avellino. Michelangelo Casale, proprietario e pizzaiolo del locale, ha scelto questo nome perché nel 1993 ha iniziato la sua avventura nella ristorazione, fino ad approdare al mondo della pizza. “Io sono nato a Napoli – racconta Michelangelo Casale -, ma da piccolo a causa della prematura scomparsa dei miei genitori sono stato costretto, insieme ai miei due fratelli più piccoli, a trasferirmi a Serino dai miei zii. Per me andare a lavorare il prima possibile è stata una necessità imposta dalla vita, per questo ho lasciato la scuola e mi sono dedicato al lavoro. Ho aperto la mia pizzeria a Serino perché è qui che ho iniziato la mia carriera lavorativa. All’inizio ho svolto il ruolo di jolly, non avevo una funzione specifica ma spaziavo dalla cucina alla sala passando per la pizzeria, e proprio in quest’ultima mi sono specializzato. Inizialmente non mi piaceva lavorare come pizzaiolo, ma il tempo mi ha permesso di acquisire maestria, sicurezza e conoscenze, soprattutto gli apprezzamenti dei clienti mi hanno portato ad amare questo mestiere e capire che sarebbe stato il mio futuro”.
Michelangelo Casale ha scelto di iniziare questa nuova esperienza a febbraio, ma prima di raggiungere l’obiettivo tanto desiderato non è mancata la gavetta, infatti sono molte le pizzerie nelle quali si è formato e che gli hanno permesso di raggiungere una maggiore conoscenza e tecnica. Tra le varie esperienze c’è stata quella al ristorante-pizzeria In-Cantiere a Mercogliano. In questa sua nuova avventura il pizzaiolo ha deciso di tornare alla tradizione: la sua pizza napoletana si fonda su un impasto diretto fatto partendo da una farinavigevano di tipo 0, macinata a pietra con germe integrale, con una prima maturazione di circa 12 ore a temperatura ambiente, poi una seconda di circa 24 ore a temperatura controllata. Michelangelo Casale ha scelto di basare la sua pizza soltanto sulla leggerezza e sulla digeribilità, ma soprattutto su prodotti di qualità, principalmente del territorio: la farina vigevano, il pomodoro San Marzano o il datterino giallo Gran Gusto, il tonno drago, i funghi porcini e la mozzarella fior di latte. “Molto importante per noi è la stagionalità, infatti, in questo periodo autunnale proponiamo una pizza con delle castagne lesse arrotolate nella pancetta e con l’aggiunta di scaglie di tartufo di bagnoli, ma la pizza, sempre presente nel nostro menu e che ritengo possa essere l’emblema della nostra pizzeria, è quella con i funghi porcini: una base bianca con patate schiacciate, salsiccia, provola e funghi porcini”.
Il grande segreto di Arte Bianca dal 1993 non è soltanto l’utilizzo di prodotti di qualità, ma anche un team che riesce a lavorare in sintonia, infatti “si deve costituire – spiega Casale – un rapporto che permetta di comprendersi già solo con uno sguardo, ma soprattutto credo in una filosofia del lavoro, dove è il proprietario, ovvero io, il primo a dover dare l’esempio. Solo lavorando in costante contatto con la propria brigata si può guadagnare il rispetto reciproco e creare un’ottima sintonia. Purtroppo, in questo periodo abbiamo subito un duro colpo; la pandemia non ci ha lasciato indenni, riusciamo, ancora, ad andare avanti soprattutto grazie all’asporto, ma siamo stati costretti a diminuire l’organico. Prima eravamo 8 persone, adesso siamo rimasti in 2 durante la settimana e in 4 nei weekend quando aumenta la richiesta”.