Maria Furgiero, una storia di passione e dedizione per i vini dei Campi Flegrei

Maria Furgiero è una giovane viticoltrice di Bacoli, comune situato nei Campi Flegrei, la vasta area di natura vulcanica a Ovest della città di Napoli.

Territori densi di storia, mito e bellezze che, lottando costantemente con il fenomeno del bradisismo, hanno portato alla rinascita di una prestigiosa viticoltura.

La storia e la filosofia di Maria Furgiero

L’azienda agricola Maria Furgiero, socia del Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei e Ischia, è un esempio di rispetto e amore nei confronti del territorio in cui è cresciuta, Bacoli, un piccolo borgo marinaro di origine romana.  

La sua storia come vignaiola ebbe inizio nel 2017, anno in cui la passione per il vino, ereditata dal nonno, divenne concreta.

Maria Furgiero non ha ereditato un’impresa di famiglia, ma l’amore e la voglia di raccontare il proprio territorio. Per produrre i suoi vini, utilizza le uve provenienti da vigneti presi in gestione con l’obiettivo di curarli.

Attraverso le sue etichette, Maria vuole far assaporare la bellezza e la tipicità della sua terra. Il fine ultimo è quello di valorizzarne la qualità, selezionando le uve solo quando ci sono degli standard elevati. Per questo motivo alcune annate non sono state prodotte.

La produzione, di conseguenza, è molto limitata, in modo tale da raccontare le diverse sfumature del terroir vulcanico dei Campi Flegrei, attraverso la valorizzazione dei suoi vitigni autoctoni: i pregiati Falanghina e Piedirosso.

L’attenzione di Maria nella produzione delle sue etichette volge soprattutto alla difesa della biodiversità, adottando metodi di vitivinicoltura che rispettino la pianta e l’ambiente, oltre a perpetuare l’utilizzo di pratiche enologiche tradizionali.

Le etichette

Attraverso una viticoltura sostenibile e a basso impatto ambientale, Maria produce quattro etichette.

Tre etichette, due vini bianchi e uno rosso, sono una piccola produzione ottenuta dalle più tipiche e antiche uve locali, Falanghina e Piedirosso.

L’altra è invece prodotta con l’Aglianico, un’altra uva tipica campana.

Questi vini sono dedicati alla cultura e alla mitologia dei luoghi dei Campi Flegrei.

Grande attenzione al label design delle bottiglie, tutto disegnato a mano.

I vini

Persefone Campi Flegrei DOP Falanghina: vino prodotto dal 2018, il cui nome rappresenta la dea della primavera ed è un omaggio alla rinascita. Da queste uve, coltivate a Cigliano, vengono prodotte solo 2.260 bottiglie. Si tratta di una Falanghina dal colore giallo dorato intenso, dal profumo fruttato e floreale, con sentori di biancospino e salvia. Al gusto è piacevolmente fresca, minerale e sapida.

Demetra Aglianico IGP Roccamonfina: prodotta dal 2015, ha lo stesso nome della dea della fertilità e della terra verde, artefice del ciclo delle stagioni. Da queste uve, provenienti dalla zona di produzione del Roccamonfina, in provincia di Caserta, vengono prodotte solo 1.220 bottiglie. Trattasi di un vino dal colore rosso rubino con sfumature violacee, che al naso offre sentori di frutti rossi e profumi floreali, mentre al gusto rivela un perfetto connubio tra frutti rossi e ritorni balsamici.  

Vir’Tu Campi Flegrei DOP Piedirosso: questo vino, “nato” nel 2018, possiede un nome che richiama l’espressione dialettale napoletana che significa “guarda”, ed è un invito ad ammirare le bellezze del Golfo di Pozzuoli, visto dal vigneto di Cigliano. Con una produzione di 2.120 bottiglie, è il prodotto di punta dell’azienda questo vino dal colore rosso rubino, che al naso sprigiona profumi di ciliegia e frutti di bosco, gerani e rosa, e al palato si rivela fresco, con tannini gradevoli e moderatamente sapido.

Beata Venere Campi Flegrei DOP Falanghina: questo bianco prodotto per la prima volta nel 2022, ha un nome ispirato al mito di Venere, divinità romana che protegge l’amore in tutte le sue forme e che rappresenta una ­figura femminile indipendente che lotta per la terra che ama, in tal caso Bacoli. Con una produzione di 2.388 bottiglie, il vino si presenta con un colore giallo paglierino brillante e con sfumature dorate. Il suo bouquet olfattivo comprende la pera, la pesca bianca, le erbe aromatiche e note agrumate, con un forte richiamo alla scorza di cedro.

Il progetto verde di Maria Furgiero

L’azienda agricola Maria Furgiero, a breve, sarà operativa in località Spiaggia Romana, nel Parco Regionale dei Campi Flegrei, sul lago Fusaro per la precisione, con vista sulla suggestiva Casina Vanvitelliana, sito borbonico di importanza storico-culturale a livello internazionale.

Questo appezzamento di terreno è stato per anni un’area abbandonata con un rudere fatiscente.

Maria, con l’intento di valorizzare il suo territorio, si è impegnata nel recuperare questa struttura rendendola fruibile alla comunità; ma soprattutto nel rivalutare l’ambiente, salvaguardando il verde circostante.

Quest’ampia zona di terreno, confinante con il Parco della Quarantena di epoca fascista (dove sostavano gli animali esotici provenienti dalle coste libiche e dalle colonie africane dell’Impero d’Etiopia e dal corno d’Africa, prima di far popolare il nascente zoo di Fuorigrotta, e che oggi è area verde attrezzata e pic-nic), può essere definita, di fatti, il polmone di Bacoli, data la presenza di alberi storici e della macchia mediterranea.

Senza dimenticare che a pochi km di distanza sorge la fitta Foresta di Cuma, a ridosso della collina e dell’acropoli della famosa colonia greca da cui partirono i fondatori dell’antica Neapolis, Napoli appunto.

Obiettivi e sogni di una giovane vignaiola

Il progetto di Maria prevede la nascita di una location che possa far apprezzare il territorio.

L’idea è quella di proporre percorsi naturalistici e prodotti tipici, così da valorizzare la filiera agroalimentare e vitivinicola territoriale, creando economia e impiegando forza lavoro.

La prospettiva futura è quella di incrementare le visite turistiche e di valorizzare il territorio, proponendo un percorso culturale, ambientale ed enogastronomico, attraverso cui far conoscere la Storia e i sapori locali, partendo dalle influenze degli antenati fino a quelle attuali.

Secondo Maria, inoltre, “far conoscere la propria Storia mediante il cibo è un importante strumento che ci rafforza e identifica: esso crea sinergie tra i piccoli produttori locali, promuove la qualità e la nostra identità territoriale”.  

Quella di Maria Furgiero è una buona storia ricca di amore e dedizione, la quale con forza e coraggio ha portato e continua a portare avanti le sue idee, riuscendo così a realizzare il suo sogno nei Campi Flegrei.

Azienda Agricola Maria Furgiero

Sito Web: mariafurgierovini

E-mail: info@mariafurgierovini.it

Facebook: MariaFurgieroWines

Instagram: MariaFurgieroWines

Linkedin: maria-furgiero

The following two tabs change content below.
Melissa, siciliana. Sono una sommelier AIS e WSET, laureata in Scienze della Comunicazione e studentessa di Scienze filosofiche, con un Master in Giornalismo Enogastronomico. Le mie passioni? Vino, cibo e scrittura.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *