Il desiderio di sperimentazione di Claudio Delli Poggi lo ha spinto a compiere un salto nel buio e proporre nuove tipologie di pizze nel suo locale Claudio AlVicolo a Orvieto
“Probabilmente se i miei genitori non avessero avuto una pizzeria a taglio avrei fatto altro, ma per fortuna grazie a loro sono diventato un pizzaiolo”. Queste sono le parole di Claudio Delli Poggi quando spiega la sua decisione di entrare nel mondo dell’arte bianca.

“La mia famiglia – racconta il pizzaiolo – possedeva una tavola clada, che proponeva anche pizza al taglio. Ogni sera, dopo la scuola, mi intrufolavo in pizzeria e aiutavo mia madre a stendere gli impasti e a realizzare la pizza. L’attività andava molto bene, tanto che abbiamo deciso di aprire una pizzeria: il Charlie, oggi gestita dai miei fratelli, con una proposta classica. Inizialmente, mi sono formato in maniera autonoma, ma poi ho deciso di studiare presso la Scuola Italiana Pizzaioli a Caorle e l’Università della Pizza del molino Quaglia. Grazie a questo percorso ho appreso la differenza tra le farine e ho imparato a conoscere le varie tipologie di impasti. Ho scoperto un mondo, che prima mi era sconosciuto”.

Queste esperienze sono state illuminanti per Claudio Delli Poggi, tanto da spingerlo a distaccarsi dalla pizza classica e iniziare a sperimentare nuovi impasti e farine. Tutto ciò lo ha portato ad aprire una realtà tutta sua, con una proposta innovativa.
“Nel 2019, dopo la mia esperienza presso l’Università della pizza, – continua Delli Poggi – ho scelto di aprire Claudio AlVicolo, per offrire un prodotto diverso rispetto a quello che ho sempre fatto. Ho deciso di realizzare una pizza contemporanea e un percorso di degustazione. È stato un vero e proprio salto nel buio, fortunatamente riuscito. La cosa di cui sono più fiero è l’ottimo riscontro tra i clienti”.

La proposta di Delli Poggi si basa sull’innovazione. Per poter proporre qualcosa di nuovo, però, è sempre necessario tenere a mente la tradizione. Infatti, “se non si consce il punto di partenza – spiega il patron di Claudio AlVicolo – è difficile capire dove si deve e si vuole arrivare. Nonostante io abbia deciso di proporre una pizza contemporanea e innovativa, tengo sempre molto in considerazione la tradizione. È necessario sempre ispirarsi alle ricette classiche, quelle che ci preparava la nonna quando eravamo piccoli. Tutte le mie pizze sono frutto di studi, ma soprattutto dell’applicazione di tecniche innovative. Il mio obiettivo è mettere la cucina al servizio degli impasti, ovvero trasformare i piatti della tradizione in topping per le pizze. L’esempio più eclatante è il padellino con salsiccia e friarielli”.

Uno degli aspetti più interessanti della proposta di Claudio AlVicolo è proprio la grande varietà. Ogni prodotto viene realizzato con impasti, farine e tecniche differenti. Si passa dalla pizza classica reinterpretata alla crunch, senza dimenticare quella al padellino. Ci sono preparazioni che partono da un pre-fermento biga (lasciato maturare le 16 ore) come la classica e per le crunch. Il padellino e le focacce, invece, sono tutte a impasto diretto.
“Ho scelto di proporre 5 tipologie di impasti, ognuno realizzato con un mix di farine diverse (tutte del molino Quaglia). Tutto ciò ha lo scopo di dare un sapore ben definito al mio prodotto. Infatti, la mia pizza preferita è la marinara, perché ha pochi ingredienti e si riesce a percepire il sapore dell’impasto e, soprattutto, la mano del pizzaiolo”.
Claudio AlVicolo: Via di Piazza del Popolo 6, Orvieto
Instagram: claudio_alvicolo
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