Tradizione ed innovazione si incontrano in Casa e Bottega, ristorante sito a Trebisacce che quest’anno compie un quarto di secolo.
Un tempio dell’accoglienza a 360 gradi dove si respira un antico e profondo senso di famiglia. Potrebbe definirsi così “La Bottega degli Antichi Sapori“, ristorante sito a Trebisacce, sulla riviera ionica calabrese settentrionale, che proprio quest’anno compie un quarto di secolo. Un traguardo storico che assume ancor più valore in un territorio in cui difficilmente le attività riescono a superare qualche anno di vita. Il segreto di tanto successo? Una gestione familiare consolidata, guidata dal 1996 dall’appassionata titolare Francesca Lista. Tradizione ed innovazione si incontrano in un ambiente accogliente, che da circa un anno è stato completamente soggetto ad un restyling, con la nascita di un vero e proprio format, dal nome emblematico, “Casa e Bottega”.
Alla ristorazione e alla degustazione di prodotti tipici locali si è infatti affiancata una piacevole e confortevole offerta ricettiva: tre camere arredate con gusto e sobrietà, dai discreti colori pastello, a due passi dall’infinita distesa blu dello Jonio e ad un tiro di schioppo dal massiccio del Pollino. Sul primo livello, proprio di fianco le camere, al bar, in una gradevole saletta impreziosita da vinili vintage, viene servita la colazione a base di crostate fatte in casa e confetture al biondo tardivo di Trebisacce.
Prodotti locali che divengono protagonisti anche a tavola, in sala o nel piacevole giardino antistante, anch’esso recentemente ristrutturato e dotato anche di un’area giochi, vera e propria pietra miliare per tanti “bambini cresciuti” che ora sono divenuti affezionati clienti della “Bottega”.
La cucina è semplice, ma saldamente ancorata al territorio, grazie al know-how che la titolare tramanda ai suoi collaboratori. A farla da padrone, sono, indubbiamente, tipicità locali come l’arancia tardiva di Trebisacce, il “biondo” che proprio in questi giorni inizia a fruttificare, oltre che i prodotti della terra e del mare, dalle seppie locali alle alici, alla rana pescatrice.
Pietanze servite sia in chiave classica, estremamente tradizionale, come nel caso della “seppia scattiata”, che in una versione leggera e innovativa, come nel caso della tagliata di seppie con crema di zucca, proposta inserita recentemente in carta. Un legame con il territorio che trova espressione non solo nei secondi a base di pescato del giorno, ma anche e soprattutto dei primi piatti, veri e propri pezzi forti della “Bottega”: dagli spaghetti al nero di seppia e zeste di limone ai paccheri con la rana pescatrice ai rascatielli al ragù ai fusilli al ferretto, entrambi rigorosamente “tirati” a mano come tradizione familiare vuole, passando per portate più innovative come gli scialatielli con crema di zucca, burrata e pistacchi. Per gli appassionati, non manca anche una proposta di pizze cotte in forno a legna, anche in questo caso ancorate alla tradizione locale e soprattutto ai prodotti della terra: patate “arruscate”, peperoni cruschi, salame crudo del Pollino. Un legame, quest’ultimo, che ha reso protagonista “La Bottega”, anche di un campionato di pizza etica e vegana, ospitato nel dicembre 2019, poco prima che scoppiasse l’emergenza “Covid”, e che ha visto a Trebisacce la partecipazione di decine di pizzaioli di tutta Europa.
Andrea Bignardi
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