Pint-Box, il rifugio per chi ama le birre inglesi a Napoli

Da Napoli a Londra e ritorno. Il percorso di Sergio Pugliese, giovane napoletano che vola oltremanica in cerca di fortuna e ritorna con un’idea: creare un ritrovo dove elevare la cultura delle birre inglesi a Napoli. Un contenitore di cultura birraia, buone pinte fresche e luppolate e avanguardia brassicola. Una scatola di pura passione per il mondo birraio, ecco la sua Pint-Box.

DA NAPOLI A LONDRA E RITORNO, IL PERCORSO DI SERGIO PUGLIESE

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Sergio Pugliese quando lascia Napoli è un giovane barman diciottenne con una discreta esperienza in diversi bar partenopei. Vola a Londra, e ci rimane sei mesi maturando varie esperienze in quella che è la capitale europea della mixology. Torna nella città natale per completare il percorso di laurea in economia e commercio, ma il richiamo del Tamigi lo riporta a partire, nel 2015. Di nuovo in terra d’Albione, trova un impiego presso Bar Works, una prestigiosa catena di pub con varie sedi nella City. Ma è il passo successivo che pone le basi per quello che sarà il futuro di Sergio. Nel 2021 entra in forza ad Hammertown Brewery, un giovane birrificio artigianale che puntando sulle IPA si sta facendo apprezzare in città. Qui Sergio si occupa del rapporto con i locali, fornitori e i pub dell’azienda, sviluppando così una rete di conoscenze e rapporti nel settore. Dopo due anni il richiamo è quello di Partenope, e per lui è ora di fare il percorso inverso. Torna a Napoli, con l’idea di mettersi in proprio e portare nel suo territorio la vivace realtà della birra craft londinese. Insieme ad un vecchio amico, Antonio Panico, parte l’avventura di Pint-Box, una piccola scatola dove amanti e curiosi della birra possono trovare la loro pinta.

LE BIRRE INGLESI A NAPOLI DI PINT-BOX

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Un ponte fra Napoli e Londra, tra stili moderni e creativi, luppolature grintose e amore per la birra. Pint-Box apre nel 2022 nel Pomigliano d’Arco, appena fuori Napoli. Grazie alla rete sviluppata negli anni londinesi, gli scaffali vengono riempiti con birrifici di nicchia che Sergio scopre sul posto, tra cui ovviamente Hammerton Brewery. Sergio porta nelle pinte dei concittadini birre sperimentali e stravaganti. Come la richiestissima “Crunch”, una stout con burro d’arachidi o la “Guava Lamp”, una gose estrema con guava, mango e sale marino, giusto per citarne due. Oltre ad Hammertown la “scatola” di Sergio e Antonio si riempie di altri marchi sperimentali come Pretty Decent, Electric Bear, Below Brew e soprattutto Drop Project. Questi birrifici vengono importati in esclusiva da Pint -Box e venduti nel loro punto vendita, nell’ e-commerce e tramite una distribuzione per i pub di Napoli e dintorni. Dopo aver stretto accordi con i birrifici inglesi Sergio si occupa anche della scena italiana e seleziona alcuni microbirrifici per allargare il portfolio. Accanto alle birre inglesi a Napoli ecco arrivare due marchi molto interessanti: il “Birrifico Vetra” di Milano e il piacentino “La Buttiga”.

DALL’IMPORTAZIONE ALLA PRODUZIONE

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Importare per primi birre inglesi a Napoli e selezionare birrifici italiani sperimentatori su gusti luppolati di stile americano e inglese e presto non è bastato a Sergio. Dopo aver creato una vetrina di prodotti per gli amatori del genere il paso successivo è stato quello di proporre a Napoli e al territorio la loro personale visione di birra luppolata e moderna. E grazie alle collaborazioni in atto, ecco nascere “Dude” e ”Pint-Box Bitter”. La prima è frutto della collaborazione fra Sergio e Drop Project, maturato negli anni londinesi e rinforzato dalla nascita del progetto Pint-Box. Il birrificio londinese produce questa birra “a immagine e somiglianza” di Sergio, e anche il nome non è lasciato al caso, ma cucito su misura. “Dude” è il nomignolo con cui il responsabile si riferiva a Sergio durante il periodo di lavoro a Londra. La seconda è invece frutto di un’amicizia, professionale, più recente. Quella con il birrificio casertano Spillale, un birrificio non convenzionale che produce utilizzando orzo coltivato in idroponica e colture di lieviti coltivati internamente. Una visione futuristica e contemporanea, quella che Pint-Box ricerca nelle sue selezioni. Da questa collaborazione nasce una bitter, la birra quotidiana tipica del mondo inglese, da 4,1%. Quel ponte che Sergio voleva creare fra le birre inglesi a Napoli si completa in quest’esperienza, dove si incontrano gusto britannico, visioni produttive d’avanguardia e appartenenza al territorio campano.

BIRRE INGLESI A NAPOLI, E VICEVERSA, I PROGETTI FUTURI DI PINT-BOX

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Mentre il territorio premia la ventata di freschezza e luppolatura che Pint- Box ha portato, con molti pub di Napoli, tra i quali il conosciuto “Frank Malone”, che hanno sposato le birre di Sergio e Antonio, esaurendo in pochi mesi una fornitura di 18 ettolitri di Dude, i due pensano al futuro del loro progetto. Come allungare quel ponte fra Napoli e Gran Bretagna fatto di luppoli, creatività e bollicine. L’obiettivo a breve termine dei due è quello di percorrere a ritroso il percorso. Se Pint-Box è ormai un punto di riferimento per gli amanti delle birre contemporanee, il sogno adesso è portare a Londra eccellenze campane e italiane. Il successo delle birre aromatiche e luppolate in Italia degli ultimi anni ha favorito il lavoro di Pint-Box, ma la vera sfida ora è conquistare la capitale inglese con gli stili e il, giovane ma di alta qualità, know-how birrario del Bel Paese. Obiettivo alla portata, considerando la grande passione della città per i l mondo gastronomico italiano. A tal riguardo nel 2025 ci saranno novità, ma nel frattempo per chi vuole conoscere le selezioni di Antonio e Sergio e il loro progetto, potrà trovare il loro stand al Beer & Food Attraction 2025, in programma a Rimini dal 16 al 18 Febbraio 2025. O consultare e ordinare comodamente da casa tramite il loro sito web.

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