L’anno delle grandi sfide internazionali per il Consorzio del Provolone del Monaco DOP

Il Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop si lascia alle spalle un anno dove la produzione registra un incremento del 7% che tradotto in chili vuole dire aver raggiunto quota 200mila di prodotto marchiato.

Cresce anche l’indice di gradimento, prosegue la scalata della classifica mondiale realizzata da Taste Atlas che colloca il Provolone del Monaco Dop in 21a posizione fra i più famosi.


Tutti risultati ottenuti grazie alla resistenza dei nostri trenta allevatori, eroici e custodi del territorio. Fare zootecnia, tra vincoli urbanistici e sviluppo attività turistiche, nella Penisola Sorrentina e Monti Lattari non è la stessa cosa di farla in altri territori nazionali. Grazie anche agli undici caseifici che ogni giorno portano avanti storia e tradizioni antiche. Il loro lavoro è costellato di grandi sacrifici ed in lotta costante con i regolamenti dell’Ue rivolti verso la globalizzazione. Chi li redige dimentica troppo spesso che per piccole produzioni tradizionali devono essere normate specifiche deroghe da poter utilizzare” spiegano il presidente del Consorzio di Tutela Giosuè De Simone e il direttore scientifico Vincenzo Peretti.

Prosegue anche il progetto “LoST-EU” (2023–2025). Gli ultimi mesi dell’anno hanno visto la nascita della web tv dedicata ai piccoli formaggi creata proprio nell’ambito del progetto ed in onda 24 ore su 24 con una programmazione dedicata. Prossima tappa la missione in Germania alla ricerca di nuovi mercati nei quali esportare il Provolone del Monaco Dop, rendendolo sempre più popolare.

IL CONSORZIO

Il Consorzio di Tutela ed il piccolo mondo che ci gravita intorno è atteso da un anno di lavoro intenso. Da percorrere con l’entusiasmo che ha consentito una crescita costante. Dodici mesi che culmineranno con l’ormai tradizionale appuntamento con il Trofeo Fernando De Gennaro.

L’ultima edizione del dicembre 2023 ha visto il successo del Caseificio Perrusio di Meta, gli altri casari hanno tutto l’anno per mettere a punto la tecnica giusta e realizzare quello che consentirà di convincere la giuria Onaf e di vincere l’edizione 2024/25.

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