La famiglia Di Natale, titolari di Villa La Rondinaia, lanceranno a metà 2025 un ambizioso progetto di alta cucina nei locali della celebre villa. Un “nido” di finezza e qualità culinaria, deciso a diventare una voce importante nel panorama dei ristoranti di lusso della costiera amalfitana. Scopriamo il “NeXst”.
Ci sarà un nuovo “nido” in costiera amalfitana per gli amanti dei ristoranti di lusso
Il progetto nasce all’interno della ben nota struttura Villa la Rondinaia, conosciuta anche come “The swallow’s nest” al pubblico internazionale. Una villa a strapiombo sul golfo di Salerno, nata come residenza di Lucy Katherine Beckett, figlia del barone Ernest Beckett, proprietario della vicina Villa Cimbrone. Stretta fra due coste di roccia, come un nido di rondini, con belvedere mozzafiato da cui ammirare “un cielo e un mare così vividi che non è possibile distinguere l’uno dall’altro”. A descriverla, con queste esatte parole, fu Gore Vidal, che scelse questa residenza come dimora personale fino al 2003. In quel periodo fu il “nido” per la produzione artistica dello scrittore, scenografo,commediografo e politologo statunitense, e ospitò fra le sue stanze un gran numero di celebrità e personalità. Oggi il nuovo corso della struttura, guidata dalla famiglia Di Natale, la pone come un centro di attrazione per il mondo dell’hospitality e del wedding. Trasformata in un boutique hotel 5 stelle lusso e luogo ambito per celebrazioni nuziali. Da “nido” artistico a rifugio per la qualità ricettiva, l’ultimo tassello arriva con il progetto “NeXst”. Un ristorante di fine dining che aprirà i battenti verso la metà del 2025, con il giovane Enrico Ruggiero a guidare la cucina. Con il dichiarato obiettivo di ritagliarsi un ruolo di prim’ordine nel panorama dei ristoranti della costiera amalfitana.
Enrico Ruggero, lo chef salernitano con esperienza internazionale
Enrico Ruggiero, originario di Sarno nel salernitano, è la firma dietro quello che sarà il pensiero e la proposta culinaria. La sua è una carriera di qualità, ricca di esperienze significative nel campo dell’alta cucina di respiro internazionale. Il suo percorso ai fornelli inizia a sedici anni grazie al cugino, Alfonso Crescenzo, rinomato chef con esperienze internazionali, al ristorante “Casa del Nonno 13”. Dopo l’apprendistato nel locale di Raffaele Vitale, stella Michelin nel 2017, si affaccia, letteralmente, in costiera, in un altro ristorante premiato dalla nota guida francese, il “San Pietro” di Positano. Otto anni di servizio dove eleva la sua tecnica fino a padroneggiare i concetti della cucina di lusso. La sua carriera prosegue da “Ai 4 passi”, due stelle Michelin a Nerano, prima di partire per un percorso internazionale. Francia, Inghilterra e Germania, per poi ritornare in Italia. Non in costiera, ma a Bologna, nel cuore della food valley italiana. Sposa il progetto dell’imprenditore Adriano Aere al ristorante “I Portici”, altro stellato che Enrico aggiunge alla sua collezione. Il cerchio poi si chiude e dopo l’esperienza felsinea Enrico torna a casa, dove tutto è iniziato. Salumeria 13, nuovo progetto a Salerno di Raffaele Vitale è in cerca di un responsabile per lanciare il locale ed Enrico coglie l’occasione per rientrare in Campania. Dopo questa, ennesima, esperienza di qualità arriva l’avvicinamento con Villa La Rondinaia. Inizialmente per i tanti eventi organizzati nella struttura, per poi essere coinvolto nel progetto NeXst, di cui Enrico sarà executive chef.
La proposta culinaria per stupire la costiera amalfitana e il mondo
Il progetto NeXst è innanzitutto un progetto di alta cucina, e non poteva essere altrimenti vista la posizione e la nomea della struttura che lo ospita. La sala sarà contenuta, con 5 tavoli da 4 coperti, per un massimo di 20 ospiti. La proposta sarà divisa in tre menù degustazione, studiati da Enrico secondo filosofie ben precise, che di fatto ripercorrono, in via concettuale, il suo trascorso professionale. Il territorio innanzitutto, che fornisce materie prime pregiate dall’ortofrutta locale tra cui spicca il pomodoro biologico dell’azienda agricola Terre Lavorate alle eccellenze ittiche di Cetara. Materie prime e tradizioni che sono la base, i fattori di un’ equazione che vede poi tante variabili internazionali. Tecniche di cottura, approcci all’avanguardia, per proporre una cucina che parta dal locale, ma che trasmetta sensazioni globali. Per riuscirci, i tre menu si articolano in “Il Mio viaggio in Costiera”, quattro portate a trazione locale ma dove ogni ingrediente viene lavorato sfruttando le innovazioni della cucina contemporanea; “7 Sensi”, secondo menù con sette proposte di cucina tecno-emozionale che invece punta sul coinvolgimento sensoriale dei piatti, osando su abbinamenti coraggiosi e inusuali. A questi due si aggiunge un terzo menù, di 4 portate, completamente vegetariano.
I piatti, il vino e la miscelazione: tre assaggi di quello che sarà
Per descrivere in sintesi le tre modalità con cui si potrà cenare al NeXst, il modo migliore è citare i piatti che rappresentano al meglio i tre concetti alla base di questi. Partendo dal vegetariano, il piatto simbolo è un carpaccio di rapa rossa con mela verde, erbette di campo e yogurt. Nel menù “7 Sensi” un piatto di cui Enrico va particolarmente orgoglioso è la tartare di scampi, condita con lamponi, aglio nero e cipolla fermentata. Per il menù glo-cal, le portate manifesto sono due: le tagliatelle di calamaro cotto a bassa temperatura con gel di arancia, fior di capperi e polvere di coriandolo e lo spaghettone di Gragnano cotto in acqua di limone, gamberi rossi, foglie d’oro e foglia d’ostrica. Dal cibo alle bevande, le sfide gastronomiche di Enrico e della sua brigata vengono accompagnate da una proposta moderna. I vini, innanzitutto, con una carta da sole 65 etichette altamente selezionate, composta per il 70% da etichette regionali e la restante da marchi di prestigio del panorama vinicolo internazionale, come Petrus o Chateau Margaux. E poi la miscelazione, per la quale è stato coinvolto nel progetto il mixologista siciliano Marcello Costanzo. Per il NeXst ha preparato una carta di miscele contemporanee, tra i quali spiccano i cocktail invecchiati in botti di legno, cavallo di battaglia di Marcello.
Next, Nest, NeXst: la prossima novità tra i ristoranti di lusso della costiera amalfitana.
NeXst non è solo il nome del ristorante che quest’anno aprirà i battenti dentro la stupenda Villa La Rondinaia. E’ anche un distillato della visione di tutto il progetto e degli attori coinvolti. Il termine inglese nest, parafrasato nel nome, è il diretto richiamo al luogo e al suo prestigio. L’aura di bellezza e ricercatezza, il suo essere un nido che ha saputo ospitare, ispirare e contenere emozioni di chi ci ha soggiornato. Un nido pronto a cambiare, evolversi, aprirsi a nuove sfide. In una regione che conta il primato di ristoranti premiati dalla guida Michelin, e in una zona punto di riferimento per il turismo di lusso internazionale. Con la visione di essere la prossima grande novità tra i ristoranti di lusso della costiera amalfitana. O meglio, prendendo in prestito nuovamente la lingua inglese, the next big thing. Ed è tutto concentrato e distillato nella X che taglia il nome del ristorante a metà. Nido, come un luogo circoscritto e protetto, un contenitore sicuro di piacere ed emozioni, alto nel cielo, e quasi cascante sullo splendido mare di Ravello. Ma anche novità, novella, prossima cosa interessante per gaudenti, appassionati, ricercatori di lusso, bellezza e finezza gastronomica. Nest, Next, NeXst.
NeXst
Tel. +393351606894
Indirizzo: Via dei Fusco, 20 – 84010 – Ravello (SA)
E-Mail: reservations@nexstrestaurant.com
Valerio Dussich
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