La pizza fritta “Sessanta centimetri di bontà” di Giuseppe Vesi sposa la carrettiera

Un classico della cucina napoletana diventa ancora più goloso nella versione di Giuseppe Vesi. Si tratta della “carrettiera” nota come salsiccia e friarielli. Un vero e proprio must per i napoletani, dalla storia antica e radicata nella cultura culinaria di cui oggi Giuseppe Vesi “sforna” una versione ancora più succulenta se possibile: quella fritta. “La risposta è stata entusiasmante -spiegano in pizzeria- piace molto questa versione fritta”.

Anche di questa pizza e del semplice ed efficace abbinamento di ingredienti, non è molto chiara l’origine. Tutto lascia pensare a delle radici contadine, visto che si basa su un prodotto della terra e un insaccato di carne suina.

Una delle tante spiegazioni sul nome è quella che parla di un pasto consumato dai conduttori di carrette, che necessitavano di un pasto molto consistente e sostanzioso per affrontare le fatiche dei viaggi. Queste categorie erano dedite ai trasporti, ai traslochi, ai lavori in legno e in muratura.

Attività faticose e impegnative che richiedevano grande spreco di energie. Facile immaginare che il pasto venisse accompagnato da un buon vino. Tutto rigorosamente “paesano”.

Poi, nel tempo, la pietanza è diventata anche un prodotto da forno anche casalingo, nel senso che veniva preparata dalle massaie e comunque nelle case farcendo la pizza con friarielli e salsiccia che poteva essere anche sostituita da scarti del maiale. Arrivata a noi nei menu delle pizzerie oggi la “carrettiera” è una delle più richieste.

Giuseppe Vesi ne ha accuratamente creato una versione ancora più succulenta: quella fritta, che va ad aggiungersi alla già ricca proposta culinaria, sempre attenta a fornire nuove proposte. 

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Eduardo Cagnazzi

Giornalista pubblicista ha scritto per Il Giornale di Napoli, Il Mattino, Italia Oggi e Affaritaliani. Oggi scrive per il Roma e Il GiornaleOff (Il Giornale). E’ vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali tra cui “Ausonia Crociere e Cultura” (Il Giornale di Napoli) , L'Oro del Vesuvio" e “Sirena d’Oro di Sorrento” (Italia Oggi) e l’Award Nautical Shipping (Il Roma).

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