“Masseria Sardo” sul Lago D’Averno a Pozzuoli

Masseria Sardo di Fabiana e Gabriella Barbati è diventata una realtà che domina il Lago d’Averno e incanta il palato.

Masseria Sardo del 1700 – come è chiamata anche nei testi storici – è la masseria della famiglia Sardo, e in particolare di nonno Armando: un casale abbandonato e la terra coltivata da coloni durante una divisione durata 20 anni, fino a quando la madre di Fabiana e Gabriella Barbati ne ottenne la proprietà ed iniziarono nel 2015 i lavori di restauro. Terminati nel 2019 con l’apertura dell’agriturismo con ristorante e camere.

I terreni della Masseria hanno una superficie di circa tre ettari tra orti – coltivati da Fabiana -, prati e il bellissimo agrumeto a bordo lago che da solo ne occupa un terzo. Oltre all’agrumeto ci sono alberi di fichi neri, melograni e alcuni prugni, albicocchi, gelsi, peri e banani.

Si coltivano ortaggi di stagione, scegliendo per lo più varietà autoctone e con l’attenzione a preservare la biodiversità del cratere che li ospita.

Lasciano crescere le tante erbe spontanee che, oltre a colorare i terreni con fioriture gialle e violacee, consentono di far scoprire agli ospiti la bellezza e la bontà delle tante spontanee edibili che conservano proprietà nutritive e curative maggiori rispetto a quelle che si coltivano.

Il ristorante della Masseria ha una terrazza che domina il Lago d’Averno e tutta la vegetazione intorno tra orti, agrumeti e vigneti e all’orizzonte si scorge – perfettamente incastonati nel costone che degrada verso lo specchio d’acqua – un lembo di mare e l’isola di Capri in lontananza nel Golfo di Napoli.

Nel cuore della cucina di Masseria Sardo ci sono i vegetali coltivati in azienda che si sposano con carne, pesce e formaggi del territorio e di filiera corta.

La Chef Gabriella Barbati

Una cucina gestita dalla chef Gabriella Barbati, cresciuta a suon di viaggi, cultura e cucina tradizionale della nonna, e che si divertiva fin da piccola a cucinare con ingredienti che ritrovava in casa, con accostamenti anche strambi, ma che davano sempre qualche buon risultato.

Finito il liceo classico, Gabriella volle diventare una regista cinematografica e andò a Roma per studiare, ma la passione per la cucina era molto più forte, tanto da iniziare un part-time in una trattoria napoletana.

Decise poi di dedicarsi esclusivamente alla cucina e andò ad Amsterdam dove – dopo varie esperienze – venne finalmente chiamata come capo partita al Cafè Toscanini che, nella capitale olandese, è un po’ il tempio della cucina italiana: ottimi prodotti, tutto artigianale e stagionale, tanto da sentirsi a casa.

Tornata in Italia, la sua voglia di apprendere era altissima, per cui iniziò a studiare e riuscì a entrare nelle cucine di Salvatore Tassa al suo ristorante Colline Ciociare prima, e di Francesco Sposito presso Taverna Estia poi, per due stage che le diedero moltissimo e dove imparò tecniche culinarie e metodi organizzativi, ma soprattutto ebbe la possibilità di lavorare con prodotti del territorio e di assistere alla creazione di piatti che definisce poetici.

Subito dopo iniziò l’avventura presso l’Antonello Colonna Resort in provincia di Roma, in piena campagna, dove i confini tra campo e cucina sparirono: si occupava della raccolta, degli animali, del latte appena munto, con il quale imparò a fare varie caciotte e ricotte a seguito di numerosi tentativi.

La mattina andava con lo Chef Colonna al mercato contadino di zona a comprare le farine, le uova, i salumi ed iniziò lì a definirsi più chiaramente l’idea di cucina che le appartiene, fino ad arrivare alla sua Masseria Sardo.

Prima del termine del restauro della Masseria

Gabriella lavora tra i Campi Flegrei e Napoli come consulente, docente per corsi di cucina e come chef in alcuni ristoranti della città, creando menu e carte dei vini con prodotti esclusivamente campani e provenienti da piccole ed eccellenti produzioni, e col desiderio di apprendere sempre più sui prodotti che serve in tavola, iniziando così il percorso da sommelier.

Oggi gli ingredienti della cucina di Gabriella sono il territorio stesso, la terra, la memoria, la ricerca e la libertà espressiva.

I prodotti dell’azienda e il menu del ristorante

Il ristorante si occupa anche della produzione di conserve di frutta e verdura da utilizzare in azienda o da rivendere ai loro ospiti, e una parte di esse viene realizzata con materie prime e ricette da piccoli laboratori artigianali che gli permettono di venderle anche in altri punti vendita.

Quello che non producono nei loro terreni viene acquistato da produttori locali come pescatori e allevatori, tutti accuratamente selezionati.

Tra i piatti più richiesti c’è il pane coi friarielli, provola affumicata e olio al mandarino che è un tentativo di recupero in cui l’ingrediente principale è la salsa di friarielli fatta coi gambi; L’orto in tempura che consiste in una frittura croccante delle foglie di tutte le verdure invernali, avvolte da una tempura leggerissima; il risotto ai tre pomodori rossi, fatto con le varietà di pomodori coltivati in azienda in tre preparazioni differenti, per esaltare le caratteristiche di ognuno.

E infine, come cavallo di battaglia, gli spaghetti alla chitarra cacio e ova con profumo di limone e verdure di stagione.

Azzurro Pozzuoli

La Masseria Sardo ha da poco introdotto nel menu e messo a punto la sua personale versione della zuppa di pesce azzurro tipica puteolana grazie alla partecipazione alla manifestazione Azzurro Pozzuoli, che ha permesso ai produttori e ai ristoratori della zona di collaborare per valorizzare il pescato locale. Una battaglia che sta particolarmente a cuore alla chef, infatti nel ristorante della Masseria viene servito solo il migliore pescato dei mari locali.

La ricetta Zuppetta di pesce Azzurro Pozzuoli consiste in tre o quattro pesci azzurri diversi, sfilettati e cotti ognuno con tecniche differenti per esaltarne le caratteristiche organolettiche.

Per Azzurro Pozzuoli hanno presentato anche il Bignè Flegreo: una pasta choux ripiena di broccoli e patate con maionese al mandarino e tonnetto allitterato, marinato al sale bilanciato.

Le produzioni e l’attività della masseria

Le verdure, la frutta, le conserve, i liquori e il loro ultimo nettare, l’Ornos Gin, sono venduti in Masseria sia al ristorante che all’AgriBar o da GiNi – Gin Vini Taglieri – su richiesta anche con consegna a domicilio, oltre ad essere presenti anche in alcuni punti vendita o locali dei Campi Flegrei.

L’azienda Sardo è anche fattoria didattica e, in collaborazione con Ludobus Artingioco della cooperativa Progetto Uomo, ospita e organizza percorsi didattici con le scuole.

Le famiglie ospiti dell’AgriBar hanno sempre l’occasione di fare visite in azienda accompagnate da Fabiana negli orti.

Un sogno diventato realtà

Gabriella sugli obiettivi e sui progetti futuri risponde in modo fiero ed orgoglioso: “Abbiamo creato tutto questo con non pochi sacrifici da un rudere e da terreni ormai incolti, grazie all’aiuto di amici e collaboratori e con tanta passione, ed è con questi ingredienti che intendiamo proseguire nel modellare luoghi e momenti che facciano sentire a casa i nostri ospiti, potendosi arricchire di esperienze fatte di bellezza, bontà e condivisione”

Masseria Sardo

Indirizzo: Via Montenuovo Licola Patria 101, Pozzuoli (NA)

Sito Web

RISTORANTE: 08118581814 / 3493083243 – ristorante@masseriasardo.com

AGRIBAR E ORTI: 3336737647 – agriorto@masseriasardo.com

GiNi | Gin Vini Taglieri : Solo WhatsApp 3276643996

B&B: 081 18481830

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Mi appassiona tutto ciò che è cibo, dal cucinarlo al mangiarlo, fino allo sperimentare e avere sempre fame di conoscenza, perché ad esso si legano tradizione, cultura e socializzazione di ogni luogo. Se vi fa piacere seguitemi sulla mia pagina instagram @cuciniamobyanna (le ricette di Anna).

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