“Pomodorì”, la pizza di qualità del giovane Nicola Cesarano nel Ravida Resort di Pompei

L’insegna all’ingresso del locale

La pizzeria Pomodorì a Pompei si distingue per l’alta qualità delle sue pizze.

Situato in Viale Unità d’Italia 51, a poche centinaia di metri dalle stazioni ferroviarie e dall’uscita dell’Autostrada del Sole Salerno – Reggio Calabria, il locale ha guadagnato una solida reputazione grazie alla costanza nel mantenere elevati standard di cucina.

Fondato su un terreno che un tempo ospitava tre antiche masserie pompeiane, Pomodorì è ora gestito dagli imprenditori Anna Talamo e Raffaele Vingiani, titolari del Ravida Resort adiacente e dell’omonimo ristorante.

Esso dispone di due spaziose sale interne, arredate con gusto e dall’atmosfera accogliente, che possono ospitare rispettivamente fino a 50 e 70 persone. L’ampia area verde esterna, arricchita da tavoli a bordo piscina, può invece ospitare fino a 90 persone.

Il giovane e talentuoso pizzaiolo Nicola Cesarano s’impegna ad accontentare tutti i palati da ormai due anni e mezzo. La combinazione degli ingredienti freschi e di una maestria artigianale nell’arte bianca rende ogni boccone un’esperienza indimenticabile.

Pomodorì è diventato un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola, offrendo non solo pizze straordinarie, ma anche un’esperienza culinaria completa in un ambiente confortevole e garbato.

La pizza di Pomodorì

Tagliere di pizze miste di Pomodorì

La pizza di Nicola Cesarano, evolutasi nel tempo e ormai consolidata nello stile contemporaneo (cornicione alto e pronunciato, alveolato), s’inserisce in un contesto locale che offre pizze già di altissima qualità, distinguendosi a sua volta.

Scegliere questa pizza significa avere a che fare con un prodotto realizzato con ingredienti accuratamente selezionati, partendo dalla farina del Mulino Petra.

A breve, informa Nicola, la pizzeria Pomodorì di Pompei diventerà esclusivista del prodotto per la regione Campania, a testimonianza ufficiale della stima reciproca instauratasi tra il Mulino e questa attività ristorativa.

Nell’impasto preferito da Cesarano vengono miscelate due diverse farine di tipo 1 e una di tipo 0.

La cottura avviene in un forno a legna classico mentre, per quanto riguarda l’idratazione della pizza, ci si mantiene tra il 70 e il 72%.

Il must di Pomodorì e il menu

Il cavallo di battaglia di Nicola è senza dubbio la Napoli sbagliata: topping composto da un’ombra di pomodoro San Marzano DOP, pomodorini rossi del Vesuvio e olive nere di Caiazzo (dal casertano) in cottura, pomodorini gialli semidry, acciughe di Sicilia e confettura di pomodoro con polvere di aglio nero.

Da Pomodorì è inoltre possibile assaggiare anche altre tipologie di pizza, potendo contare su una varietà non indifferente. Si va dunque dalla pizza doppio crunch alla pizza fritta ripassata nel forno elettrico, dalla focaccia alta alla pizza cotta nel rutiello. A ciò si aggiungono i frequenti esperimenti con altri tipi di farine come quella di segale, riso e orzo, quella integrale o allo zafferano.

Due fattori fondamentali per un buon prodotto: ingredienti e pizzaiolo

La locandina pubblicata dal Cibus di Parma

La garanzia del mangiar bene da Pomodorì è garantita dall’esperienza di un giovane “veterano” come Nicola Cesarano e dalla scelta di prodotti freschi e locali.

Infatti la pizzeria dispone di un menu stagionale, preferendo le materie prime locali rispetto ai prodotti congelati, e affidandosi per alcuni topping anche allo chef del Ravida Resort Giuseppe Auricchio.

Il pizzaiolo ha solo 28 anni, ma ha già impiegato più della metà della sua vita tra il forno, la pala e il bancone: da qui la singolare definizione di veterano sotto i 30 anni.

Nel corso della sua formazione ha frequentato diversi corsi e appreso l’arte bianca da alcuni dei migliori maestri contemporanei. Tra loro spiccano i nomi di Vincenzo Iannucci, Gianfranco Iervolino, Raffaele Bonetta e Salvatore Costa. Il giro-studio ha fatto tappa poi a Firenze presso la pizzeria di Giovanni Santarpia, insignita dei tre spicchi del Gambero Rosso.

Recentemente ha partecipato, tenendo una masterclass, alla fiera Cibus di Parma, nella San Marzano DOP Square, lo stand di Solania, l’azienda leader del settore nella raccolta e trasformazione del mitico pomodoro dell’Agro Sarnese Nocerino. Anche a Tuttopizza 2024 presso la Mostra D’oltremare di Napoli a Fuorigrotta ha preso parte a uno showcooking. Da due anni e mezzo sforna le fantastiche pizze di Pomodorì, prediligendo i prodotti a km zero. L’approvvigionamento è effettuato secondo criteri di vicinanza e qualità, nei mercati locali e attraverso i contadini che lavorano nelle terre circostanti.

Da loro giungono sempre le migliori primizie pronte ad essere impiegate come ingredienti speciali per delle pizze superbe nell’impiattamento e sontuose al palato.

Non resta che invitare i lettori a provare dal vivo la pizza di Pomodorì, tappa ideale per chi vuole rifocillarsi nella meravigliosa città di Pompei, tra un tour negli scavi archelogici del Parco di rovine romane più famoso al mondo e un giro nel rinomato Santuario mariano.

PomodorìRavida Resort

Indirizzo: Viale Unità d’Italia, 51, 80045 Pompei (NA)

Tel. 081 308 8460

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Gian Mattia Bruno

Classe ’99, nato a Cosenza e laureato in Filosofia e Storia, da sempre appassionato di scrittura, curiosità e novità. Negli ultimi anni ha avuto l’occasione di lavorare come autore televisivo per i programmi “Magic Time” ed "Aggiungi un posto a Tavola" in onda su Alma TV e come co-autore del libro “Sorridere e Giocare fa bene al Cuore”. Da articolista ha collaborato con la testata online Decripto.org e con il quotidiano "Il Mattino" di Padova. Frequenta attualmente il c.d.l. magistrale in Scienze Filosofiche presso l’università di Padova.

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