“Bro” Pizzeria, la pizza a ruota di carro contemporanea nel cuore di Napoli

Ciro e Antonio Tutino, due giovani fratelli appartenenti a una famiglia di pizzaioli da cinque generazioni, hanno aperto le porte della loro pizzeria Bro nel novembre 2019, portando avanti una tradizione che affonda le radici nel cuore di Napoli.

Situata nella storica Piazza Mercato, la pizzeria Bro è stata inserita nella classifica delle Top100 2023 fra le migliori pizzerie d’Italia.

I due ‘Bro’ si dividono equamente i compiti: al bancone delle pizze c’è Ciro Tutino (classe 1992), in sala invece il fratello minore Antonio (classe 1998).

Il locale si caratterizza per la sua architettura contemporanea, un parallelepipedo a due piani al centro della piazza, con una facciata chiara e l’incisione “Bro. Ciro e Antonio Tutino – Pizzeria” su sfondo nero.

All’interno uno spazio di 160 metri quadri ospita circa 60 coperti e un concept moderno dai toni scuri, con una camera di lievitazione e due forni a legna a vista.

La filosofia di Ciro e Antonio si evince già dall’aspetto del loro locale: partire dalla tradizione, dalla piazza e dalla classica pizza a ruota di carro ma con uno stile rinnovato, con un design e vari aggiustamenti in chiave moderna, senza perdere autenticità.

La pizza proposta da Ciro si ispira alla tradizione della rota e carrett ma con qualche messa a punto. 36cm di diametro, 260 grammi di panetto, cornicione appena pronunciato e leggermente croccante.

L’impasto idratato all’80% viene realizzato con una miscela di farine di tipo 1, tipo 2 con avena e tipo 2 macinata a pietra e subisce una lunga lievitazione (tra le 30 e le 36 ore) per garantire leggerezza, digeribilità e un sapore autentico.

Anche la cottura è studiata ad hoc: invece dei soliti 450 gradi, la temperatura è impostata sui 380-400 gradi e invece dei 60-90 secondi viene cotta per 120 secondi.

Gli ingredienti utilizzati sono selezionati con cura, tanto che nel menu vengono elencati i produttori partner dimostrando l’attenzione per le eccellenze del territorio campano.

La pizzeria Bro. Ciro e Antonio Tutino ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui due spicchi dalla guida Gambero Rosso e l’inserimento nella lista delle migliori pizzerie d’Italia secondo le Guide de L’Espresso e 50 Top Pizza 2022 e 2023.

“Siamo orgogliosi di offrire ai nostri clienti una pizza tradizionale ma al contempo contemporanea, fatta, pensata, condita e cotta come piace a noi, valorizzando i sapori autentici e le eccellenze locali”.

La pizza: un patrimonio di famiglia

La storia d’amore tra la famiglia Tutino e la pizza ha radici profonde che risalgono agli anni ‘60 con nonno Ciro e i suoi fratelli e la storica pizzeria a Porta Nolana, cuore popolare di Napoli, dove Ciro si è formato qualche anno, prima al forno e poi al banco, come vuole la tradizione.

Non solo, anche la mamma di nonno Ciro, la bisnonna Nunzia della famiglia Marigliano sfornava pizze fritte in casa vendendole “oggi a otto”, un sistema di credito che consentiva di consumare la pizza e saldare il conto una settimana dopo.

Il papà Michele sulla scorta del padre e degli zii ha aperto un’altra pizzeria nella periferia est di Napoli a San Giorgio a Cremano dove Ciro e Antonio (dopo gli studi alberghieri di Antonio) sono cresciuti professionalmente.

Locale recentemente venduto che ha lasciato spazio alla pizza a portafoglio d’asporto e allo street food in generale in due punti in centro a Napoli.

Arriviamo infine ai due “bro”, due fratelli uniti dal sangue e dalla stessa passione che hanno intrapreso un nuovo percorso nel novembre 2019.

Ciro, il fratello maggiore è cresciuto nelle pizzerie di famiglia, eccezion fatta per due anni trascorsi a Firenze dove ha avuto modo di spaziare, superare alcuni schemi e avere una visione che andasse oltre la classica pizza napoletana.

Antonio, conclusi gli studi si è da subito cimentato in sala a completare il progetto di accoglienza.

Con rispetto per la tradizione familiare ma con tanta voglia di crescere Ciro e Antonio hanno coltivato l’amore per la pizza e l’hanno resa un qualcosa di personale, plasmandola secondo i propri gusti ed esaltandone la leggerezza, la digeribilità e la consistenza, perfezionandola.

Causa covid il percorso non è stato semplice, ma la determinazione, l’umiltà e l’unione li hanno portati a resistere e raggiungere un ottimo traguardo con il posizionamento all’88esima posizione nelle 100 top pizza Italia 2023 dopo essere già stati menzionati come pizzeria eccellente nel 2022. 

Bro. pizzeria e il progetto culturale

La storia dei due giovani Tutino non è passata inosservata, infatti sono stati più volte menzionati ed encomiati per aver ridato vita ad una piazza storica ormai dimenticata di Napoli.

Hanno inoltre intrapreso una collaborazione con un tour operator di Napoli (VenusArt) per mappare i punti di interesse culturali limitrofi alla pizzeria.

Non a caso molte delle pizze prendono il nome dai monumenti circostanti. Per i fratelli  è fondamentale conoscere e far conoscere la storia e la cultura di Napoli ai clienti.

Il locale

L’architetto Maurizio Vesce ha dato vita a uno spazio unico grazie alla scelta di materiali pregiati, a una tavolozza cromatica accattivante e ad una carta da parati ispirata a un caldo foliage che conferiscono al locale una personalità distintiva.

Una struttura moderna concentrata su due livelli al centro di una piazza caotica fino a poco tempo fa abbandonata.

Una superficie totale di 160 metri quadrati che offre spazio per sessanta ospiti con due forni a legna, un ampio bancone da lavoro e un laboratorio a vista adiacente alla cucina.

A breve la new entry di un forno elettrico e altri macchinari per ampliare l’offerta gastronomica con diversi impasti e proposte.

Un ambiente informale ma attento che mette a proprio agio ogni tipo di clientela.

Il menu

Si parte dai fritti, nello specifico le quattro proposte napoletane:crocchè– patate, provola di Vico Equense, salame di Mugnano del Cardinale e pecorino romano; frittatina di pasta – bucatini di Gragnano con besciamella con burro di bufala, prosciutto cotto, provola di Vico Equense e pecorino romano; fiore di zucca – ripieno di ricotta di bufala, provola affumicata di Vico Equense e menta in pastella di birra cruda; domenica alle 3 – frittatina con mafalde di Gragnano con ragù napoletano, ricotta di bufala e basilico.

Le pizze in menu sono circa venti, molte delle quali a rotazione in base alla stagionalità.

Sempre presenti le classiche ma la firma di Ciro è rappresentata da alcune pizze speciali come la “Fattore Umano”con sugo scarpariello, pomodorini del Piennolo del Vesuvio marinati, crema di pomodorini di Corbara grigliati, datterini grigliati e fior di latte di Vico Equense.

O ancora la “Mamma d’o Carmene” con ragù napoletano cotto otto ore, tartare di manzo, caciocavallo podolico, fichi fermentati, pinoli, basilico e olio evo e la “Porta Nolana” che unisce i pomodori San Marzano DOP, il pomodoro del Piennolo confit, le alici di Cetara, la mayo al prezzemolo, l’origano di collina e la polvere di olive nere di Gaeta.

Tantissime le proposte vegetariane (dove è protagonista un elemento vegetale come “l’assoluto di zucca” dove è massimizzato il zero waste andando ad utilizzare il 100% di un prodotto, compresi i suoi semi in questo caso).

Presenti una selezione di birre e vini del territorio curata da Antonio.

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Redazione La Buona Tavola

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