Domenico Vitagliano, lo chef social a domicilio di “Espresso Napoletano”

Domenico Vitagliano, l’executive chef a domicilio, star dei social

La passione per la cucina e per la creatività sono qualità che meritano di essere condivise ed espresse appieno. Alcuni lo fanno prevalentemente nel luogo di lavoro, attraverso le proprie opere culinarie servite a tavola. E poi c’è chi non rinuncia a utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione, soprattutto a livello di comunicazione. Come lo chef napoletano Domenico Vitagliano, il quale è riuscito ad aumentare la sua notorietà grazie ai social network, sfruttandoli al meglio nel periodo della pandemia del Covid-19.

Lo chef Domenico Vitagliano lavora in cucina dall'età di 13 anni.
Lo chef Domenico Vitagliano

Nonostante il periodo difficile, la mia intraprendenza ha permesso di ingegnarmi e inventare un mestiere. Sono diventato lo chef a domicilio, occupandomi di preparazioni tradizionali nella cucina di casa mia“, ricorda Domenico.

Lo chef, già molto conosciuto a Napoli grazie a eventi no profit e sponsorizzazioni per grandi aziende, preparava su prenotazione soprattutto pietanze tipiche per le festività, come il casatiello e la pastiera.

È così che sono andato avanti con il mio lavoro durante la pandemia, restando in contatto con i miei clienti“, spiega Vitagliano. La sua carriera, però, era iniziata molti anni prima.

I primi passi in cucina e la gavetta lunghissima

Domenico entrò per la prima volta in una cucina professionale a soli 13 anni. “Ho fatto la mia prima esperienza come jolly all’Hotel Ristorante La Perla, situato in provincia di Napoli“, sottolinea lo chef. Partendo dalla posizione di tuttofare, e alternando scuola e lavoro, rubava con gli occhi i segreti del mestiere, indispensabili per crescere professionalmente.

Tradizione e innovazione si sposano perfettamente secondo la filosofia di Domenico Vitagliano.

Tuttavia l’amore per questo lavoro era già radicato in lui, grazie a sua madre. Diventato maggiorenne, nel 2007, Vitagliano decise di lasciare il “nido” e volare verso il successo.

Domenico Vitagliano, da Rossopomodoro a Espresso Napoletano, passando per la Romagna.

Si diresse nella Riviera Romagnola, dove per ben 3 stagioni decise di sperimentare e fare la classica gavetta.

Ho raccolto i primi frutti del mio impegno dopo aver lavorato nelle cucine di circa 28 alberghi lungo la costa – precisa Domenico – A questo punto, era arrivato il momento di tornare a casa“.

È così che lo chef fece ritorno nella sua città natale, scegliendo però di spostarsi ancora una volta dopo due anni, per una grande opportunità nella Capitale. Seguì la collaborazione con il franchising di cucina e pizza napoletana Johnny Take Uè, che lo spronò a trasferirsi di nuovo. Per trovare, infine, una sua stabilità finalmente a Napoli con Rossopomodoro e poi, nel 2019, con il franchising Espresso Napoletano, con il quale collabora tutt’oggi come executive chef.

I cavalli di battaglia di Domenico Vitagliano sono i primi piatti.

Insieme a mia moglie, la sous chef Anna Spinosa, mi occupo di eventi e cene private a domicilio. Porto avanti la mia filosofia di cucina, che custodisce la tradizione, nonostante mi piaccia sperimentare“, racconta Vitagliano. Lo chef, dopo aver speso parole di gratitudine per sua moglie, che è al suo fianco nella vita e nel lavoro da 17 anni, invita tutti a non perdere le novità di quest’anno che interessano il suo team ed Espresso Napoletano.


Prima di scoprire ciò che bolle in pentola, i più curiosi possono dare un’occhiata alle pagine social dello chef, dove vengono pubblicati quotidianamente i suoi cavalli di battaglia, in particolare le preparazioni dei primi piatti. Tra queste, spiccano la pasta e patate, i paccheri con ragù, burrata e basilico, e molto altro ancora.

IG Domenico Vitagliano: chef_domenicovitagliano

IG Espresso Napoletano: espresso_napoletano

FB Domenico Vitagliano: Domenico Vitagliano

Tel. 388 3794807

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Lucia Ioanna Bertsia

Il mio nome è Lucia e la passione per la scrittura è stata per me una scoperta che mi ha dato sicurezza, così mi sto impegnando per trasformarla in un lavoro. Amo viaggiare, conoscere terre diverse dalla mia mi fa stare bene. Forse perché il mio cuore è già diviso tra due culture: la Grecia, dove sono nata e cresciuta, e l’Italia, dove poi ho preso in mano la mia vita e sono “diventata grande”. Ovviamente, sono una buona forchetta, altrimenti non sarei qui.

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