Gianmarco Cirrone e il suo ristorante “Santupietro”

Gianmarco Cirrone frequenta ancora l’Istituto Alberghiero di Caserta quando decide di entrare nel mondo lavorativo della ristorazione. Inizia la sua esperienza come stagista con la chef stellata Rosanna Marziale, per poi diventare commis di cucina dello chef stellato Cristoforo Trapani, grazie al quale matura numerose esperienze importanti. Alcune di queste sono le cene a quattro mani a Hong Kong e Shenzhen all’Hotel The Ritz-Carlton; le partecipazioni annuali alla Festa a Vico organizzata dallo chef Gennarino Esposito; e altri eventi dove ha collaborato con grandi chef dell’alta ristorazione. A soli 20 anni si traferisce a Milano, dove inizia un percorso nel ristorante 3 stelle Michelin Mudec di Enrico Bartolini. Dopo 2 anni, decide di far ritorno però nel suo paese d’origine ed entra a far parte della brigata di un ristorante di sushi, del quale diventa in breve tempo lo chef.

Il ristorante si trova nella Piazza San Pietro della città in Provincia di Caserta, l’antica Capua romana, e nasce all’interno di un vecchio locale storico che all’epoca si chiamava “O Lion”, una pizzeria dove la gente si fermava per degustare il famosissimo “bror ‘e purp” e la “zuppa di cozze”. Entrando, è il “Sushibar” a dare il benvenuto agli ospiti, che offre una piccola drink list accompagnata da sushi e crudi, così da fare un apericena speciale diverso dal solito. Da lì si accede poi alla sala principale del ristorante dove il pesce è il grande protagonista.

L’obiettivo è quello di poter far gustare agli ospiti prodotti di alta qualità. Per questo Gianmarco si concentra su un’importante ricerca della materia prima, soprattutto a km 0, comprando giornalmente al mercato del pesce e dal fruttivendolo di fiducia.
Il suo piatto di battaglia è “la scarpetta“, ovvero, una linguina del Pastificio Gentile con tartufo, gambero rosso e pomodori del Piennolo, ma quello a cui è più affezionato è lo spaghetto alle vongole, che lui stesso definisce un piatto che non tramonterà mai.