Luigi Dell’Amura, detto Gigino, negli anni ’30 dà vita a una pizza dalla forma rettangolare e lunga circa due metri che può soddisfare più commensali seduti allo stesso tavolo
Le invenzioni dettate dal caso o dalla necessità in cucina sono numerose, tra queste si annovera anche la pizza a metro creata da Luigi Dell’Amura, detto Gigino. Questa creazione ha contribuito a rendere famosa la città di Vico Equense. Una pizza dalla forma rettangolare e lunga quasi due metri che riesce a soddisfare più commensali seduti allo stesso tavolo. La sua estensione rende possibile unire più gusti in una sola pizza, con i vari ingredienti che vengono separati da strisce di impasto. In questo modo, oltre a servire più persone contemporaneamente, si crea un’atmosfera di condivisione e di maggiore convivialità.
“L’idea di questa pizza non convenzionale – racconta Paola Dell’Amura, nipote di Luigi – è venuta in mente, casualmente, a mio nonno. Un giorno trovandosi davanti alla necessità di servire un gran numero di clienti, senza che la quantità delle richieste potesse influire sulla qualità, ha deciso di dare vita a una pizza dalla forma differente che potesse soddisfare contemporaneamente tutti i commensali seduti a un tavolo”.
L’intuizione di Gigino e il passaparola hanno suscitato sempre più curiosità nei clienti. Di giorno in giorno, aumentava la fila fuori il locale per poter assaggiare la nuova creazione. Questa pizza ormai famosa in tutta Italia viene servita presso il ristorante-pizzeria Gigino Pizza a Metro. Luigi Dell’Amura dà vita alla pizzeria negli anni ’30, con il tempo riesce anche a perfezionarne la formula e nel 1960 ottiene il brevetto che permette di fissare la ricetta e di replicare questa particolare pizza.
L’università della Pizza e i piatti della tradizione partenopea
Il successo del locale, poi, ha portato i proprietari a realizzare una vera a propria scuola di pizzaioli: l’Università della Pizza. Una scuola privata dove i futuri pizzaioli oltre ad essere formati, possono apprendere i segreti e l’arte della pizza a metro. La pizza di Gigino si deve considerare come un prodotto a sé, differente dalla classica pizza napoletana a ruota di carretto. Gli elementi che la distinguono dalla tipica partenopea, oltre alla forma, sono i brevi tempi di lievitazione (6/8 ore) e la cottura più lunga.
Il locale, noto per la pizza, ha ampliato il suo menu specializzandosi anche nei piatti tipici della tradizione campana dai classici di mare, come i vermicelli alla Posillipo o la caponata partenopea con tonno affumicato, fino a quelli di terra come i rigatoni alla genovese, i paccheri al ragù vecchia Napoli o, ancora, gli gnocchi alla sorrentina. Senza, però, tralasciare i fritti dalla mozzarella in carrozza al classico crocchè. Accanto a queste specialità spicca, anche, “la composizione universitaria di mare” costituita da un’alice, farcita con provola, adagiata su una salsa di peperoni, una polpetta di gamberi accompagnata da una crema di patate e limone, gnocchetti di baccalà e, infine, verdure e gamberi in tempura.