La buona tavola incomincia a scuola con CrescereBio

Presentato  a Caianello (CE) il progetto “CrescereBIO” sostenuto dalla Regione Campania, in occasione del convegno “Nutriamo il domani. Sostenibilità e qualità nella ristorazione scolastica”.

Sta cambiando in positivo l’offerta del cibo a scuola che i bambini dell’infanzia, primaria e secondaria, a tempo pieno e prolungato, consumano durante le attività didattiche. Nelle mense sono sempre meno presenti i prodotti industriali, raffinati e con ingredienti di incerta provenienza, più diffusi invece quelli preparati da piccole aziende, spesso dislocate a poca distanza dalle stesse scuole, oppure provenienti da coltivazioni che puntano alla qualità e alla sostenibilità.

L’alimentazione sana per i bambini e gli adolescenti è un aspetto fondamentale del loro sviluppo e benessere, tanto che può essere considerata una questione di diritto al pari della salute, ribadito fortemente dalla Convenzione ONU del 20 novembre 1989.

In quest’ottica, il consumo a scuola di alimenti che derivano da agricoltura biologica e da allevamento biologico rappresenta una grande opportunità per le nuove generazioni che potranno crescere avendo cura della propria salute e dell’ambiente. Le mense bio, inoltre, sono sempre più numerose in Italia, sostenute dalle Regioni e dal Governo che, nel 2024, ha stanziato un fondo pari a 5 milioni di euro da destinare ai Comuni per incentivare i prodotti biologici e ridurre i costi a carico delle famiglie (cfr. Decreto MASAF 22 luglio 2024).

La Regione Campania e il progetto “CrescereBIO”

La Regione Campania sta puntando con determinazione sui prodotti dell’agroalimentare per promuovere la sana alimentazione. Lo fa sostenendo il progetto “CrescereBIO” che mira ad accrescere la conoscenza e il consumo dei prodotti biologici e di qualità dell’agroalimentare campano attraverso approfondimenti e attività pratiche e di divulgazione che coinvolgono i bambini, i giovani e le famiglie, ma anche la filiera di produzione e trasformazione. Elaborato da  A.S.A.Q.A. – azienda operante dal 2006 nel settore agroalimentare per le analisi microbiologiche e chimiche – il progetto si rivolge alle scuole primarie, agli Istituti Professionali per i Servizi dell’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (IPSSOA) e a quelli per i servizi Alberghieri e della Ristorazione (IPSAR) della Campania.

Le attività a scuola

Per i bambini delle classi quarte e quinte delle scuole primarie sono previste specifiche attività ludico-formative di educazione alimentare, quali “A tu per tu con i prodotti tipici campani”, per stimolare la riflessione sulla sostenibilità ambientale e sul cibo di qualità del territorio. Gli alunni riceveranno una Melannurca Campana IGP, prodotto di eccellenza della regione, e un opuscolo informativo destinato anche alle famiglie. “Questa prima iniziativa, – ha dichiarato Simona Pelliccia, coordinatore ‘CrescereBIO’ per A.S.A.Q.A.– testimonia l’impegno profuso per entrare in sintonia con i bambini attraverso l’uso di un linguaggio semplice e immagini accattivanti che accompagnano il consumo della Melannurca Campana IGP trasformandolo in un’esperienza gustativa condivisa a scuola e in famiglia”.

Sfida ai fornelli, il contest per i più grandi

“Sfida ai fornelli” è invece il contest ideato per le classi quarte degli Istituti Professionali. Gli studenti dovranno ideare e declinare un piatto che possa esaltare i prodotti del territorio campano, scelti tra quelli biologici, tipici certificati e a filiera corta. Il piatto potrà poi essere inserito nei menu delle refezioni scolastiche. A settembre prossimo i ragazzi, coordinati dai loro docenti, si esibiranno presso la Scuola di alta formazione “Dolce&Salato” di Maddaloni (CE) diretta dagli chef Peppe D’Addio e Aniello Di Caprio. I tre piatti che meglio risponderanno alle richieste del contest, scelti da una giuria di esperti del settore e giornalisti, saranno premiati con l’attrezzo simbolo della cucina tradizionale campana, la ‘Cucchiarella’, in oro, argento e bronzo.

Il convegno “Nutriamo il domani”

Numerosi gli interventi al convegno “Nutriamo il domani. Sostenibilità e qualità nella ristorazione scolastica” ospitato nelle sale dell’Agriturismo “Al Centimolo”. Al centro della discussione la potenzialità dei prodotti biologici del settore agroalimentare campano. Angelo Marino, Presidente Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, che ha rivendicato come, con oltre 100.000 ettari di superficie destinati a coltivazioni biologiche, la Campania sia ai primi posti in Italia per produzione, ma, di questa, solo il 6% venga poi destinata al mercato del biologico.

Eduardo Cuoco, Direttore IFOAM Organics Europe, ha posto l’accento sull’approccio educativo ad ampio spettro scelto per il progetto “CrescereBIO” che da un lato diffonde la maggiore conoscenza dei prodotti biologici e di eccellenza della Campania dall’altro stimola l’ideazione di nuovi menu capaci di garantire qualità e sostenibilità economica grazie a piatti, ispirati al criterio della stagionalità e alla preferenza per i prodotti locali, ma che riescano ad andare incontro al gusto dei giovanissimi.

Le parole di Flora della Valle, dirigente dell’ufficio valorizzazione dell’assessorato all’agricoltura, del prof. Gianni Cicia e della dirigente USR Monica Matano

“Portare questi prodotti nelle mense scolastiche – ha affermato la Dirigente dell’Ufficio Valorizzazione dell’Assessorato regionale all’Agricoltura Flora Della Valle – rappresenta l’opportunità per avvicinare gli studenti, con crescente consapevolezza, a un’alimentazione sana ed equilibrata e a stili di vita attivi, salutari e sostenibili, perseguendo al tempo stesso la valorizzazione delle filiere agroalimentari campane di qualità”.

Indispensabile anche guardare tutti i benefici delle produzioni biologiche e biodinamiche che hanno potuto svilupparsi solo da qualche decennio e che, in un approccio olistico, hanno reso le coltivazioni e gli allevamenti sempre meno dipendenti dai prodotti chimici, valorizzando nel contempo il benessere delle piante e degli animali. Da qui è stato necessario “ridefinire il concetto di sostenibilità, sia per la salvaguardia della salute e dell’ambiente sia per assicurare a tutti accesso a un cibo democratico”- come ha sottolineato il prof. Gianni Cicia del Dipartimento di Agraria dell’Università partenopea “Federico II”.

L’attenzione alla salute e alla crescita delle nuove generazioni è stata ribadita anche da Monica Matano, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania – Ambito territoriale di Caserta. “In Campania, i bambini obesi o in sovrappeso rappresentano il 45% della popolazione scolastica, il tasso più elevato d’Italia, – ha affermato – pertanto è indispensabile promuovere il benessere collettivo a livello fisico, mentale e sociale, modificare gli stili di vita, attraverso il confronto tra le abitudini familiari e le raccomandazioni della comunità scientifica”.

Occorre, quindi, mettere in atto una serie di interventi per la promozione di sane abitudini alimentari, con efficaci azioni sinergiche promosse dalle istituzioni locali e nazionali, dalle scuole, dagli ordini professionali e dagli organi di informazione, con il coinvolgimento anche delle famiglie.

CrescereBIO, le parole dell’assessore all’agricoltura Nicola Caputo

“CrescereBIO” – ha sostenuto Nicola Caputo, Assessore all’Agricoltura della Regione Campania concludendo i lavori del convegno – offre un’opportunità per incrementare la consapevolezza del legame tra cibo e salute e per valorizzare le nostre produzioni, molte delle quali vantano spiccate proprietà benefiche. Siamo la regione della “dieta mediterranea” ma siamo consapevoli di questa forza. Il progetto è soltanto una prima delle diverse iniziative rivolte ai ragazzi e si pone nel solco del lavoro che l’Assessorato porta avanti per accompagnare il sistema agricolo campano ad accrescere il livello di qualità dei prodotti e valorizzarne la funzionalità alla salute umana”.

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Marco Viti

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