Una pianta sconosciuta
Bagigi, spagnolette, scacchetti, cecini, gallette, noccioline, le arachidi sono conosciute con nomi diversi, ma sono uno dei cibi più apprezzati. Oggigiorno, il loro consumo è aumentato. Eppure un tempo era una pianta poco conosciuta che è stata “scoperta” per puro caso.
L’Arachis hypogaea era infatti una pianta selvatica e spontanea, appartenente alla famiglia dei legumi, che non aveva bisogno di “aiuto” per essere coltivata. Cresceva soprattutto in Brasile e fu qui che i Conquistadores la trovarono. Dal momento che le risorse scarseggiavano, gli spagnoli, iniziarono a cercare viveri con cui poter proseguire. Fernando de Oviedo, nel 1520, si accorse di questa pianta e provandola comprese che poteva essere una perfetta risorsa alimentare.
In Italia arrivò solo nel 1772 e si formeranno delle vere e proprie coltivazioni solo durante il dopoguerra. In America, invece, pare che siano arrivate in due modi differenti: al Sud tramite i Conquistadores e al Nord attraverso gli schiavi Africani a inizio del ‘700.
Il successo Americano
Le arachidi hanno molto successo negli Stati Uniti, tanto che vengono chiamate “noccioline americane” e si fondano vere e proprie industrie basate su questo legume. Inizialmente erano considerate un “cibo da poveri”, poi vennero impiegate per il pasto dei soldati durante la Guerra di Secessione (1861-65). Infine vengono sempre più utilizzate in cucina, per creare salse e condimenti, ma “l’invenzione” migliore fu quella del burro di arachidi.
Sono quattro gli inventori che si contendono la paternità del burro di arachidi. Marcellus Gilmore Edson, un farmacista che brevettò un processo di macinazione delle arachidi tostate con l’aggiunta di zucchero; il dottore John Harvey Kellogg (noto già per i cereali) ideò questo “burro” tratto dalle arachidi crude, che serviva come pasto salutare per i suoi pazienti.
Invece, George Bayle, uomo d’affari di St. Louise, fu il primo a vendere il burro d’arachidi come snack presentandolo all’Esposizione Universale della città nel 1904; nello stesso anno Ambrose Straub inventò una macchina per facilitarne il processo produttivo iniziandone così la “serializzazione”.
Proprietà e usi delle arachidi
Anche se rientrano nella famiglia dei legumi, le arachidi, per il loro elevato contenuto di grassi, sono di norma incluse nella frutta secca. Sono infatti una buona fonte di proteine e fibre, ma anche vitamine e minerali; dunque sono particolarmente adatte per chi sta seguendo diete ipocaloriche, chi si trova a dover mantenere un basso tasso glicemico, per chi è vegano ma anche per tutti coloro che vogliono uno snack sano e gustoso.
Le arachidi sono dunque utilizzate in cucina fin dall’inizio della loro storia. Ci sono numerosi modi per utilizzarle, variando dal dolce al salato. Per esempio: utilizzandole come salsa per guarnire un piatto di pollo (satay di pollo), oppure come topping per le insalate. Si possono, poi, unire a zucchero e acqua in padella facendole diventare tostate e caramellate, oppure si può utilizzare il burro di arachidi per fare biscotti, muffin, pancake… Insomma sono davvero “versatili”, e si possono usare in qualunque modo si desideri, unico limite è la fantasia!
,
Simona Celentano
Ultimi post di Simona Celentano (vedi tutti)
- La Caprese - 20 Dicembre 2022
- Il Pasticciotto leccese - 15 Novembre 2022
- Il torrone…dei morti - 2 Novembre 2022