“Nomèa”, una vera pizzeria belga dal cuore italiano a Bruxelles

Trovare una pizzeria italiana in una capitale europea è facile, solitamente.

Trovarla veramente italiana, dalla realizzazione dell’impasto fino al cameriere, è spesso impresa ardua.

Ma in una capitale europea, anzi nella Capitale dell’Unione Europea, Bruxelles, c’è una pizzeria che ha fatto dell’essere autenticamente e semplicemente italiana la sua missione.

E ci sta riuscendo bene, stando ai riconoscimenti locali. Si tratta di Nomèa, del capuano Stephan Guarino.

Un capuano a Bruxelles

stephan guarino nomea bruxelles

Stephan nacque a Capua, nel 1983, e non molto dopo iniziò a indossare un grembiule.

Suo padre acquistò una pizzeria e Stephan venne subito catapultato in cucina a impastare e sfornare.

“A quel tempo fare il pizzaiolo era più bello, la pizza serviva per stare bene, ora sembra un po’ una guerra”, confessa.

Prima che questa guerra (metaforica) iniziasse, Stephan se ne tirò fuori e dopo la chiusura della pizzeria di famiglia, partì per girare l’Europa.

Ha collezionato esperienze in Svizzera e poi in Belgio a Waterloo, insieme alla moglie Vanna, prima di passare per caso davanti a un negozio in vendita nel quartiere di Uccle.

Decisero di tentare e nel 2021 prese forma la loro idea di una pizzeria italiana a Bruxelles: Nomèa.

Un pizzaiolo leale

Nonostante l’abbia lasciata per realizzarsi all’estero, Stephan è leale e riconoscente nei confronti della sua terra, nonché alla sua cultura gastronomica.

Lealtà è il concetto che ritorna più spesso nella sua filosofia lavorativa: “Il cliente deve stare bene, in un ambiente piacevole, felice e sicuro di mangiare cose buone e vere”.

Lealtà alle tradizioni e allo stile con cui è cresciuto, rispetto per gli ingredienti, selezionati mettendo al centro qualità, integrità e italianità.

Lealtà nei riguardi del cliente, che deve entrare sicuro di stare bene e leggero, di sentirsi fra italiani, con italiani.

Valori umani, tradizioni campane e tecniche contemporanee che si mescolano nel suo impasto di farina bio 0 e farina integrale del mulino Magri, lievitato 72 ore con lievito madre e condito partendo da un olio EVO che si fa produrre personalmente nel salernitano, a base della varietà locale Rotondella.

Un morso d’Italia autentico e senza approssimazioni, una pizzeria che piace nellla cosmopolita Bruxelles.

Tanto ai compaesani, circondati da pizzerie italiane nel nome ma prive di formazione o impronta nostrana, quanto ai cittadini locali che gli riconoscono l’autenticità e la lealtà, ancora una volta, ai sapori e alle sensazioni che hanno potuto provare durante i loro soggiorni nel Belpaese.

Le pizze di Nomèa sono speciali, non virali

La proposta della pizzeria Nomèa a Bruxelles sfugge dai canoni contemporanei di alcune nostre pizzerie: non vuole strafare, non è una proposta a effetto wow, bensì semplice e studiata con cura.

Il menu si divide in Tradizionali e Speciali: tra le prime spiccano la bianca Provola & Pepe con Provolone del Monaco DOP e la Marinara Casertana, ovvero pomodoro San Marzano DOP, origano, olive, olio all’aglio, capperi e acciughe.

Pizze di cui Stephan è orgoglioso, giacché nessuno in città le realizza fedelmente alla tradizione, anche se si trovano indicate nei menu.

Vi sono poi le Speciali che cambiano ogni sei mesi, seguendo la stagionalità dei prodotti, di cui due di queste rappresentano le pizze più vendute di Nomea: la pizza Vendetta, con fiordilatte di Agerola dei Monti Lattari, ricotta di bufala campana, ventricina abruzzese, pomodorino del Piennolo DOP, la nduja di Spilinga e i filetti di peperoncino; e la Tonno con filetto di tonno pugliese, olive taggiasche, cipolla di Tropea e pomodorino del Piennolo DOP.

Non solo pizzeria tra vino, bottega e i piatti della tradizione a Bruxelles

Oltre alla pizzeria, da Nomèa vi è anche una cucina che offre alcuni piatti della tradizione campana a pranzo, e i classici fritti napoletani.

L’offerta si completa con una selezione di vini italiani. La scelta non è casuale: nell’inseguire il suo concetto di star bene, Stephan predilige l’abbinamento fra le sue pizze e i vini, piuttosto che con le birre, anche in una città fortemente brassicola come Bruxelles.

Lo scopo è evitare che l’accostamento fra due prodotti contenenti lievito possa influire sulla digestione, più leggera e pulita in tal guisa.

Come novità di quest’anno, su forte richiesta dei suoi clienti locali, Stephan e Vanna hanno aperto una piccola bottega dove vendono gli stessi prodotti che importano per le pizze.

Un pezzetto d’Italia in più nella multietnica Bruxelles, sempre affamata di eccellenza italiana .

Pizzeria Nomèa

Indirizzo: Rue Vanderkindere 232, 1180 Uccle, Bruxelles, Belgio

Tel. +3227702863

Sito web: Nomèa

Facebook: Pizzeria Nomèa

Instagram: pizzerianomea2021

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