Bruxelles, affascinate capitale del regno del Belgio, è una città cosmopolita e animata, praticamente il “cuore” dell’Unione europea. L’elegante città è ricca di arte e storia capace di conquistare i viaggiatori più esigenti in fatto di attrazioni squisitamente culturali. Ma la capitale belga sa anche come divertire a tavola: qui la birra è una sorta di patrimonio nazionale, il cioccolato abbonda e la tradizione gastronomica è ricca di gustose soprese.

Bruxelles: capitale del Belgio e dell’Unione
Nella capitale belga hanno la propria sede ufficiale la Commissione europea, il Consiglio europeo, il Consiglio dell’UE, il Comitato delle Regioni e il Comitato economico e sociale. È presente anche una sede distaccata del Parlamento europeo così come quelle di molte altre agenzie o istituzioni governative. Gli innumerevoli uffici delle Istituzioni europee presenti a Bruxelles offrono lavoro a tante persone provenienti dall’estero. Senza contare che molti giovani da tutta Europa, anche dall’Italia, vi si recano per studiare, svolgere stage e migliorare le proprie capacità linguistiche.
Il cuore di Bruxelles, dove spesso di sera si riuniscono i giovani dopo una giornata di lavoro, è la magnifica Grand Place, patrimonio Unesco dal 1998. Ogni anno nel week end di Ferragosto si tiene la spettacolare infiorata che attira turisti da tutto il mondo. Dal 1971 viene predisposto un tappeto di fiori che ricopre l’intera area regalando un colpo d’occhio impossibile da dimenticare. La Piazza ospita anche eventi, concerti e grandi manifestazioni durante l’anno. Tra queste è da citare l’Ommegang, una rievocazione storica estiva.


Birra, patatine fritte e…cozze!
Uno dei piatti più famosi della capitale sono le moules et frites. Quello che a sentirlo potrebbe essere un piatto complicato d’alta cucina in realtà altro non sono che patatine fritte e cozze. Stranamente si tratta di una preparazione tipica belga, molto apprezzata dai turisti e offerta nella maggior parte dei locali di Bruxelles. Le cozze, condite con aglio, vino bianco e cipolla e servite in un pentolino, possono essere cotte anche nella birra; ne esistono molte varianti. Anche altri piatti serviti nella capitale vengono cotti nella birra. Le moules et frites hanno un’origine incerta. A contendersi la paternità di questo piatto sono il Belgio e la Francia, in particolare la città di Lille. La nota città francese, rivendicando la nascita di questo piatto, ne ha fatto il simbolo del mercato delle pulci più grande d’Europa, la Grande Braderie di Lille.


Bruxelles però è nota per le sue tante birrerie artigianali, luogo di ritrovo soprattutto dei giovani. Basti pensare che la cultura della birra belga è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2016. Nella scheda che riassume le ragioni per cui l’Unesco ha concesso tale riconoscimento si legge che con oltre 1500 tipi di birre e una tradizione plurisecolare, il Belgio ha fatto della birra molto più che una mera bevanda. Essa è usata anche in cucina per la preparazione di piatti dolci e salti. Infine, va detto che la città è ricca di pasticcerie e cioccolaterie (soprattutto nel quartiere Sablon) riconoscibili dalle vetrine che sono una gioia per gli occhi.


Le curiosità da scoprire in città
Simbolo della città, curiosamente, è un bambino che fa la pipì. Proprio così: il celebre Manneken Pis è tra le attrazioni più fotografate di Bruxelles. Si tratta di una statua bronzea raffigurante un bambino e che funge da piccola fontana, in pieno centro storico. In occasione di date o eventi particolari viene vestito a tema. Non molto distante è la Cattedrale di San Michele arcangelo e Santa Gudula, edificio che sposa diversi stili come il gotico e il barocco. Nel centro storico oltre a birre, cioccolato e cozze si trovano altri piatti della tradizione, tutti più o meno influenzati dall’anima multiculturale di Bruxelles.


Non è difficile imbattersi nella stessa strada in fast food americani, cucina araba o asiatica e ristorazione nazionale. I cavolini di Bruxelles fanno parte di molte ricette ed è possibile acquistarli freschi in uno dei mercati cittadini. Molto richiesta è pure la Carbonade flamande, uno stufato di manzo cotto in birra e strutto, a volte servito un una pentola di ceramica con coperchio. Per concludere, una passeggiata a Bruxelles vi catapulterà in un crogiuolo di culture gastronomiche di cui è difficile individuare l’origine, ma è proprio questa imprevedibilità che rende la cucina della capitale un’esperienza inimitabile.


Mario Rafaniello
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