Pasta Garofalo, ecco gli elementi che generano armonia

“L’Amore, quello vero”: è questo il claim della nuova campagna pubblicitaria del Pastificio Garofalo sviluppata sul concept creativo di due ingredienti che, insieme, generano armonia e gusto per la vita: pasta + amore, in un gioco di parole Garofalove.

Già è on air il nuovo spot pubblicitario del pastificio di Gragnano che presenta sequenze reali, scene di grande valore simbolico, in grado di ritrarre il mondo in brevi immagini e di rappresentare la pasta non solo come cibo ma soprattutto come alimento sentimentale, un vero e proprio simbolo d’amore che il brand celebra e con un semplice “love” diviene Garofalove.

 E se la qualità del prodotto Garofalo è nota, Garofalove fa emergere l’anima della pasta e sceglie come soundtrack dello spot un grande classico della canzone italiana “Vorrei che fosse amore”, il singolo di Mina pubblicato nel 1968 che, in una nuova veste e interpretato dalla voce della cantautrice Annalisa, accompagna scene di autentica attualità e rende il video straordinario e indimenticabile.

Vorrei che fosse amore. Amore, quello vero…”, queste le parole del testo che conducono la narrazione scenica degli episodi dello spot e raccontano la pasta protagonista di gesti d’amore, comune denominatore di situazioni diverse che mostrano la preparazione e il consumo di un prodotto straordinario tra i più amati dagli italiani: la Pasta Garofalo.

Con una declinazione multi soggetto, la creatività della nuova campagna pubblicitaria ruota intorno alle diverse storie caratterizzate da uno storytelling vivace, energico e ironico.

Le famiglie, intese nella sua accezione più ampia, sono le protagoniste di Garofalove, diverse ma unite da un sentimento universale: l’amore, quello liberamente vissuto da ognuno.

 Nel nuovo spot, anche l’immagine del pastificio di Gragnano rivela gli aspetti umani della fabbrica che completano la maestria e la competenza tecnica del pastaio.

I gesti e i ritratti delle persone Garofalo li avvicinano a quello delle famiglie tracciando una linea di continuità tra chi fa la pasta e chi ha il piacere di consumarla.

“Volevamo raccontare il nostro prodotto come un atto d’amore, un gesto che fa chi lo produce e che accompagna i momenti ordinari e straordinari di chi la consuma”, osserva Emidio Mansi, direttore commerciale Italia di Pasta Garofalo. 

“La qualità di un prodotto non dipende solo dalla materia prima e dalla maestria di chi lo produce ma anche dei suoi valori. Può sembrare retorico e forse banale ma tutti noi amiamo il lavoro che facciamo, amiamo la pasta che produciamo con orgoglio ed amiamo che sia apprezzata da chi la mangia”.

Gli spot, da 60 a 7 secondi della nuova campagna pubblicitaria sono pianificati su tv, pay tv, radio, web e i canali social di Pasta Garofalo.

Ideata dall’agenzia creativa Naïve con la direzione creativa di Patrizio Marini, la regia di Marco Santi e la fotografia di Stefano Usberghi, la pianificazione media è a cura di Mindshare.

E non è finita. Garofalove sarà protagonista anche della nuova grafica che rivestirà 38 confezioni di pasta, nei diversi formati, mentre tutti i nuovi pack riporteranno sul retro della confezione il racconto dell’adesione al progetto Impatto Zero di Lifegate e il contributo nella compensazione delle emissioni di CO2.

di Eduardo Cagnazzi

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Eduardo Cagnazzi

Giornalista pubblicista ha scritto per Il Giornale di Napoli, Il Mattino, Italia Oggi e Affaritaliani. Oggi scrive per il Roma e Il GiornaleOff (Il Giornale). E’ vincitore di numerosi premi giornalistici nazionali tra cui “Ausonia Crociere e Cultura” (Il Giornale di Napoli) , L'Oro del Vesuvio" e “Sirena d’Oro di Sorrento” (Italia Oggi) e l’Award Nautical Shipping (Il Roma).

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