“Perle della Tuscia”, le tradizioni agricole della famiglia Ranieri nel viterbese

La storia della famiglia Ranieri è legata alle tradizioni agricole delle campagne dell’Alta Tuscia viterbese, territorio laziale incastonato tra il lago di Bolsena e l’Umbria, ed è proprio qui che nasce l’azienda agricola Perle della Tuscia.

Tradizioni, territorio, sostenibilità e biodiversità

Perle-della-Tuscia

Perle della Tuscia è un’azienda agricola a conduzione familiare specializzata nella selezione, nel confezionamento e nella commercializzazione di antiche varietà di legumi, cereali e tuberi.

Essa è gestita da Roberta, da suo marito Giuseppe e dai loro figli Andrea e Davide.

Il territorio dell’Alta Tuscia viterbese è uno dei migliori al mondo per la coltivazione di questi prodotti, in quanto il terreno di orgine vulcanica è molto fertile e ricco di minerali.

L’azienda nasce nel 2010 ma la famiglia Ranieri lavora nell’ambito della coltivazione e del commercio di prodotti ortofrutticoli da quattro generazioni.

L’obiettivo di Perle della Tuscia consiste nel portare avanti un prodotto eccellente, di grandissima qualità. L’azienda punta tutto sulla salvaguardia della biodiversità e sull’ecosostenibilità, nel rispetto sia delle antiche tradizioni che della natura.

Le patate e la maggior parte dei legumi prodotti vengono raccolti a mano, inoltre non vengono utilizzati trattamenti chimici nel post raccolta.

Le varietà antiche rappresentano un’eccellente scelta di sostenibilità, poichè richiedono un minor impiego d’acqua e preservano la naturale fertilità del suolo; in più per quanto riguarda il packaging di ogni tipologia di articolo, l’azienda punta sempre su materiali riciclabili.

Siamo di fronte a una realtà aziendale che garantisce il massimo della qualità in ogni fase della filiera di produzione.

I legumi vengono sterilizzati a freddo a una temperatura inferiore di -27°, mentre le patate sono conservate solo con la temperatura fredda delle celle frigorifere.

Le patate vitelotte noir

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La punta di diamante dell’azienda agricola della famiglia Ranieri è sicuramente la vitelotte noir (patate viola/nere).

Questi tuberi hanno un sapore che ricorda un po’ le castagne e sono caratterizzate da una consistenza più farinosa.

Non sono assolutamente un OGM, ovvero un organismo geneticamente modificato, bensì rappresentano una varietà antica di patata originaria del Sud America.

Dallo scorso anno, in collaborazione con Lazio Innova per il progetto Food Innovetion Hub, Perle della Tuscia ha messo in produzione la crema di patate viola. Essa viene preparata attraverso una ricetta al naturale e un’altra alla mediterranea, la quale comprende pomodorini secchi e olive.

Tutti Prodotti 100% made in Italy

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La linea principale di Perle della Tuscia è quella filiare 100% Tuscia viterbese.

Tra i prodotti provenienti dalla zona della Tuscia si annoverano la lenticchia di Onano IGP, il fagiolo del purgatorio, le lenticchie nere, i fagioli secondi Amarantini, i ceci neri, i ceci croccanti, l’orzo perlato e il farro di cocco perlato.

Poi c’è la linea Perle bio filiera 100% italiana con legumi e cereali biologici, e in più la nuova pasta biologica a base di farro integrale, ceci e lenticchie biologiche.

La linea 1,2,3 legumi comprende le creme spalmabili di legumi, i legumi biologici lessati, e le zuppe di legumi e cereali già pronte.

“Puntiamo a promuovere non solo la nostra azienda, ma anche lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio”. Con questa affermazione Roberta lascia intendere perfettamente l’amore per la sua attività e per il suo splendido territorio.

Perle della Tuscia

Indirizzo: Strada Statale 74 Maremmana, 01025, Grotte di Castro (VT)

Tel. 329 546 8969

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Vincenzo Saturno

Laddove tutti pensano allo stesso modo nessuno pensa un granché. Walter Lippmann.

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