“Dejavù”, a Pozzuoli il glamour con una cucina ricercata da fine dining grazie allo chef Oliviero

A cura di Elena Sannino

De Javu è un locale trendy, dove poter trascorrere una serata con gli amici, godere degli ottimi cocktail e delle stuzzicherie con la musica dal vivo e del dj-set, festeggiare un compleanno o un evento speciale in sale dedicate.

Aperto sia d’inverno che d’estate, grazie agli ampi spazi esterni, immersi in un giardino a pochi metri da piazza Capomazza a Pozzuoli (NA), a via Campi Flegrei per la precisione.

È questo e altro ancora il De Javu, un posto dall’atmosfera calda e ospitale inaugurato nel 2010, con un comodo parcheggio adiacente, spazi ben distribuiti che consentono di creare zone di accoglienza ampie e angoli più contenuti e intimi.

La proprietà è di Di Bitonto Srl e le tre sale sono divise tra il club con 400/500 posti, la banchettistica con un centinaio di posti e il ristorante che può contare su una sessantina di posti.

Una menzione speciale va ovviamente alla ristorazione e al suo servizio di cucina e sala. Perché in un locale così glamour, che tende a fare numeri anche considerevoli, non ci si aspetta una cucina gourmet ricercata, da vero e proprio fine dining.

I PIATTI DEL MENU TRA AMUSE-BOUCHE, ANTIPASTI E SFIZI FRITTI

Invece è questa la cifra gastronomica che il giovanissimo chef Cristian Oliviero propone agli ospiti del De Javu, a cominciare dagli amuse-bouche: la nuvoletta ad alta idratazione con carpaccio di manzo, salsa acida e tartufo nero; il finto pomodoro e basilico, praticamente un gel di pomodorino; e la finta carbonara che funge anche da aperitivo, ovvero una polpettina di uova che è un’autentica esplosione di sapori in bocca.

Imperdibile il cannolo di seppia farcito con ricotta, limone e colatura di alici, accompagnato dalla montanarina al nero di seppia con stracotto di genovese di cinghiale e cipolla croccante (mare e monti); così come la tartelletta salata, una pasta frolla ricoperta di panna cotta al sapore di tonno e con una cupoletta di finto pomodoro sormontata da un germoglio.

Tra gli antipasti spiccano il Peperone Sbottonato, una variazione di peperone arrostito con alici del Mar Cantrabico, polvere di olive e capperi, Wasabi e basilico fresco; e il pesce spada ai sali bilanciati, con melanzana affumicata, il frutto della passione e un crumble al nero di seppia.

Il piatto L’orto vanta invece ben 12 tipi di verdure tra asparagi, scalogno, carote, cavoletti di Bruxelles, rape, ravanelli sulla salsa greca tzatziki: un giardino di sapori in miniatura.

Da non perdere gli sfizi fritti: il crocchè di patate viola ricoperto di cornflakes; la montanarina al nero di seppia con zest di limone e colatura d alici; l’arancino con cuore di tartare di tonno fresco e agrumi.

I PRIMI E IL CAVALLO DI BATTAGLIA DELLO CHEF

Tortellini

Ben cremosa la pasta alla Nerano (il vero cavallo di battaglia dello chef) realizzata con spaghettone trafilato al bronzo di Gragnano IGP, e ottimo il bilanciamento per i tagliolini al tartufo nero estivo, con burro al miso, salvia e nocciole.

C’è pure il risotto cotto in un estratto di limone fresco e zafferano, con succo di lampone fermentato e frutti rossi.

Si possono scegliere anche degli ottimi tortellini al brodo di polpo, un classico della tradizione partenopea che sposa la tipica pasta fresca all’uovo di origine nordica, per la precisione emiliano-romagnola.

I SECONDI E I DESSERT

Per i secondi sono privilegiate ai fornelli le cotture a bassa temperatura che rendono la carne tenera e succosa.

La pancia di maiale cotta a bassa temperatura, accompagnata da mango, zucca e la salsa Teriyaki è deliziosa.

Spiccano la terrina di polpo e patate e il tonno tataki impanato nei semi di sesamo e con salicornia (asparago di mare), foglioline di germogli bio su un french toast di riso soffiato ed estratto di olive verdi.

Tra i dessert troneggia la Caprese rivisitata e preparata con crema gialla al limone e frutti di bosco da accompagnamento, ma non è da meno il lingotto verde al pistacchio e cioccolato bianco, con crumble e frutti di bosco.

Per i vini la struttura si affida alla cantina Mastroberardino tra bianchi, rossi, rosati e bollicine.

LO CHEF E IL SUO STAFF

Lo chef Cristian Oliviero

Lo chef del De Javu Oliviero, arrivato 2 anni fa in cucina, è forte di una formazione nei ristoranti stellati Veritas e Romeo come stagista, e per i lavori svolti sia nella banchettistica, sia nella ristorazione alberghiera, oltre che in trattorie tradizionali, e fonde tutte le migliori esperienze accumulate in questi anni.

A soli 27 anni rappresenta uno dei giovani interpreti di cucina più promettenti che possano esserci sulla piazza napoletana e campana.

Classe ’97, ha iniziato a lavorare a 14 anni, e oggi vanta ben 13 anni di esperienza.

Originario di Napoli, studi all’Istituto Alberghiero di San Giovanni a Teduccio (NA), ha prestato servizio anche al Circolo Rari Nantes di Mergellina, e a Benevento presso Villa Sirena.

Vanta stage in Francia a Parigi, a Montecarlo nel Principato di Monaco, in Sicilia e Calabria, ad Ancona e a Milano, nonché in Costiera Amalfitana.

Può già fregiarsi di alcuni riconoscimenti importanti: le Cinque stelle d’oro della cucina 2023; l’Arcimboldo 2024 con 2 pennelli d’oro; e la partecipazione come chef al Salotto delle Celebrità del Festival di Sanremo edizione 2024 insieme alla cornetteria ligure Fabueno del pastrychef Rosario Amato, dove ha realizzato un cornetto al sapore di Pesto, un’impresa a quattro mani col collega dei lievitati in Riviera.

LA SALA E I PROGETTI FUTURI

L’altra menzione speciale va alla sala guidata da Maria Flavia, la maitre direttrice di sala ristorante, molto attenta e appassionata, la quale mette a proprio agio gli ospiti, dirigendo una squadra di giovani camerieri.

Due pilastri per una realtà ristorativa in cui trascorrere una serata che può cominciare con un cocktail, passare per un’ottima cena e terminare con un flûte di spumante al ritmo di musica.

In futuro abbiamo l’intenzione di arrivare a fare una trentina di coperti al giorno, ma stiamo già crescendo molto, vogliamo lavorare ogni giorno come ristorante, perché nasciamo come banchettistica e da ristorante lavoriamo attualmente solo 3/4 giorni a settimana“, chiosa chef Oliviero al termine dell’intervista.

Dejavù ristorante, club e banchettistica

Indirizzo: Via Campi Flegrei, 1, 80078 Pozzuoli (NA), Campania.

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