Il pomodoro cannellino flegreo, il piccolo principe che è orgoglio di tutti i Campi Flegrei

Protagonista della serata del 22 luglio scorso, tenutasi negli scavi della città antica di Cuma, il pomodoro cannellino flegreo è una piccola grande eccellenza dei Campi Flegrei, un ecotipo locale salutato con favore anche dall’assessore all’Agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo.

UN PICCOLO POMODORO ALL’OMBRA DEI GIGANTI OLIMPICI

L’aspetto più evocativo di questo pomodorino è la sua coltivazione ai piedi dell’antica Acropoli di Cuma: un piccolo prezioso frutto, giunto come tanti dall’America, per crescere all’ombra degli Dei dell’Olimpo e del Pantheon greco-romano.

L’evento di luglio scorso, organizzato dall’azienda Cumadoro in collaborazione con l’Associazione del Pomodoro Cannellino Flegreo, e con il patrocinio del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, dell’Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei e del Comune di Pozzuoli, è stato riservato esclusivamente agli operatori dell’informazione ed è partito proprio da una visita agli scavi di Cuma.

Dall’antro della Sibilla, in realtà tunnel militare romano di difesa dell’antica colonia greca, fino ai basamenti dei templi antichi e ai nuovi ritrovamenti archeologici, l’iniziativa ha sposato egregiamente cultura ed enogastronomia, arte e cucina, archeologia e degustazioni, bellezza e sapori d’autore.

Quelli che hanno aspettato i partecipanti nella parte bassa dell’antica città di Cuma, non aperta al pubblico solitamente, a due passi dai filari del pomodoro flegreo.

UN TRIPUDIO DI PIATTI E CREAZIONI SPECIALI

Dal ragù di cefalopodi con pomodoro flegreo della Fontanina al mare ai paccheri cozze, peperoncini verdi e pomodorino di Punto Nave, passando per lo Scarpariello con Conciato romano di Don Salvatore, solo per citare alcuni, l’inizio del raccolto ha riservato grandi sorprese al palato degli addetti ai lavori.

Notevole anche il bocconcino di tonno in doppia consistenza di pomodoro cannellino flegreo con crumble di fresella al basilico, preparato dal Lido Turistico, così come la parte dei dessert, affidata – tra i vari – a E Cioccolato e a Campi Flegrei Box, reduce quest’ultimo anche da Azzurro Pozzuoli 2023.

Se il primo ha portato dei bacetti a pistacchio, nocciola e mandorle con confettura extra di pomodoro cannellino flegreo, il secondo ha convinto con la sua cheesecake al pomodoro affumicato e non.

Per poi stupire tutti all’assaggio finale di una chicca presentata già alla prima edizione del festival del pescato flegreo di qualità: il panettone alla percoca, il lievitato delle feste farcito con tutto il sapore dell’estate e del suo frutto più iconico e gustoso.

CUMADORO, L’AZIENDA DEL POMODORO CANNELLINO FLEGREO

L’aumento costante degli ettari coltivati, che quest’anno giungono a 50, e la costante attività di promozione e divulgazione relativa al pomodoro cannellino flegreo, stanno determinando sempre più la conquista di nuovi mercati.

Questo non solo in Campania e in Italia, ma anche all’estero, grazie alle intense relazioni e alla partecipazione a importanti fiere di settore in Spagna, in Francia e negli Emirati Arabi.

Un’espansione sostenuta dalla Regione Campania, come ha ricordato in quell’occasione di visite e tour guidati l’assessore regionale all’Agricoltura Caputo, impegnata in un percorso di riconoscimento verso la denominazione di origine protetta per questa perla orticola.

IL POMODORO DELLA DOMENICA

E per essere un pomodoro inizialmente consumato dai soli contadini che lo coltivavano, per il ragù della domenica in famiglia, ne ha fatta di strada, come rivelato da Giovanni Tammaro, presidente dell’Associazione del Pomodoro Cannellino Flegreo e uno dei due titolari dell’azienda capofila Cumadoro.

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Napoletano, classe ’87, Renato Aiello sono giornalista pubblicista dal 2009, pubblicato dal 2001. Studi in Comunicazione di massa e media, nonché cinema, giornalismo e informazione cross mediale, ho iniziato col piccolo house organ del Cardarelli "Il Giornale di Ortika" di Gaetano Coppola tra il 2001 e il 2006 (prima recensione a 13 anni) e ho poi scritto nel corso degli anni per il quotidiano "Roma" dal 2006 al 2011, diretto da Antonio Sasso. Attualmente scrivo da free-lance per diversi siti e magazine di cultura e spettacolo, tra cui "Enneti NT - Notizie Teatrali" di Angela Matassa dal 2014 e la piattaforma di giornalismo partecipato “Sul Pezzo” dal 2015. Appassionato di letteratura, musica, arti figurative, fotografia e cinema, ho partecipato nel corso degli anni a festival cinematografici tra Roma, Napoli e Vico Equense, e a giurie di concorsi di cortometraggi a tema. Videoblogger dal 2014, ho un canale YouTube con servizi di video giornalismo e montaggi emozionali.

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