Le origini sconosciute
La pasta frolla, oggi, è uno degli impasti “base” di molte preparazioni dolci e non. Chi, infatti, non ha mai preparato o mangiato dei biscotti? Eppure non si hanno notizie certe per quanto riguarda la sua origine.
Non c’è una data precisa, ma pare che le prime forme di pasta frolla siano da far risalire all’antico Egitto, dove già veniva utilizzato un impasto “simile” nella preparazione di alcuni dolci a base di miele.
Le prime “notizie” scritte risalgono al XIV secolo, quando la ricetta venne “codificata” in un manuale di cucina chiamato “La Viander” di un cuoco francese di nome Guillaume Tirel.
Solo nel 1600, la ricetta inizia a diffondersi sempre di più e ad avere una vera e propri “struttura”. A garantirne maggiormente la fama fu il maestro di pasticceria e cucina Bartolomeo Scappi, che la inserì nella sua “Opera”.
Pasta frolla: tipologie
La Pasta frolla è un impasto a base di farina, zucchero, burro e uova. A seconda delle percentuali degli ingredienti, si hanno varie tipologie.
Sablè: è composta dal 50% di burro in più rispetto alla farina. Comune: è utilizzato il 50% di burro e il 40% di farina.
Milano: si ha il 50% di zucchero e burro in più rispetto alla farina. Montata: si ha, invece, il 60% in più di zucchero rispetto al resto degli ingredienti.
Inoltre, si possono adoperare altri “grassi” al posto del burro, come l’olio o lo strutto. Tuttavia, resta un impasto che può essere adoperato per molte e varie preparazioni e se si diminuisce la percentuale di zucchero, rendendola così “neutra”, si può utilizzare anche per preparazioni salate.
Dunque, anche se le sue origini sono poco chiare, una cosa è certa: nessuno può rinunciare a dei biscotti o ad una crostata!
Simona Celentano
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