L’evoluzione storica delle più antiche pizzerie di Napoli: le Centenarie.
L’arte del pizzaiolo napoletano rientra, dal 2017, nei beni immateriali considerati patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La pizza napoletana, materializzazione di questa espressione artistica, è riconosciuta anche dall’altra parte del mondo. Un impasto soffice e leggero, ottenuto da farine che rispettano elevati standard qualitativi e dai giusti tempi di lievitazione. Un condimento semplice con ingredienti genuini, profumato di pomodoro fresco, mozzarella fiordilatte e foglie di basilico. Questo tipo di pizza fa parte dell’identità culturale del nostro Paese, ci unisce nonostante le nostre diversità e ci rende unici nel mondo. Il mestiere del pizzaiolo ha subito l’influenza delle innovazioni, della curiosità per la sperimentazione ma ancora, nei vicoli napoletani, c’è chi lo pratica come si faceva una volta. Sono i maestri pizzaioli delle cosiddette pizzerie Centenarie, veri custodi della tradizione.
Le pizzerie da Napoli a Gaeta che si fregiano del titolo prestigioso di “Centenarie”
Le Centenarie sono legate tra loro grazie all’associazione Unione Pizzerie Storiche Napoletane. Essa si pone come obiettivo la valorizzazione dell’arte bianca secondo le tecniche tramandate di generazione in generazione. Sono 12 le pizzerie che vantano il prestigioso nome di Centenarie: la più datata è l’Antica Pizzeria Port’Alba, inaugurata nel 1738. Seguono le pizzerie Mattozzi a Piazza Carità, Capasso a Porta San Gennaro, l’Antica Pizzeria Da Michele, Lombardi 1892, Starita a Materdei, Gorizia 1916 al Vomero, Umberto 1916, La pizza da Gennaro a Corso Secondigliano, Cafasso a Fuorigrotta in via Giulio Cesare, il Trianon e, infine, l’Antica Pizzeria Ciro a Gaeta.
Sono tutte pizzerie coordinate dal presidente Salvatore Grasso, titolare di Gorizia 1916. Prima di lui, l’incarico spettò ad Antonio Starita, proprietario di Starita, scelto per la sua autorevolezza. L’idea delle Centenarie nacque il 16 maggio 2016, in occasione del centesimo anniversario della sopraccitata pizzeria di proprietà di Salvatore. “Nella festa per la celebrazione dei 100 anni di Gorizia 1916 decisi di invitare i titolari di 10 pizzerie che rispettassero le stesse caratteristiche del mio locale: 100 anni di attività e una gestione continuativa da parte della stessa famiglia”, afferma il presidente. Dopo 4 mesi, il progetto si concretizzò.
Il valore insito nelle Centenarie
Le Centenarie rappresentano, quindi, la culla storica della pizza napoletana, come conferma il loro coordinatore: “Tutti a Napoli fanno un’ottima pizza. Ma se si vuole percepire la sua storia, una sosta nelle Centenarie è d’obbligo“. Continua poi raccontando che sono tanti i clienti affezionati al suo locale: “Mi capita spesso di accogliere anziani che sono da anni clienti abituali e che ora portano i loro nipotini a mangiare la stessa pizza della loro giovinezza“. Pertanto, è importante che la tradizione della pizza napoletana sia salvaguardata e conosciuta da chiunque decida di visitare Napoli e dintorni. È fondamentale l’esistenza di un senso di consapevolezza del valore intrinseco della pizza napoletana nel cliente, nel turista e nell’italiano del Nord. Non si tratta solo di cibo, ma di amore, famiglia, origini e passione per un lavoro antico.
La promozione della cultura storica e culinaria di Napoli è compito di Salvatore, che si è adoperato per la pubblicazione di un libro interattivo volto al racconto sia delle origini e dell’evoluzione del capoluogo partenopeo, sia delle pizzerie Le Centenarie. Il libro, intitolato Passeggiando per le Centenarie. Le pizzerie storiche di Napoli è stato curato da Angelo Chianese e Isabella Valente. Tra i progetti realizzati, una menzione meritata va alla mostra fotografica di quest’anno alla Casina Vanvitelliana, a Bacoli, centrata sull’evoluzione del “pizzaiolo napoletano” negli ultimi 100 anni e su tutte le pizzerie più antiche di Napoli.
Sito web: www.upsncentenarie.it
IG: lecentenarie
FB: Unione Pizzerie Storiche Napoletane “Le Centenarie”
Lucia Ioanna Bertsia
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