“Salotto Carnarius”, macellai da 4 generazioni

La braceria pronta ad accogliere gli ospiti rende concreto l’ambizioso progetto del Salotto Carnarius.

La qualità eccellente delle carni è la caratteristica principale del Salotto Carnarius.

Il Salotto Carnarius di Vincenzo Borrelli, situato a Cercola, in provincia di Napoli, è un tempio della carne. Un locale prestigioso dal design moderno con cucina a vista, la quale consente di porsi in maniera trasparente di fronte alla clientela. Quest’ultima può constatare personalmente l’elevato livello qualitativo dei prodotti arrivati al piatto. D’altronde, l’azienda è composta da esperti nel settore dell’allevamento di carne da quattro generazioni.

La braceria nacque nel 2022, ma l’origine del Brand Carnarius risale agli anni ’20 del secolo scorso. “L’azienda nel suo stato primario nacque dal mio bisnonno Pietro, che nel 1920 commercializzava carne”, conferma Vincenzo. Passò, poi, dalle mani del nonno e del padre dell’attuale proprietario che, a sua volta, prese le redini dell’attività nel 2018, fino ad ampliarla poi con il Salotto, pronto ad accogliere gli ospiti.

Il percorso etico della carne di Salotto Carnarius

Ciò che si vuole far percepire al cliente non è un’esperienza culinaria di stampo gourmet, ma un tipo di cucina autentico e genuino. Il protagonista è la bontà di una carne tenera, di qualità eccellente, prodotta senza mettere da parte il benessere e il rispetto dell’animale. L’etica cruelty free e la sensibilità riguardo alla sostenibilità sono le caratteristiche distintive del marchio. “Gli animali sono allevati in un ambiente consono alle loro esigenze, pulito e ventilato”, afferma Vincenzo. L’eccellenza della carne deriva non solo dalle buone condizioni di vita del bestiame, ma anche dalla sua alimentazione rigorosamente controllata, totalmente priva di antibiotici.

Ampia scelta di piatti di carne al Salotto Carnarius
Carne servita al Salotto Carnarius

La soddisfazione più grande di Vincenzo è la concretizzazione del nuovo progetto Carnarius. Con il contributo di suo fratello e socio, il Salotto è diventato la vetrina del pluridecennale lavoro di famiglia. “In un’attività come la nostra, esistono periodi d’oro e altri di un calo fisiologico. L’idea era quella di creare la novità, qualcosa che ci distinguesse dagli altri allevatori. Così abbiamo dato vita al nostro Salotto, dove viene servita esclusivamente carne prodotta da noi”, spiega Borrelli.

Tra le razze di bovini allevate dal marchio, spiccano la Black Angus e la Red Angus, con carni tenerissime e succulente, grazie all’elevata presenza di grasso, ma anche la Pezzata Rossa. I tagli su cui l’azienda si concentra sono il filetto, l’entrecôte, il T-Bone, un pezzo di carne con il tipico osso a T, composto da una parte di filetto e una di controfiletto, e il suo simile Porterhouse, con una percentuale maggiore di filetto.

Il segreto della cottura lenta e manuale

La cottura della carne sulla brace sprigiona il suo sapore intenso. Anche in questo passaggio, ciò che prevale è la semplicità: “A noi piace sollevare e abbassare manualmente le griglie, seguendo il metodo di cottura tradizionale“, conclude orgoglioso Vincenzo.

Sono da citare, infine, gli antipasti firmati Carnarius: tra quelli più distintivi si trovano lo Scilla Sandwich, con burro salato e filetto di scottona, e la Scomposta, un antipasto fatto di melanzane fritte, provola e pomodorini confit. Tra i primi, una menzione la merita lo Spaghettone del Salotto, condito con aglio, olio, peperoncino e tartare di scottona.

Sede operativa: Via Romani, 38, Sant’Anastasia (NA)

Salotto Carnarius: Via Don Giovanni Minzoni, 298, Cercola (NA)

Tel. 081 3938335

Email: info@carnarius.it

Sito Web: Carnarius

IG: braceria_salottocarnarius

FB: Carnarius

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Lucia Ioanna Bertsia

Il mio nome è Lucia e la passione per la scrittura è stata per me una scoperta che mi ha dato sicurezza, così mi sto impegnando per trasformarla in un lavoro. Amo viaggiare, conoscere terre diverse dalla mia mi fa stare bene. Forse perché il mio cuore è già diviso tra due culture: la Grecia, dove sono nata e cresciuta, e l’Italia, dove poi ho preso in mano la mia vita e sono “diventata grande”. Ovviamente, sono una buona forchetta, altrimenti non sarei qui.

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