Pierluigi Russo, grazie alla sua pizzeria Bento, ha portato la vera pizza napoletana a Rio de Janeiro, in Brasile.
Uno dei concetti che ha assunto sempre più importanza negli ultimi decenni è quello della globalizzazione. Tale termine indica una connessione a scala globale dei differenti paesi, o più semplicemente uno scambio di prodotti tra le varie nazioni. È proprio grazie a tutto ciò che è possibile trovare piatti e alimenti come la vera pizza napoletana in ogni parte del mondo, persino in Brasile. Pierluigi Russo con la sua pizzeria Bento ha portato la tradizione della pizza napoletana fino a Rio de Janeiro.
La storia di Pierluigi
“Io mi sono riscoperto pizzaiolo qui in Brasile – spiega Russo –. Lavoravo per una azienda che importava, e importa tutt’ora, materie prime italiane come la farina Caputo e anche i forni. Questo mi ha permesso di avvicinarmi molto al mondo dell’arte bianca. Inoltre, affiancavo i pizzaioli come Davide Civitiello o Luca Pezzetta, quando venivano a svolgere corsi, e in quelle occasioni diventavo il loro braccio destro. Così poi ho deciso di formarmi come istruttore pizzaiolo”.
Pierluigi Russo si trasferì a Rio de Janeiro nel 2009 e, prima di aprire una realtà tutta sua, ci pensò attentamente.
Era molto restio, per tale ragione ha atteso quasi 15 anni prima di dare vita a un’attività in proprio.
“Ero molto titubante – racconta il pizzaiolo – perché conosco molto bene le difficoltà che ci sono qui per chi decide di aprire un locale. Fortunatamente ho trovato un socio di cui mi fido e che mi ha proposto un progetto interessante. Abbiamo deciso di aprire nel quartiere Tijuca, una zona abbastanza centrale, ma soprattutto abbiamo scelto di proporre solo ed esclusivamente la pizza napoletana”.
La pizza di Russo, impasti e offerta di fritti
Il patron di Bento ha in sé due anime italiane: quella campana e quella laziale.
Entrambe sono ben rappresentate nel suo locale sia dalla pizza classica napoletana, sia da supplì e crocchette di patate.
Le materie prime sono per lo più italiane (come la farina Caputo) ma la mozzarella è locale.
“La nostra – sottolinea il pizzaiolo – è una pizza napoletana al 100%. Dal punto di vista della lievitazione seguo alla lettera il disciplinare della pizza napoletana, perché il nostro obiettivo è quello di ottenere la certificazione AVPN (Associazione Verce Pizza Napoletana). Per tali ragioni abbiamo optato per un impasto diretto con una lievitazione che va da un minimo di 24 a un massimo di 48 ore. Inoltre, uso un forno elettrico approvato dall’AVPN. Cerco di replicare al massimo i gusti italiani, anche se abbiamo dovuto anche inserire sapori e ingredienti locali”.
Il suo must
Quando si chiede a Pierluigi Russo quale sia la pizza che meglio racchiude la sua filosofia non ha dubbi: la Marinara.
“Questa è una ricetta classica, nella quale il condimento non sovrasta l’impasto. È un prodotto che permette di comprendere se il pizzaiolo ha lavorato bene, una sorta di prova del nove nell’arte bianca. Una pizza semplice con pochi ingredienti che evidenzia la maestria del pizzaiolo”.
Bento pizzeria
Indirizzo: R. Alfonso Pena 71, Tijuca, Rio de Janeiro, Brasile, Sudamerica
Matteo Cicarelli
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