Dottor Febo Quercia, biologo nutrizionista

In questo articolo parleremo di cibo e del suo uso e consumo tra moderazione ed eccessi, con i consigli del Dottor Febo Quercia, biologo nutrizionista.

Il Dottor Febo Quercia, laureato nel 2004 in Scienze Biologiche, si approccia immediatamente al campo nutrizionale con un master che nel 2007 lo spinge ad aprire uno studio privato a Napoli, dove elabora ancora oggi programmi alimentari personalizzati per soggetti in condizioni fisiologiche specifiche.

Inoltre svolge attività di consulenza alimentare per società sportive e palestre, nonché di consulenza alimentare per mense e convitti scolastici.

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Dottor Febo Quercia nutrizionista

Abbinare carboidrati e proteine

Spesso ci si chiede se sia possibile abbinare carboidrati e proteine e l’errore più comune è affidarsi a diete fai da te che si trovano online, pensando che si possa dimagrire senza sacrifici e senza impegno.

Come ci spiega il Dottor Quercia – una precisazione per chi è convinto che non si possano abbinare – siamo abituati troppo spesso a confondere alimenti e nutrienti (per esempio: la carne ha proteine, ma non è proteina), e nel nostro organismo la provenienza di un nutriente non va incontro a selezioni in base alla provenienza.

Secondo questa errata convinzione sarebbe sbagliato anche mangiare legumi, visto che contengono sia carboidrati che proteine.

L’abbinamento giusto per un corretto regime alimentare giornaliero

Il Dottor Quercia identifica 3 tipi di combinazioni: quelle folli che sono pure invenzioni senza uno stralcio di prove scientifiche; le combinazioni inutili che, pur avendo qualche riscontro nella teoria, non hanno però riscontri pratici; infine le combinazioni utili che non sono obblighi ma semplici consigli, piccole regole per avere soprattutto una maggiore sazietà e quindi poter introdurre meno calorie, farci dimagrire più facilmente e in definitiva aiutarci a guadagnare salute.

Situazioni emotive e problemi ormonali che non permettono di controllare la fame

Stanchezza, stress, paura sono solo alcune delle cause primarie dei nostri sgarri, ma anche la cattiva interpretazione dei segnali che il corpo ci manda gioca un ruolo.

Spesso non sappiamo distinguere il senso di fame da quello di sete e rischiamo il più delle volte di mangiare di più e bere di meno, appagando quel vuoto di qualsiasi natura sia.
L’errore più comune però è quello di usare l’emotività come scusa per mangiare male, ma conoscersi è il miglior modo per covertire le abitudini da cattive a buone, e quindi controllarsi.

Combinazioni folli e falsi miti

Secondo il Dottor Quercia, la concezione generale è quella del nostro organismo come una catena di montaggio in cui i nutrienti “attendono” il loro turno e, se l’attesa è troppo lunga, avviene il “patatrac”!

L’idea che la digestione sia un “atto unico” non sfiora neppure i più agguerriti favolisti.

Questa regola della non simultaneità viene utilizzata anche per vietare la frutta a fine pasto perché “sennò fermenta”, cosa ovviamente sbagliata e che rientra nelle “combinazioni folli”.

Falsi miti ce ne sono troppi, e non basterebbe un trattato di migliaia di pagine, ma al primo posto troviamo senz’altro quello del metabolismo lento.

Il metabolismo dovrebbe essere visto come la nostra “cilindrata” e la sua lentezza può essere causata da tanti fattori, a partire da diete fai da te o da elaborazioni di piani alimentari superficiali fatte da persone prive di esperienza.

Fisiologicamente un metabolismo di una persona è diverso da quello di un’altra, ma nascondersi dietro “il metabolismo lento” o dietro “le ossa grandi” non è un modo intelligente di prendersi cura di sé.

Esistono tanti modi per sbloccare un metabolismo “inceppato”, ma mai prendere sul serio chi dice che il metabolismo sia fermo o morto.

La dieta non ha una durata predefinita ed è strettamente correlata al proprio stato fisiologico. Si stima che in media si riescano a perdere circa 750g a settimana con un piano alimentare ben strutturato e corretto.

E per ben strutturato il Dottor Quercia intende un piano alimentare che preveda tutti gli alimenti, facendo anche attenzione a chi toglie totalmente i carboidrati dalle diete, un aspetto che fa parte delle combinazioni folli.

“Il mangiar sano non è una medicina da usare all’occorrenza per indossare un vestito in occasioni mondane, è e deve essere uno stile di vita da “tramandare” di padre in figlio”.

Dottor Febo Quercia

Fibromialgia e correlazione con il cibo e il dolore cronico

Innanzitutto precisiamo che non esiste una dieta specifica per questo problema. 

Esistono però una serie di accorgimenti nutrizionali da adottare per gestire e ridurre la sintomatologia tipica di questa patologia e migliorare la qualità di vita di chi ne soffre.

La letteratura offre diversi spunti in relazione a diete di esclusione ma sicuramente il campo è ancora agli esordi, e dovranno essere effettuati ulteriori approfondimenti scientifici.

Quello che si sa al momento è che una dieta ad elevato contenuto di antiossidanti potrebbe offrire una soluzione al dolore cronico.

Excitotoxin elimination diet

Molti studi hanno inoltre testato negli ultimi anni la Excitotoxin elimination diet: il glutammato è un diffuso neurotrasmettitore eccitatore per il sistema nervoso centrale.

Diversi autori hanno ipotizzato che un’esclusione di questa componente, in forma libera come in forma combinata, insieme all’esclusione dell’aspartame, possa ridurre i sintomi soprattutto legati al dolore della Fibromialgia.

Gli alimenti in cui si fa largo uso di glutammato monosodico sono dadi da brodo, carne e verdure in scatola, salumi, prodotti congelati e liofilizzati e alcuni piatti pronti.

Spesso l’utilizzo di questo additivo viene mascherato dalle sigle che vanno da E620 a E625. Un’attenta lettura delle etichette alimentari ci può aiutare in questo senso.

L’aspartame si trova in molti dolcificanti del commercio.

Dieta gluten free

La letteratura suggerisce inoltre anche una Dieta gluten free, in quanto è ben noto che i pazienti affetti da Fibromialgia hanno spesso sintomi gastrointestinali come flatulenza, dolore addominale, alterazioni dell’alvo. Tutti sintomi tipici della sindrome del colon irritabile, alla quale è correlata.

Inoltre sempre più pazienti che soffrono di celiachia o di gluten sensitivity sono diagnosticati per Fibromialgia.

L’utilizzo di questa terapia nutrizionale nei pazienti francamente celiaci affetti da Fibromialgia sembra migliori la sintomatologia e il pattern infiammatorio di entrambe le patologie.

Emerge così l’importanza di una corretta alimentazione per garantire l’apporto di tutti i macro e i micronutrienti necessari al funzionamento del sistema nervoso e del muscolo, e per mantenere una buona salute gastrointestinale (ricordiamo che il nostro intestino gioca un ruolo di prima linea nel funzionamento di tutto l’organismo).

I consigli nutrizionali da seguire per migliorare la qualità di vita per chi è affetto da Fibromialgia

  • Limitare l’impiego delle solanacee – pomodori, melanzane, patate, peperoni- che favoriscono reazioni di intolleranza alimentare, con manifestazioni a livello muscolare.
  • Eliminare carni rosse, favorendo il consumo di pesce, pollame, coniglio, uova, latticini e formaggi se non si hanno intolleranze al lattosio o colesterolo alto.
  • Mangiare molta frutta e verdura fresca di stagione per l’azione antiossidante delle vitamine e per l’apporto di sali minerali.
  • Ridurre al massimo l’apporto di sale, per evitare la ritenzione di tossine e liquidi così come l’uso di spezie (pepe, peperoncino, cayenna, ecc.), ma si possono usare liberamente aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, salvia, rosmarino e altri sapori.

Sicuramente l’alimentazione ha un ruolo importante nella gestione del dolore della sindrome Fibromialgica.

In ogni caso la scelta di una dieta di questo tipo deve essere sempre supportata da personale specializzato, giacché il fai da te può essere controproducente, in quanto può portare a carenze e quindi a peggiorare i disturbi.

Dottor Febo Quercia

Studio: Via Tarsia 64 – 80135 NAPOLI
Cell: 347.5706003 – tel: 081.19550418
mail: studio@feboquercia.it
web: feboquercia.it
FB ilmionutrizionista IG il_mio_nutrizionista

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Mi appassiona tutto ciò che è cibo, dal cucinarlo al mangiarlo, fino allo sperimentare e avere sempre fame di conoscenza, perché ad esso si legano tradizione, cultura e socializzazione di ogni luogo. Se vi fa piacere seguitemi sulla mia pagina instagram @cuciniamobyanna (le ricette di Anna).

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