Lola Miller, il take away americano nel cuore di Napoli

Lola Miller è il luogo ideale per chiunque voglia gustare la cucina statunitense, nella continua ricerca di nuove e deliziose creazioni.

Gli inizi

Lola Miller“, il take away americano situato in via Cimarosa 158 – di fronte all’entrata del parco comunale La Floridiana al Vomero – ha portato in Italia i valori della cucina americana, grazie all’ispirazione della figura affascinante e misteriosa di Lola Miller, la tipica pin up statunitense dalle forme accattivanti e prosperose, e dal tipico sorriso ammiccante sotto le fossette pronunciate.

Giuseppe Barba, innovation manager e partner di “Lola”, affianca Diego Falcone, il fondatore del pub, per rendere “Lola Miller” un pub all’avanguardia.

Lo stile del locale è moderno e materico e riporta un po’ la mente agli anni ’50, grazie anche alle stampe ispirate a quegli anni”, racconta Giuseppe.

Lola Club, il vero fast food americano

La storia del “Lola Miller” nasce dall’idea di Diego Falcone.

Il suo desiderio era quella di portare a Napoli un autentico “diner”, dove i prodotti tipici della cucina americana potessero essere apprezzati nella loro forma originale.

Lola Miller, un’icona leggendaria

Diego aveva la visione di creare un luogo che rendesse felici le persone attraverso il cibo, proprio come Lola Miller negli anni ’50 rendeva felici tutti coi suoi piatti deliziosi.

Diego aveva sentito spesso i racconti di suo nonno e degli zii musicisti che in America si imbatterono in questa donna gentile e felice, icona della cultura pop.

Lola Miller, la figura leggendaria a cui si ispira il nome del ristorante, era affascinante e ammaliante, organizzava eventi e gestiva una cucina con prodotti squisiti.

Innovazione e sostenibilità

Giuseppe Barba ha puntato sull’innovazione e sulla sostenibilità, mantenendo al contempo l’essenza e il ricordo di Lola Miller.

L’obiettivo era rendere il “Lola Miller” inclusivo, accogliente e rispettoso dell’ambiente, rispecchiando i valori dell’America degli anni ’50 e ’60, ma anche abbracciando il mondo in continua evoluzione.

“Lola Miller”, il take away easy diner americano nel cuore del Vomero, si vanta di offrire le autentiche ricette americane tramandate dagli anni ’50.

I prodotti sono freschi e reperiti nel posto in cui aprono i locali, con una preferenza per i fornitori locali o italiani, al fine di garantire qualità e sostenibilità.

Giuseppe ha lavorato altresì a una linea di prodotti interamente vegetariana (veggie) e vegana (vegan), per venire incontro a chi preferisce una cucina alternativa alla carne, senza dover rinunciare al divertimento.

Un intero menù meat (carne), veggie & vegan, dunque, che accontenta e soddisfa il palato di tutti.

Quando i nostri clienti vegani sentono che possono scegliere l’intero menù, ci chiedono increduli se sia tutto vero”, confida con soddisfazione Giuseppe.

Contenitori biodegradabili e compostabili vengono inoltre utilizzati per ridurre l’impatto ambientale e supportare una transizione più sostenibile.

“Lola Miller” per la sua infrastruttura tecnologica si impegna anche ad adottare soluzioni “cloud”, sostenibili e responsabili, garantendo che la politica aziendale contempli etica, inclusione e supporto a progetti sociali e ambientali.

L’impresa è orgogliosa di alimentare tutte le “server farm” esclusivamente con energia rinnovabile al 100%.

Il menù che conquista

I primi panini “hot dog” sono stati scelti e composti da Diego con la consulenza di Mario Pirone, ex capo chef di Puok, e sono stati un successo: il “Chili Dog“, piccante al punto giusto, il “New York” con cipolle e salsa verde piccante e il “Lola Style“, con l’originale salsa “Lola”, ricetta segreta e completamente “hand made”, fatta a mano.

Lola Club, il vero fast food americano

Ma l’innovazione culinaria non si ferma qui

Nasce infatti il “Corn Dog“, un wurstel “da passeggio” impanato in pastella di mais, il famoso “America Burger” e lo “Smokey Burger“, quest’ultimo con cipolle dolci saltate e salsa “smokey” (affumicata), e il cheddar ovviamente.

Le materie prime come pane, carne e verdura sono scelte per lo più da produttori locali o comunque da produttori italiani, così come le farine, i wurstel, le birre e le salse. In via residuale poi cerchiamo prodotti più lontani”, tiene a precisare Giuseppe.

I panini sono accompagnati da due buonissime birre artigianali, la “Lucky Brews Brando” con un gustoso aroma fruttato (mango, papaya, pesca), e la doppio malto “Eddy“, dal sapore tostato.

Un futuro promettente

A pochi mesi dall’apertura, all’inizio del 2023, “Lola Miller” ha ricevuto un riscontro molto positivo dai clienti.

La passione e l’entusiasmo che Diego e Giuseppe mettono nel loro lavoro alimentano il desiderio di espandersi e di esportare l’esperienza di Lola Club anche in altre città italiane.

“I nostri piatti migliori oggi sono burger, dogs e patate fresche. Sicuramente a settembre saranno introdotti nuovi panini a cui stiamo lavorando. Sarà una sorpresa”, assicura Giuseppe

“Lola Miller” organizza delivery per gli ordini da casa ed è presente sui social e nel web.

Inoltre, riserva un’attenzione particolare alla digitalizzazione.

Magazzino, marketing e vendite online e in store sono tutte integrate in tempo reale, sviluppate in casa e personalizzate su misura. I pagamenti sono digitali, lo scontrino è dematerializzato e i contanti girano solo su casse automatiche 4.0”, spiega Giuseppe

“Lola Miller” dimostra che è possibile abbracciare la tradizione con uno sguardo rivolto al futuro. Con il suo approccio innovativo “Lola Club” invita tutti a credere in un mondo migliore, un boccone alla volta.

Lola Miller” è a Napoli, in Via Cimarosa 158

Sito internet: https://www.lolamiller.it/

Instagram: lolamiller.easydiner

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Alessia Rocco

Il mio nome è Alessia, sono napoletana d’origine, romana d’adozione. Scrivere è la mia passione e il mio lavoro. Mi piacciono le menti aperte, leggere, viaggiare, mangiare e adoro godermi la mia casa, tra libri e film. Ho all'attivo diverse pubblicazioni di prosa, poesia e teatro e collaboro con il settimanale "Confidenze", edito da Mondadori.

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