Ciro Esposito è figlio d’arte e si può dire sia nato in pizzeria. Il segreto delle pizze realizzate nel suo locale Pizzeria e Trattoria Vigliena è la semplicità.
Ci sono persone il cui destino sembra scritto ancora prima che vengano al mondo. Probabilmente uno di questi individui è proprio Ciro Esposito. Si può dire, che l’arte bianca scorra nelle sue vene e che era destinato a diventare un pizzaiolo.
“Io penso – racconta Ciro Esposito – di essere nato pizzaiolo e sono cresciuto in pizzeria. Sono un figlio d’arte, mio padre ha dato vita a Vigliena pizzeria e trattoria. Io ho mosso i miei primi passi da pizzaiolo proprio qui. Dopo la scuola andavo sempre in pizzeria a impastare. Prima di poter, però, diventare un pizzaiolo a tutti gli effetti ho dovuto svolgere la gavetta. Per questo, ho prima lavorato nella Pizzeria Tutino, dove realizzavo delle pizze al portafoglio. Successivamente, ho svolto un’esperienza lavorativa all’estero, a Parigi, presso le pizzerie del Big Mama Group”.
Le parole d’ordine di Ciro Esposito sono passione e semplicità. La prima è fondamentale per poter raggiungere i risultati, soprattutto perché la vita di un pizzaiolo è piena di rinunce e sacrifici e solo la passione può permetterti di andare avanti. La seconda, invece, racchiude totalmente la sua filosofia, perché è solo attraverso una pizza semplice, che si può comprendere la maestria di un pizzaiolo e la qualità degli ingredienti.
“La semplicità – continua il patron di Pizzeria e Trattoria Vigliena – è il segreto della mia pizza. Noi realizziamo un impasto diretto, classico napoletano, e usiamo un mix di farine tra tipo 0, tipo 1 e anche quella di crusca. Questo, però, non significa che io rinunci a sperimentare. Per farlo però è necessario studiare la nostra tradizione e cultura, perché ritengo che non ci possa essere innovazione senza la tradizione. È necessario conoscere le ricette classiche, quelle che preparano la domenica le nonne, e i tradizionali metodi di preparazione della pizza. Solo in questo modo diventa possibile poter creare qualcosa di nuovo. Innovare, infatti, significa portare sulla pizza ingredienti insoliti, che nessuno si sarebbe aspettato di vedere lì”.
In quest’ottica rientrano pizze come la Lasagna con ragù, provola, salame, polpettine, ciuffi di ricotta di bufala, oppure la Costa d’Amalfi una pizza in doppia cottura, fritta e poi in forno, condita con pomodoro alla marinara, stracciata di bufala e zest di limone. Nonostante Esposito sperimenti realizzando pizze insolite, resta fedele alla semplicità. Proprio per questo motivo, quando gli si chiede quale pizza racchiuda appieno la sua filosofia, non ha dubbi e risponde: la Napoletana, con capperi, olive nere e acciughe salate. Questa è una delle pizze più antiche e più semplici. Soprattutto, ha pochi ingredienti dà la possibilità di assaporare l’impasto, ovvero il lavoro del pizzaiolo.
“Quando vado nelle altre pizzerie chiedo sempre la margherita e la napoletana, così riesco a gustarmi appieno il sapore dell’impasto e dei pochi ingredienti. Infatti, anche, nel mio ristorante sono le pizze classiche quelle che vanno per la maggiore, come la tradizionale pizza fritta con provola, ricotta, pomodoro, cicoli e pepe”.
Pizzeria: Via Ponte dei Granili 25, Napoli
Facebook: Pizzeria e Trattoria Vigliena
Instagram: pizzeriaetrattoria_vigliena
Matteo Cicarelli
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