Le patate: origine e famiglia
Un tempo alimento base per il popolo, le patate sono un tubero appartenenti alla famiglia delle Solanacee ( Solanum tuberosum L.) come i pomodori, i peperoni, le melanzane. Originarie del Perù, del Messico, del Cile, furono fatte conoscere da Antoine Parmentier, un agronomo francese che alla fine del ‘700 le fece accettare dal re Luigi XVI. Dalla Francia si diffusero in tutta Europa e nel mondo in generale.
Le varietà
Tante sono le varietà: a pasta gialla ( più indicate per friggere) bianca,( più ricche di acqua, assorbono più grassi durante la cottura) rossa, viola, americane, novelle, arricchite di selenio e iodio.
Cosa contengono? Chi può mangiarle?
Le patate fanno parte della nostra Dieta Mediterranea e contengono sali minerali, come il potassio principalmente, il sodio, la fibra alimentare, le vitamine del gruppo B, l’ amido, uno zucchero complesso come quello della pasta, dei legumi, anche se se ne differenziano da quest’ultimi perchè quello della patata è gelificante. Le bucce contengono potassio, fibre, vitamina C, l’acido clorogenico, un polifenolo, fibra per il benessere intestinale. Le proprietà nutritive ed organolettiche della patata dipendono anche dal terreno in cui vengono coltivate ricco di azoto, di calcio, di magnesio. Noi nutrizionisti le consigliamo a tutti, ai bambini, agli adulti, agli sportivi a chi è a dieta ma sempre in un regime alimentare equilibrato. Anche i diabetici possono mangiarle ma senza esagerare una volta settimana per non squilibrare la glicemia dal momento che la patata è ad elevato indice glicemico. Poichè non contengono glutine possono mangiarli anche i celiaci. 100 grammi contengono 77 calorie. Le patate da sole non fanno ingrassare. Il tutto dipende da come sono cotte e come sono abbinate. Noi consigliamo di mangiarle al posto della pasta in una porzione di 300- 400 grammi ( hanno 3- 4 g di fibra)
Le patate: i benefici
Le patate sono diuretiche, contengono gli antiossidanti contro l’ invecchiamento cellulare, contro la cellulite, contro la stanchezza. Hanno una doppia funzione, sono utili contro la diarrea se bollite e soprattutto se insieme alle carote e contro la stipsi. Fanno bene agli ipertesi, ai cardiopatici per il contenuto di potassio che lavora bene sul muscolo cardiaco.
Meglio a pranzo o a cena?
Noi consigliamo di mangiarle sia a pranzo che a cena un due- tre volte a settimana in condizioni normali. A pranzo se si deve fare un lavoro fisico o intellettuale, in quanto danno un’energia pronta e a lento rilascio. Se, invece, vogliamo mangiarle la sera meglio intorno alle ore 19:00 per poterle digerire prima di andare a letto.
Le patate in cucina: come abbinarle?
Vanno bene lesse, al forno, bollite, fritte in buon olio extra vergine d’oliva. Mai crude perchè contengono la solanina, una sostanza che può essere dannosa per la nostra salute. Meglio cotte e mangiate per godere appieno delle proprietà organolettiche, come contorno insieme al tonno, al pesce, alla carne, alle verdure, alle insalate, lattuga ricche d’ acqua. Se vogliamo far perdere l’ amido basta lasciarle tagliate in ammollo in acqua per 24 ore. Come conservarle per trovarle integre? Le patate si conservano coperte e al buio per evitare che nascano i germogli, diventano verdi, ricchi di solanina, sostanza nociva da eliminare.
Ricetta: gnocchi di patate fatti in casa
Piatto unico, semplice e nutriente.
Ingredienti per 6 persone
- 1 kg di patate a pasta bianca di orto
- 300g di farina di grano duro
- un pizzico di sale
Preparazione
Una volta cotte, schiacciare bene le patate con una forchetta o uno schiacciapatate. Rovesciare le patate sul piano di lavoro, allargarle con una forchetta e lasciarle raffreddare. Mettere un pizzico di sale. Aggiungere la farina poca alla volta all’ impasto. Stendere con il matterello con uno spessore di circa un cm. Con un coltello fare le strisce e arrotolare a mano ogni striscia. Con un coltello tagliarli leggermente in diagonale tutti insieme a tocchettini. Metterli in un vassoio e cospargere un po di farina per evitare che si attacchino. A questo punto sono pronti per cuocerli in una pentola di acqua bollente con un po di sale.
A parte in un’altra pentola preparare il sugo a base di pomodoro. Una volta cotti per circa 15 minuti condire gli gnocchi con la salsa di pomodoro, formaggio grattugiato pecorino o scamorza o provola. Impiattare e gustare.
Felicia Di Paola
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