Il gelso: un benefico frutto antico quasi dimenticato

Il gelso: famiglia e diffusione

Di difficile reperimento, un tempo i gelsi erano diffusi in tutta Italia. Appartenenti alla famiglia delle Moracee sono originarie del Medio Oriente. Giunti in Italia all’ epoca romana le foglie erano alimento base per l’ allevamento dei bachi da seta.

Il gelso bianco e nero: quali le caratteristiche

Il gelso bianco ( morus alba ) ha un sapore dolce a discapito di quello nero ( morus nigra) più succoso e rinfrescante. Proviene dal Medio Oriente e la sua scoperta fu a Marco Polo dal suo ritorno in Cina verso la fine del 1200. Il gelso nero era sempre presente nei chiostri medievali dove i frati se ne servivano soprattutto per produrre vino, vinum moratum, o per intensificare il colore del vino.

La raccolta

La raccolta dei gelsi bianchi su alberi di circa 20 m di altezza comincia a maggio per continuare fino alla metà di luglio con quelli neri.

Le propietà nutrizionali

Il gelso è, come il mirtillo, il lampone, i ribes tra i superfood ovvero tra quegli alimenti dalle propietà curative e dietetiche. Sono a basso contenuto calorico, contengono ferro, potassio, magnesio, manganese, vitamina C, K. Contengono i flavonoidi, rosveratrolo e antocianine dall’ azione antiossidante contro i radicali liberi. Noi nutrizionisti li consigliamo a tutti perchè sono antibatterici, antiinfiammatori, digestivi, lassativi, diuretiche. Ottimi per gli anemici. Grazie al miglitolo, un estratto della mora di gelso, sono utili in caso di diabete 2 in quanto mantiene costante la glicemia. Proteggono la vista grazie alla zeaxantina. Devono fare attenzione gli allergici.

I benefici già nell’ antichità

Già Plinio il vecchio definiva il gelso: “Sapientissima arborum, il più saggio tra gli alberi, perché con pazienza attende che siano scongiurate anche le gelate più tardive per emettere il fogliame.

I benefici dei gelsi sono note sin dai romani in quanto Plinio narrava che i frutti acerbi del gelso nero arrestavano le emorragie; mentre quelli maturi mescolati al miele e zafferano combattevano il mal di gola e di stomaco. Per Dioscoride, un botanico e farmacologo greco, erano un ottimo rimedio officinale contro ulcere e catarro.

In cucina

Si possono consumare come spuntino o dopo i pasti principali da sole crude e fresche di albero nel giro di due giorni o conservarle in frigorifero al massimo per una settimana. Buone anche unite a macedonie o yogurt o frullate per realizzare confetture. Utili anche per preparare liquori, sciroppi, biscotti, torte.

Dove acquistarli

Essendo un frutto raro, i gelsi difficilmente si trovano nei supermercati. Occorre, dunque, acquistarli presso agricoltori locali, di fiducia anche per goderne appieno di tutti i benefici salutari.

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Felicia Di Paola

Biologa e Nutrizionista. Specialista in Scienza dell'Alimentazione. Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli.

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