Maurizio Iannicelli non si ferma solo ad una pizzeria, ma divulga la sua conoscenza
come consulente a Belgrado.
La sua storia
Maurizio Iannicelli è un maestro pizzaiolo con oltre quarant’anni di esperienza e
competenza. La sua storia inizia a Napoli con la necessità di lavorare. Inizia questo
lavoro a dieci anni; nel tempo vi si appassiona talmente tanto da diventare uno dei
pizzaioli più competenti di Napoli. “Avevo dieci anni e già ero nella ristorazione. Ho
fatto la gavetta; il mio maestro era Pellone Salvatore, proprietario di una grande
pizzeria qui a Napoli.”
Nel corso della sua carriera non si è limitato ad aprire pizzerie, ma ha intrapreso la
carriera come consulente. Carriera che ha portato Maurizio a girare il mondo
insegnando l’arte del pizzaiolo. Come afferma il maestro: ”A me piaceva, perché me
l’ha trasmesso il mio Maestro Pellone, trasmettere la mia arte. Come sta accadendo
adesso in Serbia.” Come afferma lui ha sempre avuto la vocazione per insegnare l’arte della pizza.
A Belgrado per insegnare l’arte della pizza
In questo periodo ha iniziato un’importante collaborazione con una catena di/
pizzerie/ristoranti a Belgrado, in Serbia. Ha iniziato questa collaborazione a ottobre 2024.
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Ad oggi il gruppo di ristorazione conta quattordici locali, ma nei prossimi tre anni sono
in programma altre dieci aperture. Tutti i locali sono situati all’interno del perimetro
della città di Belgrado. Bottega, Boutique 1, Boutique 2, Boutique 3, sono alcuni dei
nomi dei ristoranti in cui si può mangiare la pizza di Maurizio.
Ha l’importante compito di condividere tutto il suo sapere con i pizzaioli presenti nei
ristoranti. L’obiettivo è portare i sapori partenopei nella capitale serba.
“Io ho firmato per tre anni. Per insegnare l’arte del pizzaiolo ai pizzaioli della catena.
Perchè loro non sanno bene cos’è la pizza napoletana.”
Il gruppo serbo è molto esteso, i quattordici locali non sono solo pizzerie ma anche
ristoranti e bar. “Sono enormi, ogni locale ha quasi quattrocento coperti. Io mi sono
fermato qui perché il lavoro da fare è parecchio” afferma.
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In ogni pizzeria sono presenti cinque pizzaioli, e Maurizio insegna la sua arte ad
ognuno di essi. “Io li devo seguire dall’attrezzatura alla manualità della stesura, alla
cottura, agli impasti e alla materia prima da usare. Tutti gli ingredienti vengono da
Napoli o dalla Campania. Questi locali hanno l’obiettivo di educare il palato serbo ai veri gusti italiani.
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Agli ingredienti genuini e gusti semplici e freschi. “I giusti dei Serbi sono diversi, anche gli
abbinamenti. Ma se vai a spiegare il sapore autentico di una mozzarella di bufala o il
pomodoro con il basilico, loro capiscono, eccome se capiscono. Loro amano l’Italia e
il suo settore alimentare.”
Progetti futuri
Nel futuro è prevista l’apertura di un’accademia interna all’azienda, per formare i pizzaioli da inserire nei ristoranti. Ovviamente con Maurizio come insegnante. “In questa scuola insegnerò i diversi impasti, la grammatura per la pizza. Gli abbinamenti per le farciture. Le varie cotture, perché adesso non vogliono solo la pizza napoletana ma anche romana, in padellino, pizza in pala o la contemporanea”.
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Come sottolinea Maurizio: ”Belgrado è un territorio vergine per la pizza napoletana. C’è un bel lavoro da fare”
Cecilia Stagno
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