Maurizio Iannicelli porta la pizza napoletana in giro per il Mondo

Maurizio Iannicelli è un pizzaiolo che per vocazione e passione ha deciso di diffondere in Italia e all’estero i segreti della vera pizza napoletana

Solitamente i risultati si raggiungono con il costante impegno e il sacrificio e quella di Maurizio Iannicelli è il racconto di una vera e propria vittoria. La storia di un uomo che passo dopo passo è riuscito a conquistare il bancone da pizzaiolo e il forno, e adesso porta la sua sapienza ed esperienza in giro per il mondo, dispensando i segreti per realizzare la vera pizza napoletana.

Per diventare un ottimo pizzaiolo, insegnate e consulente è stata necessaria la gavetta: “il piano di lavoro e gli impasti dovevi conquistarli”. La sua è una carriera iniziata per necessità al ristorante “Franco” di Napoli, ma in poco tempo quello che sembrava essere un obbligo si è trasformato in una passione. Il suo primo maestro è stato il pizzaiolo Pellone.

Sono entrato in pizzeria – ha spiegato il pizzaiolo – nel 1978. Inizialmente l’ho fatto solo perché non mi piaceva di studiare, per questo era necessario imparare un mestiere. All’inizio sono quasi stato obbligato, ma con il tempo mi sono innamorato di questa professione“.

Negli anni della gavetta ha appreso le basi dell’arte bianca e con la perseveranza ha conquistato il bancone.

Quello è stato il mio punto di partenza, dopodiché ho iniziato a girare per diversi locali d’Italia. Nel 1997 ho aperto una pizzeria ad Acerra, ma dopo più di 20 anni ho smesso e ho iniziato a svolgere corsi e consulenze. Io ho sempre amato conoscere e apprendere nuove tecniche. Per questo mi sono legato all’associazione pizzaioli italiani. Qui, ho conosciuto varie aziende che mi hanno sostenuto nella realizzazione di alcuni guinness dei primati, come quello della pizza più lunga del mondo”.

Da questo momento in poi le aziende lo hanno spinto ad andare all’estero, per esportare le tecniche e le conoscenze italiane: “sono stato in Cina, in Croazia, in Germania e, perfino, a Dubai”.

Il pizzaiolo ama la tradizione, ma non disdegna l’innovazione. Proprio grazie al progresso contemporaneo è possibile realizzare un prodotto migliore. “La quantità delle farine è aumentata, prima se ne utilizzavano molte di meno, anche i forni sono migliori ci sono forni elettrici che permettono di cuocere alla perfezione. La cottura è un processo fondamentale, perché se la si sbagliasse si rovinerebbe tutto ciò che di buono è stato fatto. Il vero trucco, però, è saper trasmettere la propria passione sia quando si insegna che quando si cucina”.

Semplicità è la parola d’ordine di Maurizio Iannicelli, infatti, tutta la sua filosofia dall’insegnamento alla realizzazione delle pizze si basa su questo credo. Se gli si dovesse chiedere quale sia la pizza che lo rappresenta risponderebbe la cosacca con salame Napoli, “una pizza semplice, ma piena di gusto con pomodoro san Marzano, formaggio, salame Napoli, pepe e basilico. Non credo che sulla pizza ci debbano essere tanti ingredienti. La vera bravura sta nello sceglierne pochi e abbinarli alla perfezione, nessuno deve coprire l’altro, ma devono esaltarsi a vicenda”.

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Matteo Cicarelli

Sono Matteo e sono laureato in Lettere Moderne e in Editoria e Scrittura. Fin da quando sono piccolo amo raccontare storie. La gastronomia è una delle mie più grandi passioni e adoro parlarne, anzi… scriverne.

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