Degustazione tecnica con Chiancheria Gourmet Roma e i vini di Omina Romana

Il territorio laziale raccontato attraverso un percorso di degustazione dei vini della Cantina Omina Romana e delle prelibatezze firmate Chiancheria Gourmet Roma

Il giorno 30 marzo 2023, si è svolto un evento degustazione a Roma, presso Chiancheria Gourmet Roma, in via Ostiense 52, in collaborazione con l’azienda vitivinicola Omina Romana, ubicata a Velletri, tra le fertili colline vulcaniche dei Colli Albani.

Per l’occasione abbiamo intervistato Giuseppe Ventriglia, il maître sommelier di Chiancheria Gourmet, che ci illustra la serata evento, partendo dalle origini dell’azienda vitivinicola Omina Romana, che ha affiancato Chiancheria Gourmet in questo percorso di degustazione.

La storia di Omina Romana

La storia di Omina Romana parte nel 2007, quando la famiglia svizzera Börner crea una nuova realtà vitivinicola che punta sulla qualità dei vini.

La prima vigna piantata è a corpo unico, di circa 80 ettari. Da qui comincia la storia di Omina romana. Sin da subito, l’azienda si dedica alla coltivazione di vitigni internazionali, quali il Merlot, il Cabernet Sauvignon e il Cabernet Franc, tentando di elevare quella zona vitivinicola, costituita da terreni particolarmente ricchi di minerali e assai fertile” ci spiega Giuseppe.

L’esperimento ha successo.

La produzione, che dapprima contava circa 500 quintali di vino per ettaro, scende a 50/60 quintali per ettaro. I vini, dunque, diventano assai più strutturati, corposi e la qualità raggiunge vette altissime.

Evento degustazione a Roma: l’entrée

Oggi, l’unico vitigno laziale lavorato dall’azienda Omina è il Cesanese, vino col quale comincia la degustazione. Vengono proposte due annate, quella del 2017, in primis, e quella del 2014, in formato Magnum, in secundis.

Una scelta basata sulla volontà di confrontare le due annate. Quella del 2017, decisamente più calda, e quella del 2014, più piovosa e complessa” – continua il sommelier.

Dopo le degustazione dei due Cesanesi, raccontati dall’enologo Simone Sarnà e dal Brand Ambassador Vincenzo Falcone, si passa agli abbinamento cibo/vino.

Si inizia con l’entrée di benvenuto che vede protagonista il bianco dell’azienda, Hermes Diactoros, prodotto di cinque vitigni a bacca bianca. Vi si abbina il Carciofo dorato e fritto, con paté di acciughe del Mar Cantabrico e la Trippa di podolica con Lupino Gigante di Vairano e Peschiole vairanesi, tutti elementi tipici della cucina romana.

Un menù che racconta il Lazio

Si continua con l’antipasto alla griglia che vede entrare in scena il “Chiancamburger” (il famoso hamburger brevettato da Chiancheria), gli arrosticini di vitello e le bombette “homemade”. Il vino di Omina Romana in abbinamento è il rosso Diana Nemorensis II, blend di uve Merlot, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc.

L’evento degustazione a Roma prosegue con il primo che vede in tavola il Tagliolino cacio e pepe con battuta di vitellone. In abbinamento, uno Chardonnay Riserva Ars Magna. Un vino che rappresenta, ci spiega Giuseppe, un cambio di scena; si ritorna, infatti, sul bianco, riserva Chardonnay barricato, uscendo fuori da tutti i possibili tecnicismi.

Dopodiché, si passa al secondo e cioè Stracotto di cappello del prete cotto a bassa temperatura al vino e crema di sedano rapa. In abbinamento, un Merlot Ars Magna, anno 2015, 18 mesi di barrique nuova.  Un’annata importantissima, premiata con 100 centesimi.

Abbiamo voluto regalare ai nostri ospiti queste bottiglie che avevamo nella cantina delle Due Torri a Caianello” ci dice Ventriglia.

La serata si conclude con il dolce, costituito da una Millefoglie con crema pasticcera e amarene al guazzetto di arancia. Vi si abbina un ottimo Moscato Passito.

Chiancheria Gourmet e Omina Romana: l’eccellenza della qualità

La serata del 30 marzo parla di una proficua collaborazione tra Chiancheria Gourmet Roma e Omina, basata sulla medesima, comune, filosofia, quella che punta sulla qualità dei prodotti e sull’attenzione scrupolosa per il territorio.

Omina Romana fa pochissime rese per ettaro e si dedica a tante campagne ecosostenibili, perché è altissimo il rispetto per la terra e per le persone.

Inoltre, conta su di un team di grande esperienza e professionalità, che vede la presenza dell’agronoma Paula Pacheco e del già citato enologo, Simone Sarà.

Questi professionisti lavorano insieme per trasformare l’uva nel prodotto eccellente che verrà imbottigliato.

Un evento, quello del 30 marzo che ha riscosso un grande successo e che ha raccontato la bellezza e le caratteristiche del territorio laziale attraverso gli eccellenti vini dell’azienda Omina Romana e le alte specialità gastronomiche di Chiancheria Gourmet Roma.

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Alessia Rocco

Il mio nome è Alessia, sono napoletana d’origine, romana d’adozione. Scrivere è la mia passione e il mio lavoro. Mi piacciono le menti aperte, leggere, viaggiare, mangiare e adoro godermi la mia casa, tra libri e film. Ho all'attivo diverse pubblicazioni di prosa, poesia e teatro e collaboro con il settimanale "Confidenze", edito da Mondadori.

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