Davide Bruni è un giovane pizzaiolo che, grazie alla sua passione, è riuscito a proporre la propria idea di pizza in numerose gare e nella pizzeria La Canossa di Giuseppe Laganà ad Amantea (CS).
La vita di tutti è segnata da scelte, alcune agevoli e altre molto più ardue. Una di queste riguarda il proprio futuro.
Ognuno di noi, finite le scuole superiori, si trova davanti a un bivio: continuare a studiare o iniziare a lavorare.
Anche Davide Bruni si è posto questa domanda, pizzaiolo della pizzeria La Canossa presso Amantea (CS). E ha deciso di immergersi così nel mondo dell’arte bianca.
“La passione per la panificazione – spiega il pizzaiolo – me l’ha tramandata mia madre. Dopo la sua scomparsa ho deciso di impegnarmi ancora di più in questo campo. Proprio per tale motivo, quando mi sono trovato davanti alla scelta tra l’università e il lavoro, ovvero tra la mente e il cuore, ho deciso di dare priorità al secondo, cioè alla passione. In questo modo è iniziata la mia avventura nel settore panificazione”.
Il percorso da pizzaiolo di Davide Bruni inizia con l’iscrizione presso l’Accademia Nazionale Pizza DOC di Siderno.
Qui ha conosciuto importantissimi professionisti del settore, tra i quali il maestro pizzaiolo Vincenzo Fotia.
Questo è stato solo il primo tassello, perché poi ha iniziato a partecipare a numerose gare, come il Campionato Pizza DOC a Paestum (SA) e il Campionato nazionale Pizza ai sapori di Calabria a Zambrone, provincia di Vibo Valentia, che gli hanno permesso di perfezionare il suo impasto.
Il traguardo più grande è stato però iniziare a lavorare presso la pizzeria La Canossa di Giuseppe Laganà ad Amantea in cui, oltre a proporre il proprio impasto, ha imparato a gestire da solo un locale.
“Non potrò – continua Bruni – mai smettere di ringraziare Giuseppe Laganà che mi ha permesso di diventare un vero e proprio pizzaiolo. Tutta questa esperienza mi permetterà un domani di dare vita, magari, a una realtà tutta mia. Qui ho potuto anche proporre la mia pizza contemporanea con cornicione alto e ben alveolato, realizzata con la farina Molini Pizzuti. Prima di tutto, parto con un preimpasto, che lascio riposare per 24 ore in cella frigorifera a 4 gradi. Successivamente, lo faccio lievitare dalle 24 alle 48 ore in base alle esigenze della pizzeria”.
La sua idea di pizza
La pizza di Bruni si può dire che rappresenti una via intermedia tra la tradizione e l’innovazione: vengono utilizzati prodotti del territorio a km 0, che poi vengono rielaborati e preparati attraverso tecniche moderne.
“Il mio concetto di pizza è racchiuso perfettamente nella Mia Campora, dedicata al mio paese d’origine, Campora San Giovanni. Questa creazione è realizzata quasi esclusivamente con prodotti km 0. La base viene condita con una crema di cipolla rossa di Tropea, fiordilatte campano, poi in uscita dal forno vengono aggiunti dei filetti di pomodori secchi locali, il tonno dell’azienda Callipo e l’olio extravergine d’oliva biologico. Quando realizzo una pizza parto sempre dalle ricette classiche, per poi aggiungere un tocco personale. Per me questo è il perfetto riassunto dell’unione tra tradizione e innovazione, ovvero aggiungere sempre qualcosa di proprio in ogni creazione, anche se si tratta di una semplice Margherita”.
Facebook: Davide Bruni
Instagram: Davi_40
Matteo Cicarelli
Ultimi post di Matteo Cicarelli (vedi tutti)
- Antonio Urso: “Sono diventato un pizzaiolo per gioco” - 5 Novembre 2024
- La passione per l’arte bianca di Antonio Alba è nata per gioco - 29 Ottobre 2024
- Il segreto della pizza di Ciro Esposito e della Pizzeria e Trattoria Vigliena è la semplicità - 21 Ottobre 2024