Osteria La Pignata a Bracigliano ha ospitato la presentazione del libro “La Cipolla Ramata di Montoro nelle ricette del cuore”, a cura di Andrea De Simone. Messaggi di buona e sana alimentazione hanno catturato l’attenzione dei presenti, con protagonista la Cipolla di Montoro: tema cardine della serata.
“Ci troviamo in un territorio abbracciato dai Monti Picentini e dall’Agro Nocerino Sarnese – si apprende dal patron dell’Osteria Gerardo Figliolia – la nostra proposta gastronomica si basa su una cucina di terra che rispetta la stagionalità dei prodotti e riflette la biodiversità presente nella Valle dell’Irno, dove abbiamo la fortuna di essere situati”.
“Con questo libro voglio comunicare la mia passione per il buon cibo – è intervenuto Andrea De Simone – mi piace cucinare per la mia famiglia, per i miei figli e per i miei amici”. Un atto di amore per l’autore del libro, quello della cucina, a cui si dedica con passione e creatività utilizzando i prodotti del territorio di Bracigliano. De Simone ha invitato a riflettere sul lavoro dei contadini e dei produttori locali, impegnati a valorizzare pregiate nicchie di prodotti come la Cipolla di Montoro.
“Se ci fosse più rete fra i portatori di interesse, sarebbe più facile creare dei circuiti validi per attirare il turismo enogastronomico. L’Italia è una terra ricca di borghi legati a un prodotto tipico, sarebbe un successo proseguire in questa strada”. Il direttore del nostro magazine Renato Rocco ha moderato i discorsi dei relatori. A dare lustro alla serata, la presenza del giornalista Alfonso Sarno, che ha descritto la cipolla come un ortaggio che di solito non manca in dispensa se non in situazioni di ristrettezza. La giornalista Nunzia Gargano si è lasciata trasportare dai ricordi della sua infanzia, raccontando il legame della cipolla al periodo estivo, quando si è soliti consumare piatti freschi.
Agli interventi dei relatori hanno fatto seguito i piatti dei padroni di casa: Gerardo Figliolia e sua moglie Mafalda Amabile hanno declinato la Cipolla ramata di Montoro in piatti succulenti e in linea con la filosofia gastronomica casereccia dell’Osteria. I commensali sono rimasti stupiti dalle candele alla genovese, il primo piatto celebre della tradizione campana è stato apprezzato per la carne particolarmente tenera e la callosità della pasta.
Il dessert ha messo d’accordo tutti con la torta di gallette: il biscotto da latte ha racchiuso a sandwich una freschissima crema pasticcera. Dagli antipasti al dolce, l’esperienza di gusto nell’Osteria La Pignata è stata una riscoperta di sapori sinceri. Gli stessi che dal 2003, anno di fondazione di Osteria “La Pignata”, continuano a rendere riconoscibile lo stile in cucina di Gerardo e di sua moglie.