Il destino di Valentino Libro era quello di diventare un pizzaiolo

La pizza per Valentino Libro inizialmente era solo una semplice alternativa allo studio, ma poi si è trasformata nel suo mestiere.

Molte volte non siamo noi a compiere le scelte, ma è il destino a farlo al posto nostro. Questo è proprio quello che è accaduto a Valentino Libro. Quando aveva 13 anni, lui capì che la scuola e lo studio non avrebbero fatto parte del suo futuro, così decise di imparare un mestiere. La fortuna volle che vicino casa sua ci fosse una pizzeria. Qui apprese le basi dell’arte bianca. Inizialmente non gli permettevano di avvicinarsi al forno o di realizzare delle pizze, perché ancora troppo giovane. Ma, grazie al suo costante impegno, a 17 anni riuscì a diventare primo pizzaiolo.

Non avevo mai pensato – spiega Valentino Libro – che il mio futuro potesse essere in pizzeria. All’inizio semplicemente la vedevo come un’alternativa alla scuola, ma con il tempo è cresciuta in me la passione per questo mestiere. Inoltre sono anche una persona molto ambiziosa. Per tale ragione ho deciso di conoscere nuove culture e ho lavorato per due anni come pizzaiolo in un ristorante italiano a Istanbul. Quando poi tornai in Italia, gestii per due anni una pizzeria, ma capii subito che era arrivato il momento giusto per dare vita a una realtà tutta mia. È così che è nato Libro’s ad Aversa. Qualche hanno dopo ho aperto anche un altro locale a Marano di Napoli, dove però abbiamo puntato sul format all you can eat.

Ambizione è la parola d’ordine di Valentino Libro, e proprio grazie a questa è riuscito a ottenere grandi risultati: primo fra tutti quello di aprire Libro’s e in breve tempo trasformarlo in un franchising. Inoltre la sua carriera è ricca di soddisfazioni e premi.

Infatti nel 2013 fu nominato Campione Intercontinentale e ambasciatore della pizza in Turchia e nel 2014 fu premiato con il titolo di Campione del Mondo.

Un ruolo fondamentale lo ha avuto anche la sua esperienza all’estero, perché gli ha dato l’impulso a viaggiare e a scoprire ingredienti nuovi da portare nelle sue pizzerie.

Per quanto riguarda la realizzazione della pizza – ha spiegato il patron di Libro’s -, non mi è mai piaciuto focalizzarmi sull’aspetto tecnico, ovvero sull’impasto della pizza, perché anche tutto il resto, a partire dal servizio, deve essere adeguato. Per quanto riguarda però il prodotto sono molto tradizionalista. Realizzo un impasto diretto, riducendo al minimo la quantità di lievito, ma aumentando al massimo le ore di lievitazione. In questo modo l’impasto si presenta molto soffice e morbido. È sul topping, però, che abbiamo deciso di osare, realizzando dei condimenti estrosi e particolari. Mi concentro molto di più sulla selezione di ingredienti di qualità e sulla realizzazione di accostamenti inediti. Il nostro desiderio è quello di far divertire il cliente”.

Un esempio della ricerca di un connubio tra impasto tradizionale e condimento innovativo può essere la pizza Mortadella e Limone.

Se gli si chiede, però, quale sia la pizza che rappresenta la sua filosofia risponde – senza pensarci – così: la bufalina.

Questa è stata la pizza che gli ha cambiato la vita, che gli ha permesso di vincere numerosi premi, ma soprattutto perché “se si ama sperimentare – conclude Libro – bisogna comunque partire dalla semplicità e non c’è una pizza più semplice della bufalina”.

Locali: Viale J. F. Kennedy 5 Aversa (CE); Via G. Falcone 49 Marano di Napoli (NA)

Facebook: Libro’s COOL

Instagram: Libro’s COOL

The following two tabs change content below.

Matteo Cicarelli

Sono Matteo e sono laureato in Lettere Moderne e in Editoria e Scrittura. Fin da quando sono piccolo amo raccontare storie. La gastronomia è una delle mie più grandi passioni e adoro parlarne, anzi… scriverne.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *