Nata nel 2017 dall’idea imprenditoriale del giovane Luca Cimmino e sua sorella Rita, la pizzeria “ Cimmino ’s” pone le sue fondamenta nel comune di Marano della città metropolitana di Napoli. La Cimmino ’s è considerata un piccolo giovane gioiello della ristorazione locale che, con la sua politica aziendale fermamente convinta della ricerca continua di prodotti di eccellenza, si colloca come una delle pizzerie più apprezzate di sempre.
Il concept che sta alla base di Cimmino’s, che ha a cuore la scelta delle materie prime, per le quali ‹‹non badiamo a spese››, ma anche gli aspetti funzionali come ad esempio l’impiattamento, è stato inizialmente quello di coniugare la pizza d’asporto come prodotto di qualità e la comodità nella fruizione.
‹‹Partendo dalla selezione dei grani che compongono le nostre farine, tutte macinate a pietra e non raffinate industrialmente, fino al momento della consegna, facciamo il possibile per garantire le qualità organolettiche del prodotto›› ci spiega Luca Cimmino che per riuscire nel suo intento ha escogitato un piano infallibile: posizionare la pizza su un foglio di carta oleata molto poroso in grado di trattenere meglio l’umidità rilasciata e mantenere calore e il distacco con il cartone››. Importante elemento di differenziazione rispetto a tutti i competitors del settore e grazie al quale la Cimmino ’s riesce a posizionarsi con molto successo nelle prime scelte dei clienti. Tanto che a solo un anno dall’apertura, la Cimmino ’s si è trasformata inaugurando un locale piccolo ma accogliente da quaranta coperti e dallo stile provenzale. Con il restyling ‹‹abbiamo in mente un nuovo format, destinato a un segmento di nicchia, di persone che si intendano di pizza, ma anche di vino e birre artigianali, senza ovviamente abbandonare l’asporto››.
I clienti d’altro canto risultano essere piacevolmente sorpresi – come si evince dai vari like e commenti lasciati sulle pagine social della pizzeria – dallo staff di Cimmino ’s che con simpatia e cordialità ama comunicare la propria visione della pizza, dare loro informazioni in modo da guidarli a una scelta consapevole e non a una propinata di forza.
Ma soprattutto ciò che attrae i clienti è certamente la qualità delle materie prime utilizzate che, ci spiega il giovane pizzaiolo, ‹‹richiede a monte un’accurata selezione a partire dalla scelta dei grani, farine di media forza per creare il nostro impasto soffice, il cornicione alto ed alveolato come vuole la tradizione napoletana, ma anche dei prodotti per il topping delle pizze rigorosamente made in sud››. La promessa è l’alta digeribilità della pizza che dipende dalle tecniche di fermentazione e lievitazione degli impasti: ‹‹i miei impasti indiretti lievitano a temperatura controllata per un minimo di 36 ore ad un massimo di 48 ore›› ci dice Luca sottolineando gli alti tempi di lievitazione che permettono alla sue pizze di “sciogliersi in bocca”.
Da pizzaiolo napoletano DOC, Luca consiglia di assaggiare la sua Margherita, perché ‹‹tutti la fanno, ma pochi sanno farla bene; infatti la Margherita è una delle pizze più difficili da realizzare, bisogna trovare il giusto equilibrio tra il pomodoro, il fior di latte, formaggio e basilico››. Lasciamo a lui ovviamente i segreti del mestiere. Consigliatissima anche “La Massimo”: base bianca con vellutata di pomodorino giallo, ricotta, acciughe e basilico. Una goduria per gli occhi e un piacere per il palato!
Marika Manna
Marika Manna
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