Il connubio di tradizioni del Flame a Nocera Inferiore

Livio Montesarchio nel suo locale, il Flame a Nocera Inferiore, ha deciso di proporre i piatti della tradizione campana in chiave moderna, accostandoli a tipiche preparazioni asiatiche.

Quando si compie un viaggio, si dice che avvenga un arricchimento interiore, perché si entra in contatto con culture diverse. Tutto ciò non fa dimenticare la propria tradizione, anzi, ne accresce il legame. Questo è vero anche nell’enogastronomia, perché immergendosi nella tradizione culinaria di un altro Paese, è possibile aprire la mente e conoscere gusti inaspettati.

Proprio quello che aveva in mente Livio Montesarchio quando ha deciso di dare vita al suo ristorante Flame, situato presso Nocera Inferiore in Campania, Provincia di Salerno, in cui viene proposto un viaggio tra i sapori nuovi e quelli della tradizione. Le ricette della tipica cucina campana si integrano con quelle della cultura intercontinentale, dall’Asia al Sud America.

Flame – racconta il patron – nasce dal desiderio di realizzare un locale gourmet: siamo partiti come hamburgheria e braceria, ma da sempre proiettati verso il bistrot. Proponiamo piatti in chiave moderna, senza dimenticare le nostre origini ma, soprattutto, con lo scopo di valorizzare i prodotti dell’Agro Nocerino Sarnese. Abbiamo deciso di affiancare questi alimenti alle preparazioni cinesi e giapponesi, perché sono paesi che mi hanno sempre affascinato. Ci siamo chiesti se fosse possibile unire queste due culture e abbiamo provato. In tal modo, siamo anche riusciti a proporre qualcosa di differente dagli altri ristoranti”.

Lo scopo di questo locale è quello di far divertire i commensali, proporre quasi un gioco, mascherare e nascondere la tradizione, cambiare forma alle ricette classiche. “Quando i nostri clienti assaggeranno la pietanza, non potranno far altro che ricordare i pranzi domenicali in famiglia. Proprio per tale ragione abbiamo deciso di proporre un bao ripieno di genovese, ovvero il sugo che a tutti i campani ricorda la nonna”.

Stravolgere i piatti della tradizione potrebbe sembrare quasi un sacrilegio. Soprattutto, si potrebbe rischiare di non incontrare il gusto dei clienti, ma questa scelta, forse azzardata, ha ben ripagato Montesarchio. Oltre all’idea, molto apprezzata dai clienti è la ricercatezza degli alimenti, “dei prodotti di nicchia sempre della nostra terra – con una propria storia e un proprio gusto -, i quali, combinati insieme, non si coprono, anzi si elevano l’un l’altro. Inoltre, cerchiamo costantemente di proporre materie prime stagionali, tanto che abbiamo deciso di cambiare costantemente il menu. La carta, in soli 7 mesi, è stata modificata 3 volte”. 

Quando si chiede al patron quale sia il piatto che meglio descrive il suo locale, sostiene che ogni pietanza sia intrisa della filosofia del Flame, ovvero un connubio unico di tradizioni, espressa al meglio dal Gyoza napoletano: trattasi di ravioli di riso farciti con salsiccia peperoncini verdi e provola, serviti con salsa allo scarpariello e riduzione di peperoncini verdi. Oppure che sia rappresentata dal carpaccio di Black Angus americano con scarola riccia, pomodorini gialli e rossi, olive taggiasche e pecorino Occelli affinato al Barolo, su croccante di pizza in pala con affumicatura al faggio.

Facebook: Flame

Instagram: flame_nocera

Numero di telefono: 331 646 2395

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Matteo Cicarelli

Sono Matteo e sono laureato in Lettere Moderne e in Editoria e Scrittura. Fin da quando sono piccolo amo raccontare storie. La gastronomia è una delle mie più grandi passioni e adoro parlarne, anzi… scriverne.

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