Chiunque dica ad Antonio Tancredi (pizzeria Diametro 3.0) che il lockdown e il Covid 19 possono fermare la produzione e il consumo della pizza, ha decisamente sbagliato indirizzo. Parlando con lui, infatti, ci si rende subito conto di come tutto ciò non sia possibile e neanche pensabile.

Qualità ed evoluzione: «Diametro 3.0»
«Pizzaioli si nasce, devi averlo dentro» mi dice subito Antonio Tancredi, che insieme al fratello e ad un altro socio proveniente dalla scuola di “Vesi”, gestisce la pizzeria «Diametro 3.0». L’idea originaria, mantenutasi nel tempo, era quella di portare novità ed originalità nella zona di Casoria, per poter regalare la particolarità di una cucina gourmet, di alta qualità e di attenzione ai prodotti. La passione è fondamentale, ma anche l’esperienza conta e, parlandone al telefono col diretto interessato, mi rendo conto che ciò che qui è davvero valorizzata è la scelta di ogni materia e di ogni ingrediente, che viene selezionato recandosi direttamente sul posto.
L’impasto di 3 farine ha richiesto un lungo processo di scelte e di combinazioni, che hanno poi permesso al risultato finale di soddisfare immediatamente i gusti dei clienti. Dall’apertura, avvenuta il 31 di ottobre del 2018, le idee si sono susseguite intervenendo dall’inizio alla fine del percorso di realizzazione di ogni pizza, che qui è definita come un piatto completo. Ad esempio, l’olio proviene direttamente da un piccolo frantoio pugliese, a conduzione familiare, «Letizia», che Antonio e i suoi soci raggiungono personalmente.

Come nasce una pizza
Dietro la storia di una pizza, oltre ad impegno e motivazione, da «Diametro 3.0» ci sono anche continui miglioramenti per permettere alla cucina stessa di reinventarsi e di restare al passo con i tempi, pur restando radicata nella tradizione classica che piace ancora.
«Il menù viene generalmente cambiato 3 volte l’anno, a seconda della stagione proponiamo diversi ingredienti per offrire sempre diversità e cambiamento, in rapporto al periodo. Ad esempio, la pizza “Essenza” propone tra gli ingredienti pesto e stracciatella fatti da noi ed un pomodoro di prima scelta della tenuta “Carbone”».
Senza fermarsi mai
L’emergenza causata dal Covid ha imposto duri colpi ai settori della ristorazione e così «Diametro 3.0» si è subito reinventata tramite l’aggiunta dell’asporto che prima non era mai rientrato tra le attività in programma, considerando la grandezza della sala della pizzeria. Ma ora, grazie a 7 corrieri e ad un cartone da pizza che permette di mantenerla più calda, anche il domicilio e l’asporto sono una parte fondamentale del servizio.
«Nel rapporto con i clienti siamo in grado di accontentare le esigenze, ma cerchiamo anche di proporre sulla tavola ciò che creiamo senza troppo stravolgere il prodotto finito. Chi ci sceglie, lo fa anche e soprattutto per la nostra identità e a noi piace che resti tale». La pubblicità, non solo tramite le persone, ma anche tramite la rete e i canali social ha fatto da riflettore regionale e non solo e grazie anche alla qualità dell’estetica, che corrisponde al gusto, ha permesso a «Diametro 3.0» di crescere ancora di più nel gradimento da parte dei clienti.
Maria Perrotta
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