La passione per la pizza ha spinto Paco Linus a diventare il presidente dell’associazione GPN e ha promuovere questo prodotto in tutto il mondo, anche attraverso dei format televisivi.
Un insegnante ha il compito di trasmettere le proprie conoscenze agli altri, e spesso questo desiderio nasce dalla passione per il proprio mestiere. Il sogno di diffondere e rendere la pizza napoletana famosa in tutto il mondo ha spinto Paco Linus a impegnarsi costantemente nella sua associazione e nella realizzazione di diversi format. Secondo lui, l’aspetto fondamentale è restare legati alla tradizione, perché rappresenta la base su cui poter poi costruire un’idea personale, una filosofia di lavoro o un proprio impasto.
“Io mi occupo – ha spiegato Linus – di insegnare l’arte della pizza e di consegnare attestati di istruttore. La prima cosa che mi preme insegnare a questi giovani è che la tradizione è la tela bianca su cui si deve iniziare a disegnare. Tutto parte dal primo impasto, ovvero acqua, farina e lievito. Da qui sono nate tutte le altre tecniche. Io vengo da una famiglia di pizzaioli, proprio questo amore e il legame con l’arte bianca mi hanno spinto a diventare presidente dell’associazione napoletana GPN (Gruppo la Piccola Napoli), giacché volevo trasmettere la mia passione, le mie conoscenze e aiutare a formare nuovi pizzaioli. Con il tempo abbiamo realizzato una vera e propria famiglia e siamo riusciti a consegnare l’attestato di istruttore a 500 pizzaioli diffusi in tutto il mondo.
Quando si entra nella nostra associazione, si sa che si entra a far parte di un gruppo coeso, sempre pronto a tendere una mano. Sono stato il primo a diffondere l’idea di portare i corsi direttamente in pizzeria, perché l’unico modo per migliorare il proprio prodotto è aggiornarsi continuamente. Studiare le nuove tecniche diventa fondamentale. Inoltre, abbiamo stretto un legame con svariate aziende del nostro territorio, come l’azienda Fiammante, in modo tale che tutti gli associati possano avere delle agevolazioni. Abbiamo collaborato con campionati, ma soprattutto quando una pizzeria è in difficoltà e ha bisogno di pizzaioli, le mettiamo in contatto con i nostri associati. Non lasciamo mai da solo nessuno: siamo una famiglia“.
Il riferimento alla famiglia e il legame con la tradizione di Paco Linus emerge anche quando gli si chiede quale sia il suo segreto nella realizzazione della pizza. Lui non ha dubbi, il trucco per rendere speciale un prodotto è la semplicità. Infatti l’impasto non deve essere altro che “quello dei nostri padri con acqua, farina e lievito. L’impasto viene fatto lievitare per 8 ore e poi rimane a maturare per altre 12 ore. Proprio per questo motivo, le mie pizze preferite sono la Margherita e la Marinara. Un prodotto semplice che deve far emergere il gusto degli ingredienti e dell’impasto stesso”.
L’estro creativo di Linus ha reso possibile anche la realizzazione di un format che unisce calcio e pizza. Un connubio da sempre esistito, ma che il presidente della GPN ha portato all’ennesima potenza, realizzando l’angolo pizza e food presso Tele A, durante la trasmissione Tifo Azzurro.
“Ogni volta portavo un pizzaiolo o un esperto del settore food diverso. Tutto è nato nel periodo in cui stavo promuovendo Navigando con Gusto, il primo trofeo di MSC crociere. Lì ho pensato di rendere esplicito quel legame che c’è sempre stato tra pizza e calcio. Allora perché non portare la pizza e il food in un programma che parla di soprt, ma soprattutto del Napoli? All’interno della trasmissione abbiamo creato un angolo food, nel quale promuovere le eccellenze del territorio e la nostra tradizione”.
Matteo Cicarelli
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Giusto e condivido a pieno il pensiero e il format di paco Linus .
Io sono un pizzaiolo vecchia scuola e sono la terza generazione ,ed e giusto che x formare pizzaioli bisogna partire dalla tela bianco o meglio la tradizione .
Faccio parte del GPN