In una sera d’estate, Sebastiano Petrillista passeggiando con un suo amico per le stradine di Scario, cittadina costiera del Cilento parlando di Gin
Sebastiano ed il suo amico, titolare di un ristorante a Cardiff con annesso Gin Bar avevano parlato della moda del Gin che da alcuni anni dilagava in Europa. In quel momento Sebastiano ha un’illuminazione: “quale miglior pubblicità per il Cilento?“
Sebastiano decide così di iniziare la ricerca delle migliori botaniche e sceglie “quelle che riproducono tutti i sapori, gli odori e le sensazioni della costa Cilentana“. Le botaniche di questo Gin non provengono da una zona qualunque del Cilento ma dai terreni dell‘Azienda San Fantino.

La storia
Tutto inizia negli anni ’70. Fiamma Pintacuda Petrilli, madre di Sebastiano, si oppose all’espropriazione di una striscia di terra che attualmente è parte dell’Area Marina Protetta della Masseta. Per impedire che il terreno diventasse una lingua di asfalto, la Signora Fiamma e i suoi figli lo donarono al Fondo Ambiente Italiano per preservarlo. Questa lotta le farà conquistare meritatamente il soprannome di “Guerriera”.
Proprio in quei luoghi, Sebastiano raccoglie a mano tutte le botaniche che rendono unico il suo prodotto: le foglie di mirto, i limoni della costa cilentana, il finocchio di mare e il ginepro rosso, re indiscusso del Cilento Wild Coast. Tutti gli altri gin di note marche in commercio sono infatti, aromatizzati col ginepro comune (Juniperus Communis) che dona sfumature diverse al prodotto finale.
Gli ingredienti della macchia mediterranea contenuti nel Cilento Wild Coast donano sapidità e freschezza singolari a questo gin. Sebastiano afferma che “è come stare a bagno nelle acque della costa cilentana e ammirare la macchia mediterranea che si trova sulla spiaggia“.

Il gusto del gin creato da Petrilli è unico grazie alla cura di ogni minimo dettaglio. Come spiega Petrilli: “le botaniche vengono distillate al massimo dopo 48 ore dalla loro raccolta presso la BeSpoke Distillery che negli ultimi anni propone dei prodotti di alta qualità per la mixology“. Ogni bottiglia del Gin Cilento Wild Coast è speciale perchè la stagionalità delle materie prime può donare profumi e sfumature olfattive diverse.
L’etichetta della bottiglia è ideata personalmente dallo stesso Petrilli che ha voluto dare una “carta d’identità” al suo prodotto esaltando luogo e colori. Chiudendo gli occhi e gustando il Cilento Wild Coast ci si può tuffare nelle acque blu del Cilento. Il profumo resinoso e delicato del ginepro rosso porta alla mente il ricordo delle estati in riva al mare mentre si gusta una limonata fresca.
Sebastiano consiglia di consumare il prodotto liscio a temperatura di frigo e accompagnato da una fettina di limone, ma è perfetto anche per preparare dei Gin Tonic di eccellente qualità.
Maria Perrotta
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