I Ravioli

Origine

I Ravioli sono tra i piatti “clou” della domenica, solitamente. Una sfoglia fragrante di pasta all’uovo che racchiude un gustoso ripieno che può essere come si desidera.

La loro “nascita” ha luogo nell’antica Roma e ce ne riporta alcune testimonianze un gastronomo del tempo di nome Marco Gavio Apicio, che parla del “patinam apicianam” una sorta di “antenato” del raviolo moderno.

Questo tipo di pasta ripiena, inizierà ad essere maggiormente diffusa e conosciuta a partire tra il XII e il XIII secolo, durante il Medioevo e in particolare a Genova, grazie ai mercanti che iniziarono a importare spezie e condimenti dalle città con cui si relazionavano.

Sarà infatti la città ligure ad attribuirgli il nome, che deriverebbe o da “rabiola”, letteralmente “piccola rapa” per indicarne il primo ripieno, o dal termine “rovigliolo”, “aggrovigliato” per indicarne la malgama di ripieno al suo interno.

Secondo un’altra versione, invece questa pasta prenderebbe il nome dal uno dei primi cuochi che ne iniziarono la produzione, che di cognome faceva, per l’appunto Ravioli, che aveva un “pastificio” in zona e iniziò a servirli prima al suo “staff” e poi ai commensali.

Varianti

I Ravioli, dunque possono avere varie forme, dimensioni e ripieni. Tra i più famosi troviamo gli agnolotti piemontesi con carne, i tortelli di zucca mantovani e i ravioli alla sorrentina a base di mozzarella e pomodoro.

Ma possono essere farciti con qualunque tipo di carne o verdura e possono essere conditi in qualunque modo, dai sughi più decisi come i ragù a quelli più delicati come un pomodorino o burro e salvia.

Esisono anche “versioni” dolci, che vengono solitamente o fritti o cotti al forno e farciti con creme dolci come quella alla nocciola o al pistacchio o con formaggi e conditi con zucchero a velo o miele… Insomma, un buon piatto di ravioli mette d’accordo tutti!

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