Il finocchio: l’ortaggio alleato del cervello

Il finocchio tra storia e curiosità

La storia del finocchio risale a tempi antichissimi.Conosciuto soprattutto per il suo uso alimentare e curativo. Già Plinio ci parla del finocchio come ottimo rimedio per curare la vista e mantenersi giovani. Nell’ antica Roma i gladiatori si nutrivano di finocchi per accrescere il loro vigore e coraggio.

Peculiarità

Foeniculum vulgare è la pianta di finocchio, una pianta erbacea mediterranea appartenente alla famiglia delle Apiaceae. La sua peculiarità è l’avere una consistente aroma grazie alla presenza di anetolo, un’ essenza usata per la preparazione di liquori come la sambuca. Di colore bianco, dal sapore dolce e una consistenza croccante risulta gradevole al palato.

Il finocchio: finocchio selvatico e finocchio coltivato

Le varietà appartenenti alla stessa famiglia, sono due: quella selvatica ( o finocchietto) cresce in modo spontaneo ed è usato come pianta aromatica, e quella coltivata dal sapore più dolce e meno pungente di quello selvatico. Secondo l’ antica saggezza contadina, i semi di finocchio vanno seminati nell’ orto a luna calante nel mese di luglio, pronti a crescere sane per durare tutto l’ inverno.

Il finocchio: la coltivazione

La coltivazione del finocchio risale al 1500.Il finocchio ama un’ inverno mite. Soffre le gelate. Ci sono i finocchi precoci che si raccolgono dopo 70 – 80 giorni dal trapianto e quelle tardive, che impiegano anche 5-6 mesi per maturare. Cresce in terreni argillosi, fini, sabbiosi, limosi, ovvero in zone rialzate senza ristagni.

Il finocchio: valori nutrizionali e benefici

Il finocchio ha un basso contenuto calorico (circa 9 Kcal/100g ) tanto che noi nutrizionisti lo consigliamo ad libitum a chi deve perdere peso. E’ ricco di fibre, di acqua, di sali minerali ( calcio, potassio, fosforo), utile per rinforzare le ossa, prevenire i crampi, la stanchezza. Contiene la vitamina A (per proteggere la pelle, regolare il funzionamento di retina, vita), la vitamina B, per il corretto funzionamento del cervello, l’apparato circolatorio, la vitamina C per rafforzare il sistema immunitario. Grazie al potassio fa bene al cervello, in quanto facilita la trasmissione degli impulsi nervosi aumentandone l’ossigenazione. E’ un diuretico, elimina le tossine. Contiene fitoestrogeni, un equilibrante naturale dei livelli di ormone femminile utile nello stimolare la produzione del latte, nell’ alleviare i sintomi della menopausa. I suoi frutti, detti semi, contengono un olio dolce, l’ anetolo, e il fenicone, una sostanza amara. Contiene flavonoidi per le propietà antiossidanti. E’ grazie a queste sostanze che dipende l’azione stimolante della verdura sulla motilità dello stomaco e dell’ intestino. E’ utile nel contrastare il gonfiore, la pesantezza addominale, la flatulenza, il meteorismo, le eruttazioni. Migliora le funzionalità epatiche. E’ contro la gotta, l’ inappetenza. Favorisce il senso di sazietà.

Il finocchio: in cucina

Il finocchio può essere consumato crudo o cotto. E’ utilecome tisana, decotto, infusi. Come pinzimonio per insalate, gratinati, come condimenti a zuppe, minestre, secondi piatti. I semi di finocchio sono usati per aromatizzare e conservare i salumi.

Ricetta: finocchi gratinati ( un contorno facile, gustoso anche per chi deve scendere di peso)

2-3 finocchi coltivati nell’ orto

1 scamorza

un po di pane grattuggiato

timo, salvia, origano (q.b.)

un cucchiaio di olio extravergine d’oliva

Procedimento

Dopo aver lavato bene i finocchi, tagliarli a fettine sottili e in una pirofila insaporirli con una leggera impanatura di pangrattato, scamorza tagliata a fettine, timo, salvia, origano e olio extravergine d’ oliva.

Cuocere in forno a 180°C per circa 20 minuti.

Per gli intolleranti al lattosio aggiungere la scamorza delattosata e per gli intolleranti al glutine usare il pan grattato senza glutine.

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Felicia Di Paola

Biologa e Nutrizionista. Specialista in Scienza dell'Alimentazione. Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli.

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