Anche noi della Buona Tavola abbiamo voluto dedicare un focus sulla pasta e i falsi miti che spesso accompagnano l’alimento principe della cucina italiana. Fra questi, quello secondo cui la pasta mangiata di sera sarebbe fonte di calorie nemiche per la dieta. Per evitare che le false credenze influenzino il nostro stile di vita, abbiamo ascoltato il parere della nutrizionista Francesca Marino. Con l’esperta abbiamo approfondito “in pillole” l’argomento della pasta, vasto e pieno di variabilità a seconda dei casi presi in considerazione.
Alimento semplice e sano, fonte di energia.
“Grazie alla sua composizione di semola di grano duro e acqua, la pasta può definirsi un prodotto assolutamente naturale e semplice – spiega la dottoressa Marino – ha la proprietà di mantenere attivo il nostro metabolismo”.
La pasta rientrebbe dunque fra i cibi “amici” del nostro benessere: “composta dal 70% di carboidrati complessi, dal 13% di proteine e pochissimi grassi, la pasta ci fornisce l’energia di cui abbiamo bisogno per affrontare la giornata” conferma la nutrizionista. La dottoressa Marino ha utilizzato una metafora di effetto per trasferirci il valore nutrizionale della pasta. “Una legna per il camino: è così che la pasta funziona per organismo umano”. Un sollievo ascoltare queste notizie per noi appassionati di cultura enogastronomica.
Della pasta apprendiamo che si tratta di un alimento buono e completo, che acquista carattere con il giusto condimento. “È ottimale l’accompagnamento della pasta alle verdure, al pesce e ai legumi: insieme formano un piatto completo a livello di proteine e di fibre” prosegue Marino.
I falsi miti legati alla pasta. Tutta una questione di dosi.
“Perché la pasta non diventi nemica della dieta, occorre prestare attenzione alle dosi e al condimento – raccomanda la Marino – è preferibile condire con parsimonia se si tratta di parmigiano e altri tipi di formaggi”. “In presenza di buona salute la pasta è un alimento positivo. Ha un basso indice glicemico, giova al cuore ed evita il rischio cardiovascolare” conferma la nutrizionista.
Il “mito” secondo cui la pasta farebbe ingrassare la sera, stando alle pillole di informazione della dottoressa Marino, è falso. Anzichè addossare tutte le responsabilità alla pasta, si dovrebbe ragionare su un’alimentazione varia e distribuita nei tre pasti canonici della giornata. Magari accompagnati da due spuntini: uno durante la mattina e uno al pomeriggio. “Si dovrebbe mangiare poco e spesso” conferma Marino.
Un altro punto a favore per la pasta “è la sua proprietà di conciliare il sonno e diminuire lo stress”, beneficio che si riscontra proprio con l’assunzione a cena dell’alimento. In altre parole si parla di uno stato di benessere dovuto alla serotonina contenuta nell’amido della pasta. “La serotonina è l’ormone del buon umore, frutto di una sintesi del glucosio che è presente nell’amido. Quest’ultimo è un fondamentale carboidrato della pasta” precisa la nutrizionista, premurosa nel guidarci attraverso le virtù nutrizionali della pasta.