Le origini
Ricco, intenso, fondente, al latte. Oggigiorno il cioccolato, o cioccolata, è uno dei cibi più apprezzati. Che si mangi da solo o si aggiunga come ingrediente ad una preparazione, il cioccolato, fa sempre tornare il buon umore. Eppure la sua storia ha origini molto antiche.
Per vedere una prima coltivazione del cacao bisogna, infatti, ritornare indietro nel 1000 a.C. con i Maya. Questa produzione venne poi perseguita dai loro “cugini” Aztechi, che iniziarono anche la lavorazione del cioccolato sotto forma di bevanda. I Maya e gli Aztechi però consideravano la pianta di cacao e il derivante cioccolato un qualcosa di “divino”. Legate ad esso vi sono infatti numerose leggende che vedono divinità ed uomini contendersi la “paternità” di questo buonissimo cibo.
Leggende sul cioccolato
Una di queste leggende, forse la più importante, è quella che vede come protagonista il dio Serpente Piumato, Quetzalcoatl. Pare che questa divinità custodisse numerose piante di cacao per conto degli altri dei e che un giorno volle condividerle anche con gli uomini. Sceso sulla Terra, insegnò loro la coltivazione del cacao e la produzione della xocoatl, l’antenata dell’odierna cioccolata calda.
Un’altra versione vede invece come protagonista un’eroica principessa. Lasciata a guardia di un importante tesoro per conto dell’amato, la giovane si sarebbe rifiutata di rivelarne il nascondiglio ai nemici e per questo venne uccisa. Dal suo sangue sarebbero poi spuntate le piante di cacao, i cui frutti conservano “l’amarezza” di quel sacrificio.

Altre storie vedono le origini del cioccolato affidate a un re Maya “semi-divino” Hunahpu, o alla dea azteca della fertilità Xochiquetzal. Insomma almeno ai suoi albori, veniva utilizzato in modo “religioso” come offerta agli dei , o comunque utilizzato nelle occasioni “importanti”.
Cioccolato: storia
Il cioccolato e il suo valore iniziarono a cambiare quando nel 1502 Cristoforo Colombo durante una delle sue ultime spedizioni lo assaggiò. Rimasto affascinato dal suo aroma decise di portarne alcuni semi ai reali di Spagna. Quello fu il primo “approccio” dell’Europa con il cioccolato.
Fu con Hermàn Cortèz, nel 1519, che ci fu l’introduzione vera e propria del cacao e del cioccolato in Europa. Dal quel momento, le piante di cacao si diffusero in tutto l’Occidente creando vere e proprie coltivazioni e “scuole” per la sua lavorazione; famose quelle di Modica, di Torino e Perugia dove lo si iniziò a lavorare anche in modo “solido”, ovvero formando le così dette “tavolette”.
A dargli maggiore risalto sarà poi la scoperta scientifica. Studi scientifici hanno infatti dimostrato come nel cioccolato (fondente) siano presenti agenti antiossidanti, che aiutano il cuore, e feniletilammina, che è in grado di stimolare i così detti “ormoni della felicità”.
Dunque, quando si hanno remore su se cedere o meno alla “tentazione”, bisognerebbe ricordarsi che quel pezzo di cioccolato era il “cibo degli dei”. Inoltre un solo pezzo non può che far bene al nostro corpo. Quindi, che si tratti di un pezzetto, che sia in forma di bevanda o di torta, lasciate che il suo ricco sapore vi avvolga e vi faccia sentire “divini” anche solo per un istante.

Simona Celentano
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