Vi raccontiamo di un format interessante che porta la vinificazione nel centro urbano della città di Milano
Ci troviamo in un posticino veramente particolare sul Naviglio Pavese, a Milano.
Cantina Urbana, un nome che dice già tanto col suo pay-off – produciamo il vino in città – esprime una dichiarazione aperta e concreta di ciò che realizza.
La nostra guida è Michele Rimpici, ideatore e fondatore di Cantina Urbana. Veronese, classe ’79, con un passato nel settore del vino e delle vendite, per anni ha lavorato con il Gruppo Calzedonia, lanciando il progetto Signorvino.


Dalle origini
“Cantina Urbana è un nome molto semplice: è la traduzione letterale di Urban Winery. L’uva proviene da vigne lontane dalla città. Queste vengono poi lavorate nel contesto urbano. In questo modo si dà la possibilità di vivere un’esperienza eno-gastronomica senza precedenti e senza doversi scomodare con l’automobile.” Con queste parole la introduce il fondatore.
Michele ci racconta che Cantina Urbana nasce nel 2018 dal desiderio di produrre vino in città, e ciò è stato realizzato anche grazie ad un gruppo di amici vignerons da tutta Italia. “Da loro si acquista l’uva. Questa viene trasportata nella Winery di Via Sforza 87 ed è lì che avviene la vinificazione e l’affinamento.“
Insomma, si tratta di una vera e propria cantina con pigia-diraspatrice, torchio, imbottigliatrice, etichettatrice e diverse tipologie di vasi vinari (in acciaio, anfore e barrique).


Unico brand, tre sfaccettature
Cantina Urbana consta di tre format: la winery, l’osteria e le rivendite di quartiere, tutte situate nella città di Milano.
La Winery si trova in Via A. Sforza 87 e durante l’anno ospita diversi tipi di eventi privati, di lavoro e musicali.
Le rivendite si trovano in Via Muratori, angolo Lazzaro Papi 22 e Via Carlo Ravizza 21. Essenzialmente sono Winery bar dove si possono acquistare le bottiglie e fare apertivi al calice, cicchetti e taglieri.
L‘Osteria che si trova in via Spaventa 1 è un locale dal gusto industriale, eclettico e sofisticato. All’interno un personale giovane e preparato sa sempre cosa consigliare a seconda delle esigenze e delle richieste del cliente.


Michele, proprio a questo proposito, ci tiene a presentare l’organigramma del personale: “Lo staff in Cantina è composto da due cantinieri – di cui un enologo – e dal personale per le visite, per le degustazioni e per gli eventi. Veniamo poi affiancati da un consulente enologo esterno, che di base è a Firenze, e ci confrontiamo con frequenza con i diversi vignerons“.
L’Osteria
Ad inizio di quest’anno è stata inaugurata l’Osteria, a pochi passi dalla Cantina. Questa vicinanza regala al pubblico un’esperienza più completa al termine delle degustazioni, attraverso la cucina dello Chef Matteo Milani. “Piatti tradizionali, semplici e accessibili che si abbinano ai vini che produciamo.“
Lo chef Milani – con un passato che va dalla ristorazione all’enogastronomia e un’esperienza in Signorvino – ha studiato un menu elegante ed accessibile. Le proposte sono frutto di una selezione accurata di materie prime Made in Italy, abbracciando la filosofia del rispetto e la valorizzazione del territorio, e rispecchiando il prodotto della Cantina.


La nostra Cena Urbana
Dal menu abbiamo ordinato due tipi di Crostoni: uno con taleggio, pancetta in tre cotture, fichi e riduzione di aceto balsamico; e l’altro con stracciatella, friarielli e noci. Di seguito una Polenta grigliata con baccalà mantecato fatto in casa. E infine il Tagliere del Cantiere: una selezione di salumi, formaggi artigianali, cavolfiore viola al limone, cime di rapa saltate e sottoli.
Nel menu ogni piatto in è sempre accompagnato dalla raccomandazione di un vino “Consigliato dal Cantiniere“.



I vini che abbiamo scelto
La nostra scelta è caduta su due vini bianchi: un Tranatt e un Ancestrale.
Il primo ha un nome in dialetto milanese: il Tranatt era il frequentatore delle vecchie osterie milanesi, dette “i Trani”. È un bianco strutturato, ampio e fresco con una spiccata acidità e una buona sapidità. Al gusto ci sono sentori di pesca, mela acacia e mimosa.
Il secondo, l’Ancestrale, proviene dai Colli Piacentini, chiamato così per via del metodo Ancestrale. Questo prevede una nuova fermentazione in bottiglia senza sboccatura: i lieviti rimangono e conferiscono un gusto più intenso al vino. La Malvasìa macera per cinque giorni sulle bucce e questo le conferisce un colore dorato, e nel gusto si ritrovano canditi, agrumi, frutta a polpa gialla e erbe aromatiche. Fresco al palato, ottimo per un’aperitivo a base di formaggi e salumi.


Per via del disciplinare di produzione vitivinicola, in etichetta non si possono inserire i nomi dei vitigni, ma viene indicata solo la tipologia di vino. Questo è dovuto all’obbligo di inserimento delle informazioni solo se l’uva viene raccolta, vinificata e imbottigliata nel medesimo luogo di produzione.
I nomi dei vini sono titoli di fantasia che vogliono rimandare alla città di Milano e alla sua storia. Ad esempio, la gamma degli “M” (Milano) richiama il nome della città e la grafica del logo della metro, oppure il Naviglio Rosso, la cui etichetta graficamente rimanda al Naviglio Pavese dove ha sede, appunto, la Cantina.
I vini che producono e non solo
Michele ci descrive l’ampia produzione: “La gamma dei vini che produciamo è vasta: 15 tra rossi, bianchi e rose in purezza o blend.” Rimpici ha inoltre avviato il progetto Maninude: si tratta di un’azione di scouting di piccoli produttori in particolari zone vitivinicole su tutto il territorio italiano. E proprio così è nato l’Amaro Asso di Erbe di Cantina Urbana, come il risultato di una collaborazione con un produttore lombardo di liquori e grappe. Il prodotto finale è un amaro artigianale composto da diciotto erbe, dolce e perfetto a conclusione di un pasto.


Cantina Urbana un punto di riferimento sempre attivo
Michele ci spoilera alcuni programmi e partecipazioni per quest’anno: “Da Settembre ricominceremo a organizzare serate a tema. In autunno, come negli scorsi anni, avremo un ruolo attivo nella Milano Wine Week e in tutti gli eventi del mondo enologico ed enoturistico.“
E noi nel frattempo passiamo al prossimo calice.
Winery – Via Ascanio Sforza, 87 – tel. 02 27014347
Osteria – Via Silvio Spaventa, 1 – tel. 02 62065858
Rivendita Zona Porta Romana – Via Muratori angolo Lazzaro Papi, 22 – 02 52807747
Rivendita Zona De Angeli – Via Carlo Ravizza, 21 – 02 54075414
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