La melanzana: storia, proprietà e benefici

Storia ed etimologia della melanzana

Il termine melanzana deriva dal latino “ malum insanum” ( mela insana) modificata poi in melanzana per il contenuto in solanina, una sostanza tossica che mangiata cruda e in elevate quantità provoca disturbi gastrointesinali e danni al sistema nervoso.
Apprezzata dagli arabi sin dall’ antichità che la fecero conoscere agli spagnoli, originaria della Cina e dell’ India che la usavano come ingrediente di bellezza, oggi la melanzana è coltivata negli orti e terrazzi di tutta l’ Italia.

Per secoli, in Europa veniva utilizzata come ornamento perchè si riteneva che mangiarla provocasse alito cattivo , pazzie, lebbra e persino tumori. Nella medicina popolare africana, invece, si riteneva fosse d’aiuto per curare epilessia e convulsioni.
Consigliati sin dal 1560 dal celebre medico e naturalista senese Mattioli, i frutti sono delle grandi bacche carnose, dalle forme e colori diversi vanno dall’ allungata e viola alla chiara e rotonda.

Proprietà nutrizionali


Della famiglia delle Solanacee ( Solanum melongena) come i peperoni, le patate e i peperoni, hanno un sapore deciso e inconfondibile. Sono ipocaloriche ( 15 cal/100g) , ma se fritte aumentano di 150 cal per l’ olio assorbito. Contengono potassio, magnesio, acqua, fibre, antiossidanti, antocianine, vitamina B, C, acido folico. Noi nutrizionisti le consigliamo nei regimi alimentari equilibrati e soprattutto in questa stagione estiva per le sue proprietà organolettiche e di freschezza

Controindicazione: contiene la solanina, una sostanza tossica contenuta nella polpa cruda che si elimina con la cottura.

Proprietà terapeutiche


Le melanzane curano le patologie della circolazione del sangue, la fragilità capillare, sono diuretiche, ostacolano l’invecchiamento cellulare, riducono il colesterolo, regolarizzano e stimolano l’ attività del fegato, del pancreas e dell’ intestino. Sono diuretiche, drenanti, lassative, sazianti

Come cucinarle?


Bollite, ripiene, trifolate, al forno, indorate e fritte, grigliate e condite con erbe aromatiche sono molto utilizzate nella cucina mediterranea. Si accompagnano bene come contorni ai secondi di carne, pesce o come piatti unici, la tradizionale pasta alla siciliana o parmigiana di melanzane.

Ricetta Parmigiana di melanzana

Un piatto unico, mediterraneo, appetitoso.

Ingredienti:

  • 1 kg di melanzane fresche dell’ orto
  • 500g di conserva di passata di pomodoro
  • foglie di basilico
  • 1-2 spicchi di aglio
  • parmigiano reggiano grattugiato
  • olio extravergine d’ oliva per friggere

Procedimento:
Disidratare con sale fino le melanzane tagliate a fette in modo che rilasciano acqua da eliminare e risultino morbide per poi andarle a friggere in olio bollente extravergine d’ oliva. In una pentola a parte preparare il sugo con conserva di passata di pomodoro, foglie di basilico, spicchio d’ aglio.
In una teglia da forno antiaderente effettuare uno primo strato di melanzane, coprirle con fior di latte tagliata a pezzetti, sugo, spolverata di parmigiano reggiano grattugiato. Fare gli strati fino a terminare tutte le melanzane. Cuocere la parmigiana in forno per 30 minuti a 180 °C.

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Felicia Di Paola

Biologa e Nutrizionista. Specialista in Scienza dell'Alimentazione. Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli.

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