Di fronte ai propri occhi il profilo del Vesuvio, che emerge dal blu sfaccettato del mare del Golfo di Napoli. Blu di cui l’occhio non afferra la fine, che si perde nell’orizzonte, ma di cui trova facilmente l’inizio, nel piatto che è davanti a sé. Questo è il panorama de L’Accanto di Vico Equense, ristorante di Alta Cucina del Grand Hotel Angiolieri, dove si cena praticamente “sospesi sul mare”.
RICORDI CHE CREANO NUOVI RICORDI, LA FILOSOFIA DE L’ACCANTO
La proposta del ristorante è costruita intorno ad un filo conduttore che è la base di ogni relazione con il cibo: il ricordo, la memoria, la nostalgia. La proposta culinaria de L’ Accanto e del suo creatore, lo chef Fabrizio De Simone con la sua brigata di ben quattordici cuochi, parte da quei ricordi che affondano nella tradizione familiare e personale di ognuno di loro, e di ognuno di noi, a ben pensarci. Ricordi che percorrono un cammino celebrale ed emotivo fino ad incontrare tecniche contemporanee e all’avanguardia.
È su questo movimento che si sviluppa la filosofia gastronomica de L ’Accanto. Parte da una sfumatura, da un dettaglio estrapolato dalla sfera del ricordo e dell’emotività e li rende forza generatrice per un piatto di Alta Cucina. Elaborato, sì, ma in cui è semplice immedesimarsi; sofisticato nella preparazione e negli abbinamenti, ma semplicissimo nella sostanza. Sostanza gustosa, così come lo erano i piatti, le ricette, le situazioni da cui questi si generavano e si generano ancora.
ANIMA E BOTANICA, DUE MODI DI DEGUSTARE
Al ristorante L’Accanto si può scegliere di godere del proprio pasto in due modi: attraverso uno dei due menu degustazione, Botanica e Anima, oppure creandosene uno personale, scegliendo tra i piatti proposti.
BOTANICA
Il primo dei due menu è quello denominato Botanica, completamente vegetariano.
Composto da 8 portate tra cui quello con la ripetizione rafforzativa Carota, carota, carota, che vede l’ortaggio cotto in soluzione acida, arrostito e poi servito con le sue bucce e con una terra realizzata con la barbetta essiccata.
Altra proposta interessante è il Biscotto di cavolfiore: il cavolo viene cotto a bassa temperatura (CBT) e laccato, avvolto da due cialde di quinoa e guarnito con una polvere di cime crude del cavolfiore e con una salsa derivante dalla fermentazione dello stesso.
Buona parte degli ortaggi e delle verdure proviene da un piccolo orto che lo staff sta portando avanti dall’apertura, nel 2006, ingrandendolo anno dopo anno, e puntando a diminuire la fornitura esterna.
Un altro tema caro a Fabrizio e alla sua squadra è l’impatto ambientale della propria cucina. In quest’ottica si inserisce anche la creazione di piatti di recupero, come ad esempio il Tortello di pane, una pasta ripiena realizzata con il pane non servito del precedente servizio.
ANIMA
Il secondo menu è quello chaimato Anima, un nome-manifesto dell’idea di cucina de L’Accanto.
Una degustazione di 9 portate che parla di territorio e delle sue anime, sia umane, sia in termini di materie prime.
Anime sorrentine, racchiuse in un corpo fatto di avanguardia culinaria, sapienza tecnica e sperimentazione.
Tra i piatti più celebrati dalla clientela vi è La lingua, piatto che Fabrizio ha ricreato ispirandosi alle braciole ripiene che gli preparava sua madre.
Il taglio viene ripiegato su se stesso, pressato e farcito per poi essere finito con un puzzle di pomodoro e pecorino Carmasciano, e un brodetto umami che altro non è che la sua acqua di cottura ristretta.
I DOLCI E I VINI
Da poco il Grand Hotel Angiolieri ha ampliato la brigata del ristorante con un pastry chef, Ferdinando Barba, il quale firma i dolci dei menu degustazione, come Mandarino.
In questo piatto l’agrume viene svuotato e riempito con una mousse del medesimo, un sorbetto al basilico e un biscotto alle noci.
Il tutto viene servito poi all’interno della buccia, resa completamente edibile e morbida grazie un lavaggio in acqua della durata di 24 ore.
In espansione anche la cantina, gestita dalla sommelier Filomena Arpino, che conta più di cento etichette di vini.
Accanto a questi si sta sviluppando una selezione di bevande alternative come tè, infusi e bibite fermentate da abbinare ai piatti dei menu degustazione.
GRAND HOTEL ANGIOLERI, UN’ISOLA GASTRONOMICA
Il ristorante L’ Accanto è solo una delle espressioni che il Grand Hotel Angiolieri può offrire. Oltre al ristorante, infatti, nella stessa struttura troviamo anche Saporì, una pizzeria contemporanea e L’A Bar con la sua splendida terrazza che offre una vista mozzafiato sulla baia di Vico Equense e sul Golfo.
Presto si aggiungerà anche Lucilla, un nuovo progetto di ristorazione che proporrà i classici piatti della tradizione marinara campana.
Un’isola gastronomica variegata, per poter ammirare ogni volta un riflesso in più tra le onde del mare della Penisola Sorrentina, mentre si degusta ottimo cibo e si costruiscono nuovi, futuri, ricordi.
Ristorante L’Accanto – Grand Hotel Angiolieri
Indirizzo: Via Santa Maria Vecchia 2, 80069 Vico Equense (NA), Penisola Sorrentina, Campania, Italia.
Tel. 0818029161
Instagram: laccantoristorante
Facebook: Ristorante l’Accanto
Sito Web: L’Accanto – Grand Hotel Angiolieri